Storia dei mondiali di calcio: 12^ puntata (1978, l'Argentina trionfa in casa, quarta l'Italia di Bearzot)
L'Argentina ospita i campionati del mondo del 1978. Al potere c'è una giunta militare presieduta da Videla, che terrorizza gli oppositori dal marzo del 1976. Nel resto del mondo, però, se ne sa poco. S'ignora quasi del tutto l'incredibile fenomeno dei desaparecidos. Cruijff, che ha fiuto politico pari al talento calcistico, rifiuta di aggregarsi alla nazionale olandese in aperta polemica con la dittatura argentina. L'Olanda, senza di lui, resta fortissima, ma perde tanto in carisma. Altrettanto forte è l'Argentina, nella quale brilla il talento di un libero dal sinistro vellutato come Passarella, che, tuttavia, al momento di difendere diventa duro, quasi violento, comunque insuperabile. E' il capitano di una grande squadra, innervata dalla regia di Ardiles, un vero prestigiatore della pelota, dalle progressioni palla al piede di Kempes, seconda punta mancina, che parte dietro il centravanti possente Luque. Kempes risulterà capocannoniere del torneo con 6 reti. Il commissario tecnico argentino è lo sciamanico Menotti, che sfida la pubblica opinione, lasciando a casa il giovane talento Diego Armando Maradona, destinato a diventare il più grande giocatore di ogni tempo. Tuttavia, l'Argentina nel girone eliminatorio esordisce con una sconfitta rimediata contro l'Italia di Bearzot, sintesi perfetta del blocco juventino e di quello torinista. Le rivelazioni sono Paolo Rossi, centravanti rapido, sgusciante, dallo scatto perentorio, ed il terzino sinistro Cabrini, che rinverdisce la tradizione di De Vecchi, Maroso e Facchetti. Il gol vittoria di Bettega, dopo scambio ravvicinato con Rossi, è splendido. E' un'Italia forte fisicamente, che gioca un calcio pulito, rapido, verticale, aiutata dalla forma del suo regista avanzato, Giancarlo Antognoni. Il Brasile si divide tra Dirceu, fantasista mancino dal tiro al fulmicotone, e Zico, il vero erede tecnico di Pelé. Gioca più Dirceu. In semifinale l'Italia viene battuta dall'Olanda, grazie a due tiracci olandesi da lontano: Zoff è sorpreso e poco reattivo, attirandosi le critiche feroci della stampa specializzata. Si rifarà quattro anni dopo in Spagna. In finale, l'Argentina batte l'Olanda ai tempi supplementari: l'hombre del partido è Kempes autore di una clamorosa doppietta. L'Italia, complice ancora la scarsa vena di Zoff. perde anche la finale per il terzo posto contro il Brasile. I mondiali del 1978 sono il canto del cigno del centrocampista peruviano Cubillas, autore di cinque reti, e la consacrazione internazionale del formidabile attaccante tedesco, Karl Heinz Rummenigge, uno cui i difensori rimbalzano addosso quando parte in progressione. Ma, sono, soprattutto, i mondiali dell'Argentina, campione per la prima volta. La festa impazza a Buenos Aires e copre lo scandalo di un regime terribile, le cui atrocità verranno fuori con chiarezza soltanto anni dopo. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata)
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