Guasto meccanico o manovra sbagliata? Fatto sta che la catena di Andy Schleck, intento ad attaccare, salta: l'infortunio tipico del corridore ciclista. Passano dei secondi, preziosi, molto preziosi. Contador non attende il rivale, ma, allunga a sua volta negli ultimi 3 km di salita e corre agilissimo in discesa: 39 secondi di vantaggio al traguardo per lo spagnolo, che indossa anche la maglia gialla, con otto secondi sullo sfortunato Schleck. Polemiche e baruffe. Doveva Contador, da cavaliere dei tempi andati, attendere che il duellante disarcionato rimontasse in sella? Non doveva. Poteva. Non ha voluto. Per la cronaca, se qualche giorno fa non avesse organizzato l'inseguimento al compagno Vinokourov per poi rosicchiare soli dieci secondi a Schleck, ora sarebbe ancora secondo in classifica: per due secondi. Mi rendo conto, troppi numeri. Che Contador, però, dimostra di conoscere benissimo.
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