La critica sportiva, una volta tanto, sembra aver raggiunto l'unanimità. Totti sarebbe in declino. E molti riconoscono nel capitano stanco il primo problema di questa Roma in difficoltà d'inizio stagione. Totti era, per la verità, un problema anche di Carlos Bianchi, pluridecorato tecnico argentino che, tredici anni orsono, voleva spedirlo alla Sampdoria, dubbioso del suo talento. Gli anni che vennero si sono incaricati di ristabilire la verità. Senza Totti, la Roma non avrebbe conquistato i trofei dell'ultima decade: sul punto, non si possono avere dubbi. Dopo oltre 200 gol ed un'infinità di assist, alle prime vere difficoltà, Totti torna in discussione. E mi pare assurdo. Perché alla Roma manca da mesi il miglior De Rossi, filtro indispensabile a centrocampo. Vucinic alterna buone prove ad altre pessime, Taddei è da tempo lontanto parente dell'ala che fu e via dicendo. A Totti manca soltanto un poco di condizione. Certo è che le critiche, ingenerose e preventive, ne stanno condizionando il rendimento. Credo, però, che, a fine stagione, Totti rilsulterà ancora il migliore della Roma. Se non del campionato. Ad un campione come lui, questo credito va concesso. Dimostrerà di meritarlo.
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