Moratti conferma Benitez. Per adesso. Del resto, i nomi dei possibili successori, anticipati dai giornali di oggi non convincono. Non Leonardo, già milanista. Non Rijkaard, già milanista. Non Spalletti, che in astratto andrebbe bene, ma è tecnico bisognoso di tempo per costruire una squadra capace di interpretare il suo gioco e non è, pertanto, indicato a subentrare in corso d'opera. Il problema, però, è che Benitez deve mutare rotta. Assumere decisioni sul modulo e sugli interpreti del modulo, rinunciare ai giocatori, penso a Zanetti, Cambiasso, Materazzi, Cordoba, ormai usurati da una lunga militanza sportiva: possono giocare ogni tanto, qualche partita, ma non essere titolari. Deve dare fiducia al talento di Santon, centellinare l'impiego di Coutinho e, più ancora, di Biabiany. Deve, poi, correggere il tiro in allenamento, per evitare la lunga sequela di guai muscolari. Deve essere più coinvolgente, evitare di cambiare idea al momento delle sostituzioni, perché così facendo delegittima i suoi giocatori in panchina. Insomma, deve cambiare tutto. Ci riuscirà? Dubito. Del resto, credo che Moratti nutra ancora molti dubbi su di lui. Avesse un sostituto all'altezza, l'avrebbe già esonerato.
Nessun commento:
Posta un commento