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sabato 23 marzo 2019

Milano-Sanremo 2019: trionfa Alaphilippe

Corsa a lungo tranquilla fino alla spericolata discesa della Cipressa, che Bonifazio disegna con ardimento. Si avvantaggia fino a una ventina di secondi. Lo riprendono poco prima del Poggio. La Milano-Sanremo 2019 entra nel vivo. Scatta Bettiol, rilancia Alaphilippe. Tiene Sagan. E Trentin, oltre a Kwiatkowski e Valverde. Suul'Aurelia allunga Trentin. Ricuce Alaphilippe. Che vince la volata. Trionfo annunciato. Alla Merckx. Secondo Naesen, terzo Kwiatkowski, quarto Sagan. Ottavo Nibali. Decimo Trentin, che ha sprecato energie preziose prima dello sprint.

3 commenti:

  1. Credo sia la prima volta da Cipollini che il favorito numero uno vince, dopo di lui Bettini ci si poteva aspettare ma mai era partito come favorito, Petacchi uguale, Pozzato fu una sorpresa, Freire c'era sempre ma in sordina, Cancellara era nel novero ma più negli anni seguenti visto che nel 2008 ancora non si era nemmeno pienamente buttato sulle corse di un giorno, Cavendish nessuno pensava manco potesse sopravvivere a Poggio e Cipressa (e non c'è mai più riuscito), Goss saltò fuori dal nulla (come Ciolek due anni più tardi), Gerrans è un altro alla Freire che passava sempre in sordina pur essendo spesso fra i primi, Degenkolb era semi sconosciuto e dopo aver fatto quella gran primavera vincendo pure a Roubaix poi si è rieclissato, Kristoff era fra i papabili ma come ce ne sono una dozzina, idem Kwiatkowski, Demare non ne parliamo nemmeno che si fece la Cipressa attaccato alla macchina (e a leggere i commenti di molti colleghi lo scorso anno al Tour lo fa pure di abitudine quando si stacca) e Nibali non se lo aspettava nessuno tanto che non lo marcavano e manco gli andarono dietro. Tra l'altro i due grandi favoriti recenti Gilbert a cavallo fra fine '00 e inizio '10 e Sagan negli ultimi 6/7 anni non hanno mai vinto.

    A latere deplorevole il comportamento della moto staffetta che in discesa ha ostacolato l'attacco di Bonifazio frenandolo per diverse curve prima di spostarsi, roba del genere si vede solo in Italia, ricordo una roba simile al Giro con Paolini diversi anni fa e addirittura la moto ripresa frenare Valverde nella discesa di Poti nel 2016 con Valverde che gli imprecava contro perché mandò in fumo il tentativo di staccare Nibali che era rimasto isolato. Le moto ci sono ovunque, in Belgio a centinaia, però in discesa fanno sempre pulito e non si vede mai quello che a volte si piazza davanti con la bandierina rossa (di recente l'ho visto pure alle Strade Bianche) che magari sulla carta ha pure il buon intento di segnalare tratti pericolosi ma di fatto fa solo un danno intralciando la corsa e non facendo vedere bene le curve ai corridori.

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    1. Vincere da favoriti assoluti, non c'è dubbio, è difficilissimo. Spesso si entra da papa in conclave e si esce cardinali. Tanto più alla Sanremo, che rimane la più imprevedibile delle classiche monumento. Davvero enorme la prova di Alaphilippe.

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  2. E l'attacco di Bonifazio avrebbe meritato miglior sorte. Io ricordo una moto causare danni persino in salita. Fece cadere Bugno in fuga, nella penultima tappa del Giro del 1996.

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