Inghilterra: Southgate si dimette
Southgate ha annunciato le sue dimissioni da commissario tecnico della nazionale inglese, che aveva guidato dal 2016. Ha allenato la generazione di inglesi forse più forte dopo quella degli anni '60. Senza vincere, pur andandoci vicino: semifinali ai mondiali di Russia 2018, con eliminazione ai supplementari con la Croazia. Secondo posto, perdendo solo ai rigori contro l'Italia, agli Europei 2020 (in realtà 2021), quarti di finale contro la Francia ai mondiali del Qatar 2022, finale e sconfitta di misura contro la Spagna ai recentissimi Europei di Germania 2024. Non ha fatto male, pur commettendo errori evitabili, ma non ha vinto. Gli inglesi, che non alzano un trofeo dai mondiali casalinghi del 1966, e sono sempre più impazienti di festeggiare, proveranno a vincere con qualcun altro al timone. Non sarà minimamente facile.
Condivido quasi interamente l'analisi. Non credo che questa generazione di calciatori inglesi sia superiore a quella di cui ha potuto disporre Capello nel mondiale in Sud Africa. In quella mediana, c'erano Gerrard e Lampard, per tacere di Roneey e Cole davanti.
RispondiEliminaCon Eriksson era ancora più forte la squadra, nel 2004 il centrocampo era Beckham, Gerrard, Lampard, Scholes, davanti c'erano Rooney e Owen e dietro Terry, Campbell (e Carragher in panchina con Ferdinand fuori perché infortunato), Neville e Cole. Solo James in porta era più scarso (diciamo incline alla papera, mi ricordo lo chiamavano calamity james).
EliminaComunque l'Inghilterra nella sua storia ha vinto solo il Mondiale del '66 e ha dovuto rubare per farlo, ricordiamocelo. Per dire la finale europea raggiunta nelle ultime due edizioni è il miglior risultato nella competizione, credo la dica tutta.
Certo poi c'è anche la sorte (penso per esempio con Capello il gol di Lampard dentro di un metro non dato) però vale per tutti e lo storico parla chiaro, senza quel Mondiale varrebbero più o meno una Croazia come risultati.
Vero. Ci sono state altre nazionali inglesi forti, sebbene non abbiano avuto la continuità di risultati degli ultimi anni. Agli Europei del 2004, credo che fu decisivo l'infortunio occorso al giovane Rooney, che aveva già segnato quattro gol: la squadra era fortissima. A me, poi, piaceva molto anche l'Inghilterra del 1996, sconfitta in semifinale ai rigori dalla Germania (era già successo a Italia '90). Shearer e Sheringham davanti e un centrocampo con McManaman, Ince, Anderton e uno dei giocatori che ho ammirato di più, Paul Gascoigne. Diciamo che l'Inghilterra ha raccolto davvero poco, quanto a trofei, in rapporto alle squadre che ha potuto spesso presentare nelle grandi manifestazioni.
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