giovedì 20 maggio 2010

La Juve cambia volto

Rivoluzione ai vertici della Juventus. Andrea Agnelli è il nuovo presidente, come già il padre Umberto, come già lo zio Gianni, come già il nonno Edoardo. Un segno di continuità nella tradizione. Marotta è il nuovo direttore generale, Delneri il nuovo allenatore: insieme, hanno firmato l'impresa, che ha condotto la Sampdoria in Champion's League. Servirà tutto ciò a restituire ai bianconeri i quarti di nobiltà perduti negli ultimi tempi? La verità è che la squadra è messa piuttosto male. E va rifondata. Occorrerà tempo, pazienza e fortuna. In difesa, ad eccezione di Chiellini e Buffon, c'è un vuoto. E non è detto che Buffon resti. In mezzo al campo, Marchisio promette bene, Diego ha bisogno di spazi e di pause, che il nostro campionato non concedono, Felipe Melo di un regista autentico al suo fianco. Davanti, Del Piero è al tramonto, Iaquinta quasi, Amauri è la controfigura del giocatore decisivo di due stagioni fa. Insomma, credo che ci vorrano almeno due anni, ad essere ottimisti, per rivedere la Juve in grado di competere ai livelli più alti.

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