Il Giro d'Italia 2025 prenderà il via da Durazzo, in Albania, il 9 maggio, per concludersi a Roma l'1 giugno. Ventuno tappe, con tre giorni di riposo, uno più del solito per attraversare l'Adriatico dopo le prime tre frazioni all'estero. Solo tre arrivi veri e propri in salita, mentre le tappe c.d. di montagna saranno due di più. Molte frazioni collinari o vallonate, per dirla con il linguaggio di una volta, adatte a colpi di mano e fughe da lontano. Contro il tempo, la seconda e la decima tappa, per complessivi 42,3 km. Percorso, a un primo esame, adatto più a passisti-scalatori che a scalatori puri. Molti danno favorito Roglic, classe 1989. Se lo sloveno vincesse, supererebbe il primato di longevità di Fiorenzo Magni, vincitore del Giro 1955 a 34 anni e qualche mese. Poi gli spagnoli Ayuso, in rampa di lancio, e Landa, cui è sempre mancato l'acuto decisivo. Anche l'italiano Tiberi ha possibilità di successo. Aspettiamo la lista ufficiale dei partenti.
Il percorso (cliccando, si potrà leggere la cronaca delle singole tappe).
1 tappa |
09/05/2025 |
160 km |
Collina |
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2 tappa |
10/05/2025 |
13,7 km |
Crono |
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3 tappa |
11/05/2025 |
160 km |
Collina |
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Riposo |
12/05/2025 |
- |
- |
- |
4 tappa |
13/05/2025 |
189 km |
Pianura | |
5 tappa |
14/05/2025 |
151 km |
Pianura |
|
6 tappa |
15/05/2025 |
227 km |
Pianura |
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7 tappa |
16/05/2025 |
168 km |
Montagna |
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8 tappa |
17/05/2025 |
197 km |
Collina |
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9 tappa |
18/05/2025 |
181 km |
Collina |
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Riposo |
19/05/2025 |
- |
- |
- |
10 tappa |
20/05/2025 |
28,6 km |
Crono |
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11 tappa |
21/05/2025 |
185 km |
Collina |
|
12 tappa |
22/05/2025 |
172 km |
Pianura |
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13 tappa |
23/05/2025 |
180 km |
Collina |
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14 tappa |
24/05/2025 |
186 km |
Collina |
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15 tappa |
25/05/2025 |
214 km |
Montagna |
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Riposo |
26/05/2025 |
- |
- |
- |
16 tappa |
27/05/2025 |
203 km |
Montagna |
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17 tappa |
28/05/2025 |
154 km |
Collina |
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18 tappa |
29/05/2025 |
144 km |
Pianura |
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19 tappa |
30/05/2025 |
166 km |
Montagna |
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20 tappa |
31/05/2025 |
203 km |
Montagna |
|
21 tappa |
01/06/2025 |
141 km |
Pianura |
I favoriti della vigilia.
Roglic ****- Adam Yates ***
Ayuso ***- Carapaz **
- Landa **
Hindley **- Simon Yates **
- Bernal *
- Bardet *
- Gaudu *
- Tiberi *
- Van Aert *
Ciccone *
La cronaca sintetica del Giro.
La prima maglia rosa è del danese Mads Pedersen, che sul traguardo di Tirana, batte in volata Wout Van Aert. Il simbolo del primato passa il giorno successivo sulle spalle di Roglic, dopo la prova a cronometro di Tirana, che lo sloveno chiude alle spalle di Tarling vincitore di giornata, mentre delude il belga Van Aert. Pedersen torna in testa alla classifica vincendo a Valona, traguardo della terza tappa. Primo giorno di riposo, perché il gruppo torna in Italia. Nella quarta frazione, da Alberobello a Lecce, vince l'olandese Van Uden. Nella quinta frazione, sull'arrivo in leggera salita di Matera, Pedersen coglie il terzo successo parziale, resistendo alla rimonta di Zambanini. Nella sesta tappa, da Potenza a Napoli, tanta pioggia e una caduta a 70 km dal traguardo, che manda a terra decine di corridori. Tempi neutralizzati, Hindley si ritira. La volata finale, che non dà abbuoni, premia Groves. Nella settima tappa, da Castel di Sangro a Tagliacozzo, il Giro incontra gli Appennini. Sulla salita finale, nonostante le ripidissime pendenze degli ultimi chilometri, molta prudenza tra i migliori. Attacca per primo Ciccone, poi Bernal, infine Ayuso, che fa il vuoto e vince. In affanno Roglic, che pure conquista la maglia rosa. Ayuso lo segue a 4". Nell'ottava tappa, i pretendenti al successo finale amministrano le forze e lasciano andare una fuga. Vince l'australiano Plapp, mentre Ulissi, terzo di giornata, si toglie la soddisfazione d'indossare la prima maglia rosa della carriera. Nella nona frazione, da Gubbio a Siena, spettacolo puro lungo colline e sterrato. Roglic va in difficoltà. Del Toro scappa, lo tiene solo Van Aert, che, senza avergli dato un cambio, lo batte con una volata furiosa. Primo successo al Giro per il belga. Prima maglia rosa di un messicano al Giro per Del Toro, con Ayuso secondo e Tiberi terzo nella generale, mentre Roglic scivola al decimo posto a 2'25" dalla testa. Lunedì 19 maggio, secondo giorno di riposo. La decima tappa è una cronometro di 28,6 km da Lucca a Pisa. Avvantaggiati i corridori che partono prima, compreso Roglic, perché gli ultimi a prendere il via, che sono anche i primi nella classifica provvisoria, devono correre sotto una pioggia battente. Vince l'olandese Daan Hoole. Roglic risale al quinto posto della generale, guadagnando 19" su Ayuso, 38" su Tiberi e 1'07" su Del Toro, che resta in rosa. Nell'undicesima tappa, piuttosto vallonata, assolo finale di Carapaz, che recupera diversi secondi su tutti i migliori, capitanati dalla maglia rosa Del Toro, secondo al traguardo. La dodicesima tappa, da Modena a Viadana, si conclude con volata di gruppo e successo dell'olandese Kooij. La quattordicesima tappa entra di peso nella storia di questo Giro per una brutta caduta a circa 20 km dal traguardo di Gorizia: pagano dazio Roglic, Tiberi, Ayuso e, sopratutto, Giulio Ciccone che deve ritirarsi. Vince Asgreen, con Del Toro saldamente in maglia rosa. Nella tappa successiva, da Fiume Veneto ad Asiago, Roglic va in crisi nel finale, provato dagli attacchi nelle precedenti salite di Bernal e Carapaz, e cede un minuto e mezzo ai migliori della classifica. Arriva il terzo e ultimo giorno di riposo, lunedì 26 maggio. Nella sedicesima tappa, con il ritiro di Roglic, arriva in fuga il primo successo italiano: vince Scaroni, secondo Fortunato, terzo Pellizzari. Del Toro va in difficoltà sull'ascesa finale di San Valentino (Brentonico), staccato da Carapaz e Simon Yates. Prima era andato in crisi Ayuso. Del Toro resta in rosa per 26" su Simon Yates. Nella diciassettesima tappa, il Mortirolo mette ancora in difficoltà, su attacco di Carapaz, Del Toro. Che però lotta, resiste e vince proprio lui sul traguardo di Bormio. Caruso tiene, Tiberi esce di classifica. Fuga di oltre 30 corridori nella diciottesima tappa, tutta pianeggiante. Restano poi davanti in undici, fino all'assolo del tedesco Nico Denz. Il gruppo della maglia rosa si prende un giorno di relativo riposo e giunge al traguardo con quasi quattordici minuti di ritardo. Si è ritirato anche Ayuso. Nella diciannovesima frazione vince il fuggitivo francese Prodhomme, mentre Carapaz e Del Toro guadagnano su Simon Yates. Cosicché il giorno dopo, con arrivo a Sestriere, passando per il Colle delle Finestre tutti guardano loro due. Che si marcano e si annullano. Così Simon Yates scappa sul Colle delle Finestre. E, lungo la discesa, trova il formidabile traino di Van Aert, uscito prima in avanscoperta, che lo scorta fino a metà del Sestriere. Vittoria di giornata ad Harper, vittoria del Giro a Simon Yates. Secondo Del Toro, terzo Carapaz. Caruso, quinto, primo degli italiani. La tappa conclusiva, che, dopo lungo trasferimento, si disputa nel magnifico scenario di Roma, davanti al Papa Leone XIV, premia per la seconda volta lo spunto veloce dell'olandese Kooij.
La classifica generale finale.
1. Simon Yates (Gbr)
2. Isaac Del Toro (Mes) a 3'56"
3. Richard Carapaz (Ecu) a 4'43"
4. Derek Gee (Can) a 6'23"
5. Damiano Caruso (Ita) a 7'32"
6. Giulio Pellizzari (Ita) a 9'28"
7. Egan Bernal (Col) a 12'42"
8. Einer Rubio (Col) a 13'05"
9. Brandon McNulty (Usa) a 13'36"
10. Michael Storer (Aus) a 14'27"
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