Greg Van Avermaet, fresco vincitore della Omloop Het Nieuwsblad, vince a Cepagatti, regolando due campioni del mondo come Sagan e Kwiatkwoski sul traguardo di Cepagatti. Van Avermaet diventa leader della classifica generale. Una notazione su Sagan: continuo a pensare che sbagli i tempi. Corre troppo all'attacco. E' nella sua natura. Nessuno pretende che diventi un maestro di nascondimento com'era Freire. Ttuttavia, correre in modo meno impulsivo e più attendista lo aiuterebbe a trasformare in vittoria qualcuno dei suoi numerosissimi piazzamenti.
Il problema di Sagan è che va forte praticamente ovunque ma non è mai il più forte e deve inventarsi sempre qualcosa per staccare l'avversario di turno e vincere, penso pure lui lo sappia che la cosa migliore per lui è tentare di arrivare da solo anticipando gli avversari come fece a Richmond (avesse aspettato la volata con Gerrans, Matthews, Kristoff, Valverde probabilmente avrebbe perso pure il Mondiale).
RispondiEliminaPrima o poi penso vincerà anche una classica monumento ma dovrà saper cogliere l'attimo o l'occasione, lo vedrei invece bene se si specializzasse nelle brevi corse a tappe sfruttando la sua regolarità, lo scorso anno al Tour of California la sfruttò benissimo per vincere, si piazzò dietro Cavendish in tutte le volate e prese gli abbuoni, riuscì a resistere all'attacco di Alaphilippe su una salita non lontana da traguardo nella terza tappa rosicchiando poi altri secondi con l'abbuono regolandolo in volata, vinse poi la cronometro della terzultima tappa e poi si difese ottimamente nella tappa di montagna decisiva lasciando andare Alaphilippe nel tratto duro della salita finale e gestendo il vantaggio che aveva accumulato.
Concordo sulle brevi corse a tappe, poiché Sagan è un corridore completo e versatile. In ogni caso, penso che con un pizzico di cinismo e di calcolo in più, vincerebbe di più anche in linea.
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