Percorso facile, si dice, ma 260 km non sono uno scherzo. Le lunghe distanze, sempre meno praticate nel ciclismo moderno, sono ormai riservate alle grandi classiche ed ai campionati del mondo. Come quello che domenica si correrà a Copenaghen. Mai come quest'anno il pronostico è sottomesso alla più grande incertezza. Il corridore più forte tra i partenti resta il belga, melius vallone, Gilbert, ma, avrà bisogno di attaccare a fondo, arrivando al traguardo con un gruppetto di poche unità. Una volata a ranghi compatti, invece, difficilmente sfuggirebbe ad una delle ruote veloci del gruppo. Sicché, considerata la distanza, l'esperienza e lo spunto veloce, il più accreditato per il successo è Oscar Freire. Già tre volte iridato. Ad oggi, escludo che un italiano possa salire sul podio.
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