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mercoledì 29 giugno 2011

Facchetti miglior terzino sinistro dell'Inter

Ha vinto Facchetti, indicato miglior terzino sinistro della storia nerazzurra. Ma, potrebbe dirsi della storia del calcio. Il primo fluidificante di difesa, per indulgere all'espressione coniata da Brera, vero asso tattico calato da Herrera per condurre l'Inter di Angelo Moratti a dominare la scena negli anni '60. Fisico da granatiere, tecnica da centrocampista e fiuto del gol da centravanti. Una leggenda dello sport. Un anno segnò dieci gol dieci in serie A: senza rigori o punizioni, beninteso. Scudetti, 4, Coppe dei Campioni, 2, Coppe Intercontinentali, 2, un Campionato Europeo, nel 1968, il secondo posto ai mondiali messicani del '70. Capitano azzurro di lungo corso. Dietro di lui, nel sondaggio, Chivu, più per goliardia dei votanti che per meriti, sebbene sia stato il terzino sinistro del triplete. Un solo voto a Brehme, che in realtà è secondo solo a Facchetti, per valore e per curriculum.

7 commenti:

  1. Un sondaggio pilotato solo perchè l'articolo su Facchetti era già preparato! Avrebe dovuto vincere Chivu, meritevole più di Facchetti in quanto terzino più che ala come il vincitore (il Brasile trovo il punto debole dell'Italia nel 1970 proprio in Facchetti, attaccando sempre dal suo lato), e in quanto anche vincitore del triplete.
    E' un sondaggio pilotato.

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  2. Per il prossimo sondaggio avrei da fare una puntualizzazione: mediano è il giocatore davanti alla difesa e quindi certo non Berti che era una mezzala, giocava leggermente avanti al mediano. Manca Matteoli, che era il mediano di quella inter.

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  3. Facchetti non era un'ala. Sapeva attaccare come un'ala, ma rimaneva un terzino di spinta. Tant'è vero che nell'Inter di Herrera, l'ala sinistra c'era e si chiamava Mario Corso, uno che non rientrava neppure per sbaglio, sapendo di poter contare sulla protezione del formidabile Facchetti. Quanto al sondaggio in corso, nell'Inter di Trapattoni Berti era un mediano, sia pure d'assalto, dopo essere stato ala destra nella Fiorentina. La sua maggiore qualità era il movimento senza palla, attaccando gli spazi, come anni dopo avrebbe saputo fare Simeone. Poi, per spaccare il capello, Berti aveva in campo una spiccata vocazione anarchica, giocava senza risparmiarsi, tanto che nelle due finali Uefa del '94 fece addirittura il centravanti. Direi, comunque, che mediano d'attacco, sia per lui la definizione più appropriata. Matteoli, invece, era il regista arretrato della squadra, ma non esattamente un mediano, poiché non correva molto e contrastava poco. Era stato a lungo trequartista, tanto che nella stagione 1987-88 aveva avuto problemi di coabitazione con Scifo, abituato come lui a comandare il gioco.

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  4. Il mediano è il primo giocatore avanti alla difesa. Oggi si chiama regista basso, prima era il mediano. Poteva avere piedi alla Furino o alla Matteoli, ma non sono i piedi che caratterizzano il ruolo, piuttosto la posizione.
    Corso era protetto molto dai centrocampisti di corsa, che proteggevano anche Facchetti, il quale partiva da terzino per volare sulla fascia.
    Tuttavia resta il fatto che il Brasile nel 70 ci ha fatto la pelle dal suo lato e lui non ha avuto la saggezza tattica di capire che non era gara da incursioni. L'intelligenza calcistica è anche questa.

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  5. Il mediano gioca a centrocampo, insomma a mezza strada tra difesa ed attacco. E Berti ha sempre giocato in quella posizione. Nel gergo calcistico, il mediano è comunque giocatore di lotta e di governo. Matteoli era giocatore soltanto di governo. Come Guardiola, come il Pirlo del Milan: hanno giocato sempre davanti alla difesa, ma da registi non da mediani. Quanto alla finale del '70, il gol di Pelé, che sovrastò Burgnich, venne da un cross dal lato opposto a quello di Facchetti, quello di Gerson su tiro da fuori. Facchetti esitò solo sul gol di Carlos Alberto. La verità, però, è che l'Italia era stremata dopo la mitica semifinale con la Germania. Nell'Inter, infine, c'era un solo mediano di corsa, Tagnin prima, Bedin poi. Per il resto, detto di Corso all'ala, Suarez era mezzala di regia, Jair ala destra, quasi in linea con il centravanti, Milani o Peirò, e con la seconda punta, Mazzola. Una squadra molto offensiva negli uomini.

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  6. Non sono d'accordo sulla definizione di mediano

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  7. E neppure sull'acquisto di sto Palacio....

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