L'Inter del 2010, l'Inter della tripletta, quella che ha trionfato in Italia ed in Europa, dovrebbe essere un punto di arrivo, un'Itaca, nel senso omerico e non dantesco: vale a dire la patria cui tornare, per non più partire. Ed invece Mourinho va via. E qualche giocatore, verosimilmente Maicon, forse Sneijder e Milito, sarebbe pronto a seguirlo. Perché mai? La ragione sta nel fatto che l'Inter, non sempre per colpe proprie, è rimasta troppo a lungo lontana dalle vittorie più importanti. Ed in qualche modo ha perduto quel fascino, quel prestigio, quel blasone, che soltanto ora sta riconquistando. Di talché, tolti gli interisti veri, gli altri continuano a considerare l'Inter una squadra sì importante, ma, non la più importante. Una tappa significativa, ma, non l'approdo ultimo di una carriera. Peggio per loro.
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