Ha vinto la Germania, con un 4-0 assai eloquente. I tedeschi sono di nuovo in semifinale, come nel 2002, come nel 2006, come tante altre volte prima. Alla vigilia del mondiale, non figuravano tra i favoriti. Ma, subito, hanno lasciato negli occhi degli spettatori un'impressione di forza, calma e sicura. Una squadra giovane, schierata con sapienza, con un centravanti nato per questa competizione come Klose, 14 gol mondiali, ad una lunghezza da Ronaldo, che però è di un'altra categoria e non merita di essere raggiunto. E tre mezze punte di qualità come Podolski, Muller, bravissimo, ed Ozil. Capaci anche di indietreggiare e di riconquistare il pallone. Lo schema che ha esaltato l'Inter di Mourinho. E, come contro l'Inter, Messi ha deluso. Doveva trascinare l'Argentina ed invece è rimasto, timidissimo, ai limiti dell'incontro, lontano dal suo modello, Maradona. Che, in panchina, non ha avuto colpe specifiche. Gli assi della sua squadra hanno deluso. Non solo Messi, ma, anche Tevez dallo sconfinato raggio di azione, dimentico dell'insegnamento di Mario Corso: chi corre troppo, non sa dove andare. E non decide le partite. Anche Di Maria ha fatto maluccio, per non dire di Maxi Rodriguez. Se proprio Maradona ha una colpa, è quella di non aver chiamato Riquelme: piedi e testa senza pari, avrebbe comandato il gioco da caudillo. Pare che Messi ne soffrisse il carisma!
Nessun commento:
Posta un commento