Doppietta di Diego Ulissi sul traguardo di Asolo, undicesima tappa del Giro d'Italia 2016. Dopo la vittoria ottenuta con lo splendido assolo di Praia a Mare, Ulissi batte in volata Amador e Jungels ad Asolo: sesto successo in carriera sulle strade del Giro per Ulissi, che ha vinto, anche in punto di classiche, soprattutto in Italia. Deve riuscire, per il definitivo salto di qualità, a ripetersi anche fuori dai confini nazionali. Tornando alla cronaca, a 13" sono arrivati appaiati Nibali e Valverde. Jungels guadagna ancora e mi fa ripetere quanto scritto ieri: potrebbe anche vincere il Giro. Perché ha talento, fondo, condizione eccellente e grande personalità, come ha dimostrato oggi attaccando con la maglia rosa. Non si accontenta. Mi sarei aspettato di più da Valverde cui non giova la presenza di Amador in squadra. Nibali è sempre lì ma sui tempi di attacco resta il solito istintivo.
Valverde mi sa comincia a patirlo Amador perché non può correre come vuole, ieri si vedeva in diversi momenti come volesse scattare ma non poteva, mentre il costaricense ci può solo guadagnare perché scatta e nessuno lo segue anche se in salita mi pare limitato, anche ieri si era staccato quando Cunego ha provato la volata per il GPM e Kruijswijk ha rilanciato, però dalla sua ha le doti in discesa che sembrano nettamente superiori a tutti e già domani potrebbe sfruttarle, sia nel caso venisse staccato che nel caso si guardassero tutti i salita per prenderli in contropiede.
RispondiEliminaOcchio oggi che se soffiasse anche solo un po' di Bora dall'Adriatico sarebbe laterale/contrario il vento e qualcuno potrebbe attaccare e far danni, anche lo facesse una squadra per scremare il campo in vista della volata si troverebbero tutti ugualmente coinvolti nella selezione.
Due capitani sono troppi. È sempre stato così. Valverde però ha il carisma e la storia per pretendere che Amador corra per lui o, quanto meno, non contro di lui.
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