Il 25 marzo 1920 si svolse la tredicesima edizione della Milano-Sanremo. Vinse Gaetano Belloni davanti all'asso transalpino Henri Pelissier, che a Sanremo aveva già trionfato nel 1912, che aveva conquistato la Roubaix un anno prima e avrebbe vinto il Tour de France tre anni dopo. Terzo il primo campionissimo del ciclismo italiano, Costante Girardengo, che alla Sanremo vinta nel 1918 ne avrebbe aggiunte altre cinque, restando per decenni il primatista di trionfi nella classicissima, fino all'avvento di Merckx, capace di alzare sette volte le braccia sul traguardo della cittadina ligure. Un ordine d'arrivo, quello della Sanremo 1920, clamoroso. Un'altra Italia, che usciva dalla tragedia della prima guerra mondiale e dalle decimazioni della terribile influenza spagnola. Piazze incandescenti, fabbriche occupate o serrate, scontri tra socialisti e fascisti, D'Annunzio a Fiume. Miseria dappertutto. Perché ricordo la Milano-Sanremo del 1920? Perché, quest'anno, la Milano-Sanremo non si correrà. Salvo sorprese.
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