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lunedì 26 luglio 2010

Raul lascia il Real

Dopo sedici, lunghissime stagioni, Raul Gonzalez Blanco, noto semplicemente come Raul, lascia il Real Madrid. La capitale della Spagna, il cuore della Castiglia, per la fredda Gelsenkirchen, Germania, squadra dello Shalke 04. Si chiude un'era straordinaria per l'asso madrileno, capace di segnare più di 320 gol con la camiseta blanca, di vincere sei volte la Liga e tre volte la Champion's League. Cominciò, quando ancora giocavano Sanchis e Hierro, e vide sfilare Michael Laudrup e Zamorano, Seedorf e Mijatovic, Roberto Carlos e Ronaldo, Morientes e Zidane e Beckham e Sneijder e Robinho. Sopravvivendo a tutti, giocando più di tutti, segnando più di tutti. Anche più di Butragueno e di Santillana, di Hugo Sanchez e del totem Alfredo Di Stefano, mettendo in fila, almeno con i numeri, tutta l'eccellenza offensiva della storia dei blancos. Dopo l'ultima stagione trascorsa più in panchina che in campo, l'idea di un altro anno da comparsa, con l'arrivo di Mourinho, deve essergli sembrata insopportabile. Il grande capitano del Real Madrid lascia la squadra del suo cuore per una nuova, difficile avventura. Per far rivivere il suo calcio intelligente, essenziale, efficacissimo, il suo scatto, il suo tiro secco, più di sinistro che di destro, tutto quel repertorio da attaccante totale, che abbiamo ammirato per più di tre lustri. Credo che gli andrà bene anche oltre il Reno.

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