domenica 4 settembre 2011

Bolt vince, ma, Lemaitre si avvicina

Si riscatta sui 200 m Usain Bolt, vincendo in scioltezza nella prima giornata meno umida dei mondiali di Daegu. Maggiore penetrazione dell'aria e leggero vento a favore hanno permesso a quattro atleti di scendere sotto i 20". Per la prima volta in carriera, ci è riuscito anche il francese Lemaitre, medaglia di bronzo, che ha corso il mezzo giro di pista in 19"80, primato nazionale e seconda prestazione europea di sempre dietro lo storico 19"72 di Pietro Mennea. Oggi, Bolt resta di un altro pianeta, ma, Lemaitre, soltanto 21 anni, ha davanti a sé la possibilità di migliorare ancora molto, perfezionando l'ingresso in curva. Sono convinto che a Londra 2012, sui 200, la sfida sarà ristretta propriamente a Bolt e Lemaitre.

3 commenti:

  1. Dov'è l'atletica italiana? Dove sono i nostri praticanti, la nostra federazione, i nostri centri tecnici? Possibile che questa generazione di ventenni corra, salti e scagli peggio di chi, nato nell'immediato dopoguerra, ha raccolto medaglie e record tra la fine degli settanta e la metà degli anni ottanta?
    Ottima la Di Martino, brava, brava, brava. Un bronzo a due metri non è una medaglia qualsiasi.

    Vostro affezionatissimo

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  2. Abbiamo perso molto terreno. Ancora tra la metà degli anni '80 e la metà dei '90, dominavamo la scena del mezzofondo internazionale, con Cova, Mei, Antibo, Panetta, ma, anche con Lambruschini, Benvenuti, Di Napoli e Carosi. Tra gli 800 ed i diecimila l'Italia oggi non esiste più. Tolto Meucci, che ha, nei 5.000, almeno dieci atleti davanti a sé. Si è chiusa una scuola, storicamente la più produttiva di medaglie. Per il resto, senza una seria programmazione, ci si affida al talento dei singoli ed all'estemporaneità di qualche prestazione. Da Gibilsico alla Di Martino fino ad Andrew Howe. L'ateltica costa sacrificio e dedizione. Non ne siamo più capaci. Eppure anche società opulente, come quella tedesca, riescono a produrre campioni su campioni, specialmente nel settore dei lanci. In Europa, ora come ora, siamo messi peggio di tutti. O quasi.

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  3. Aggiungiamo alla lista anche Fabrizio Mori che con un quarantotto basso ci avrebbe regalato un oro anche in questa manifestazione. Certo senza tecnici e strutture, trovare praticanti risulta complicato.

    Buona serata

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