Per la Spagna, che affronterà l'Italia stasera a Bari in amichevole, è tornato il secolo d'oro. Vince da molto tempo grazie al gioco più spettacolare. L'Italia, invece, conosce una lunga crisi d'identità e di risultati. Prandelli ha deciso, così, di puntare su di un centrocampo ad alto tasso tecnico, Pirlo, De Rossi e Thiago Motta, oltre ad uno tra Montolivo ed Aquilani. Insomma, senza un mediano dedicato alla sola interdizione, figura invece sempre presente, troppo direi, nelle squadre italiane degli ultimi 20 anni, nazionale compresa. Basterà? La sensazione è che da noi si siano colpevolmente trascurati i fondamentali del gioco, dal dribbling allo stop, per questa ragione i vari Xavi, oggi assente, Xabi Alonso ed Iniesta ci sembrano dei marziani. Abbiamo rinunciato alla tecnica in nome della corsa, al tocco in nome della fisicità, eppure il calcio non è il getto del peso. Dove, per dirla tutta, la tecnica, nell'esecuzione del getto, conta eccome. Prandelli così prova ad invertire la rotta, schierando anche Cassano e Giuseppe Rossi di punta, due che non superano i 175 cm, ma sanno trattare il pallone con maestria. Vediamo come va a finire.
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