Vince il Milan, grazie al solito Ibrahimovic. Può un solo giocatore mutare il volto di una squadra? Può, nel caso di Ibrahimovic, può. I compagni cercano continuamente lo svedese ed aspettano da lui la giocata risolutiva. Che, per solito, arriva. Come ieri sera. Peraltro replicata da un colpo di biliardo del subentrato Ronaldihno. Più sofferta la vittoria della Roma, in rimonta dopo un difficile primo tempo capitalizzato dal Bayern. Borriello, prima, e De Rossi, poi, agguantano il pareggio. Il gol del successo finale giunge su rigore, trasformato dal capitano, Totti, che non era partito titolare. La Roma è destinata a fare strada in tutte le competizioni. Ha trovato, in Borriello, il centravanti che le mancava dai tempi di Batitstuta, ha, in Menez, il rifinitore capace di saltare sempre l'uomo, ha tanti giocatori di prima fascia, da Juan a Burdisso, da De Rossi a Vucinic. E, poi, ha Totti, il fuoriclasse epocale, ancora lontano dalla miglior condizione atletica, eppure sempre decisivo. Non è poco.
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