Mourinho ha la vista lunga. Sa che Kakà difficilmente tornerà ad essere il campione decisivo ammirato nel Milan, sa che Cristiano Ronaldo è soprattutto uno splendido solista, sa che Van der Vaart si concede pause troppo frequenti. Sa che Raul, il capitano parafulmine di tante critiche, è andato via. Sa, quindi, che la critica, con lui sempre agguerrita, lo attende al varco delle prime difficoltà. Sa tutto questo e si muove di conseguenza. Ha chiesto ed ottenuto l'ingaggio del tedesco Ozil. Mancino raffinato ma efficace, dotato di colpi ma anche di corsa. Uno che avrebbe fatto comodo a molte squadre italiane. Ora, è del Real Madrid. Perché il suo allenatore, Josè Mourinho da Setubal, ha la vista lunga.
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