Fuga sull'Izoard, aggancio dei fuggitivi di giornata, corsa solitaria sul mitico Galibier, Andy Schleck, già due volte secondo al Tour, scrive una pagina indimenticabile di storia del ciclismo. Classe limpida e molto coraggio. Fa saltare il banco della corsa, costringe i migliori ad un lungo inseguimento, sorvegliato dal fratello maggiore Frank, che sarà poi secondo al traguardo. Lotta Evans, cede Contador, ancora dolorante al ginocchio: i pronostici non si dovrebbero fare, perché troppo spesso si sbagliano, ammoniva Gianni Brera. Cunego e Basso, quinto e sesto della generale, con lo stesso tempo, hanno corso in difesa. Peccato. Forse, non potevano fare di più. Voeckler soffre, ma, conserva la maglia gialla. Una manciata di secondi su Andy Schleck. Terzo Frank Schleck. Poi, a poco più di un minuto Cadel Evans. Se i fratelli lussemburghesi vorranno vincere il Tour, dovranno staccare l'australiano anche domani sull'Alpe d'Huez. Altrimenti, a cronometro, sabato, la maglia gialla finirà sulle spalle di Evans. In più di quaranta chilometri, Evans è destinato a guadagnare su di loro più di due minuti, crica tre secondi a chilometro. Poi, tutto è possibile.
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