Avevo previsto una larga vittoria del Real Madrid. Che non c'è stata. Sebbene il Real fosse superiore al Milan, grazie ad un gioco velocissimo e tecnico, che ha disorientato a lungo i rossoneri. Che potevano crollare, ma sono rimasti in piedi, trascinati dalla foga agonistica di un ritrovato Gattuso, dalla prova difensiva, sì difensiva, di Pirlo, e dalla solidità di Nesta e Thiago Silva. Dopo il gol di Higuain, a fine primo tempo, i blancos hanno cominciato a fare accademia, a scherzare con l'avversario, sopratutto Cristiano Ronaldo. Sicché, entrato Inzaghi, il Milan ha ribaltato il risultato con la doppietta del suo attaccante più anziano e meno tecnico: unico però per la capacità di trasfigurarsi nelle grandi occasioni. Come ieri, appunto. Quando ha toccato quota 70 gol nelle coppe europee. Superando Gerd Muller, che però vanta meno partite, e Raul, che però segnerà ancora. La partita sembrava finita, quando Mourinho ha spedito in campo Pedro Leon, genietto spagnolo, che il tecnico di Setubal tiene spesso in panchina. Proprio da lui è venuto il gol del pareggio finale. Il Real è già agli ottavi, Mourinho esce dal Meazza imbattuto, il Milan è sempre in mezzo al guado.
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