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lunedì 13 giugno 2016

#Euro2016: stasera Italia - Belgio

Un'Italia poverissima di talento debutta stasera agli Europei di calcio contro il Belgio. Era dagli anni '50, quando ancora pesavano i rigori della seconda guerra mondiale sulle spalle strette dei ragazzi degli anni '30, che il calcio nostrano non appariva così laterale e dimesso. Sarà difficile passare il girone. Pellè, centravanti sottovalutato, può essere decisivo. Per il resto, ci vorrà impegno. E fortuna.

2 commenti:

  1. Senza Superga, negli anni 50, saremmo stati competitivi. Oggi, il problema è' strutturale...

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  2. Al più nel 1950. Quando Valentino Mazzola, classe 1919, avrebbe avuto 31 anni. Parecchi altri assi del Grande Torino erano suoi coetanei. Le ristrettezze della guerra fiaccarono una generazione intera. Gli scandinavi, per lo più risparmiati dal conflitto, che non a caso arrivarono in massa nel nostro campionato,avevano ben altra forza fisica, maggior statura e più muscoli. Avevano mangiato. Ci vollero dieci anni e più per tornare competitivi. Oggi, alla congiuntura sfavorevole, la nascita di un campione è imprevedibile, manca la strada al calcio italiano. Il calcio improvvisato giocato nei viottoli o sullo sterrato, i triangoli imparati facendo sponda con il muro, come racconta Zidane. Il calcio delle periferie, dove s'impara la vera tecnica. In Francia si gioca ancora quel calcio, per esempio. Troppe scuole calcio e poca strada da noi. E poi troppa tattica e troppa palestra. I nostri giocatori, fisicamente, sono forti come gli altri. Palla al piede, però, è un disastro. Sicché il livello medio è decente, ma sono scomparse le eccellenze. Si gioca un calcio ordinato, scolastico e scontato.

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