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venerdì 29 marzo 2019

E3 Harelbeke 2019: vince Stybar, che precede i belgi Van Aert e Van Avermaet

E3 Harelbeke 2019, corsa dura, certo più dura della Gand-Wevelgem, che si correrà domenica. Più difficile un arrivo in volata, per lo meno in volata affollata. Chi vincerà? Sagan? Van Avermaet? Vanmarcke? Ci saranno anche, con speranza almeno di piazzamento, gli italiani Trentin e Colbrelli. L'ultimo italiano a vincere fu Pozzato, nel 2009. Stiamo a vedere.

Aggiornamento delle 17:01: ha vinto Stybar. Niente da fare per Van AertVan AvermaetBettiol e Bob Jungels. Settimo Trentin.

3 commenti:

  1. Sono contento per Stybar, nella batteria di punte della Quick-Step è stato sempre l'ultima, sempre usato a seconda delle necessità o come stopper dietro al compagno involatosi, o come gregario aggiunto (ancora quest'anno alla Strade Bianche e a Sanremo dove ha spianato tre quarti di Poggio demolendo i treni dei velocisti) o anche testa di ponte in attacchi velleitari da distanze siderali. Ora che non c'è più Boonen, non c'è più Terpstra, Jungels è più adatto ad andare da distanze siderali vista la forza sul passo e Gilbert è più utile dietro come stopper non avendo più lo scatto dei tempi d'oro per seguire i più forti sui muri finalmente si sta ritagliando il meritato spazio premiato per la pazienza avuta nel rimanere lì, cosa che non ha avuto Trentin che a quest'ora poteva aver già qualcosa in più nel carniere visto che nel 2017 le stava scalando le gerarchie prima di andarsene.
    Dispiace invece per van Avermaet che è sempre lì, forse ne ha pure un po' di più ma mai abbastanza per fare il vuoto, a secondi e terzi posti mi sa lo batte solo Sagan, che per inciso oggi è saltato malamente proprio quando van Avermaet ha portato via il quartetto che poi ha ripreso Jungels nel finale.

    A latere, sempre più impressionante Bettiol, dopo un anno in cui non s'è visto mai sembra esploso fragorosamente, sul pavé aveva fatto bene già un paio di anni fa ma ora va come un treno a cronometro, tiene gli scalatori in salita e fa pure le volate sugli arrivi in pendenza.

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    1. Bettiol va davvero forte e proprio non me l'aspettavo a questi livelli. Trentin ha smaniato per diventare capitano. E paga scelte tattiche non sempre avvedute. Come alla Sanremo, dove si è giocato il podio per un attacco intempestivo. Ma, resta un corridore solido. Pienamente d'accordo su Van Avermaet: ha coinvolto carriera meno di quanto avrebbe potuto. Al netto dei grandi avversari incontrati fino a due anni fa.

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