giovedì 10 ottobre 2024

Il ritiro di Rafa Nadal

Trentotto anni compiuti, venti almeno spesi sui campi da tennis di tutto il mondo, Rafael Nadal ha annunciato il suo ritiro dal tennis agonistico. Non posso dire di aver avuto per lui soverchie simpatie, troppo forte essendo la mia predilezione per il suo rivale storico, Roger Federer. Del quale Nadal, come felicemente riassunse Gianni Clerici, fu a lungo la nemesi sportiva. Tanto talentuoso e sublime Federer, quanto agonisticamente feroce e atleticamente indomabile Nadal. Sulla terra rossa, Nadal è stato, Borg permettendo, il più grande tennista della storia: 14 vittorie finali al Roland Garros, dove si è annesso 112 delle 116 partite disputate! Mancino, contro di lui il punto andava fatto almeno tre volte, perché andasse a referto, perché arrivava a ribattere palline che tutti gli altri avrebbero lasciato andare. Una forza mentale anche superiore a quella muscolare. Non aveva punti deboli, anche se il servizio e il rovescio bimane non erano altrettanto efficaci del dritto devastante. Sapeva giocare anche a rete, le rare volte che decideva di andarci. Ha avuto tanti infortuni negli ultimi anni, dazio pagato a una muscolatura ipertrofica e a un gioco estremamente dispendioso, fatto di rincorse, allunghi e scivolate, soprattutto sull'amata terra rossa. 

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