Svincolatosi dai lacci della mala sorte, Bargnani torna dominante. Prestazione maiuscola nel successo dei Knicks contro i Pistons: 25 punti e dodici rimbalzi, doppia doppia che segnala una ritrovata condizione dopo un lungo rosario di infortuni. Una risposta piccata alle molte critiche ricevute. A molti ancora non va giù il suo stato di ex prima scelta assoluta.
Bargnani è dal 2006 che è in NBA e (al netto degli infortuni che lo hanno tormentato) il problema nel suo gioco è sempre lo stesso: la continuità nella fase difensiva.
RispondiEliminaNon sarà mai un grande difensore (manca di quella grinta che, come il coraggio, uno non se la può dare), forse nemmeno un buon difensore, ma per vivere da protagonisti in NBA almeno la sufficienza quando difende la deve portare a casa ogni sera.
Aspettiamo quindi prima di cambiare giudizio che offra una serie di prove convincenti in difesa.
In attacco nulla da obiettare. Quì si che il suo gioco è migliorato: non solo tiri dalla distanza, ma anche penetrazioni attaccando il canestro con decisione.
Sono d'accordo in difesa deve migliorare: uno con la sua statura e la sua stazza deve avere un altro impatto in difesa, sopperendo con la concentrazione ai limiti di grinta, che in effetti ha. Detto questo, negli ultimi anni, mi pare che la critica sia stata troppo severa con Bargnani, imputandogli anche gli insuccessi delle sue squadre, ai quali lo considero sostanzialmente estraneo.
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