La classe non invecchia. Potete guardare calcio in telivisione per ore ed ore, compulsando le immagini dei tornei di tutto il mondo, ma trovare uno che giochi con la naturalezza e la facilità di Recoba vi sarà difficilissimo. A 36 anni e mezzo, il Chino regala gemme di calcio d'autore senza soluzione di continuità, quasi volesse, alla fine della sua carriera, mantenere tutte le promesse che il suo talento aveva fatto quindici anni fa. L'assist di tacco nella gara vittoriosa del suo Nacional contro il Cerro Largo appartiene a quel novero ristrettissimo di giocate antidemocratiche per eccellenza. Nel senso che le concepiscono e le eseguono in pochissimi. E tutti gli altri no. Altro che diagonali, ripartenze, continuità e gruppo. Che Recoba possa giocare ancora a lungo! A tutti quelli che pensano, poi, che il campionato uruguyano sia poco competitivo, indirizzo un sonoro "pernacchio" del tipo e tono di quello che Eduardo De Filippo, nel film di De Sica, l'Oro di Napoli, consigliava di rivolgere al Duca Alfonso Maria de' Santagata de' Fornai.
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