lunedì 10 maggio 2010

Basta con il gruppo!

Questa storia del gruppo ha stancato! Ce la portiamo dietro dai tempi di Bearzot. Con molti equivoci. Il grande tecnico friulano ha vinto il Mundial del 1982, ma, anche perso l'edizione del 1978, pur mostrando la sua squadra un gioco spettacolare e, più malinconicamente, quella del 1986, in Messico. Tutte e tre le volte, mise il gruppo davanti a tutto. Ma, vinse soltanto in Spagna. Anche perché, ruolo per ruolo, schieravamo i migliori al mondo. Con poche eccezioni. Cabrini era il miglior terzino sinistro, Tardelli il miglior mediano, Conti la migliore ala, Scirea il miglior libero, Rossi la migliore punta. E gli altri erano comunque l'elite del calcio del tempo. Tenne fuori Beccalossi, è vero, ma, la fantasia era garantita da Antognoni e Conti: due totem. Nel 1986, invece, con la storia del gruppo si fece poca strada, attesa l'eliminazione agli ottavi. Conti, perduta la velocità di punta, non saltava più l'uomo, ma, giocò ugualmente. La staffetta tra Galli e Tancredi, risolta all'ultimo in favore del primo, penalizzò entrambi, mentre Zenga, il migliore, non giocò. Si insistette su Galderisi, sperando in un miracolo alla "Rossi", che, naturalmente, non ci fu. Contro la Francia, partimmo con Bagni, De Napoli e Beppe Baresi: senza un regista di ruolo. Perdemmo 2-0 ed andammo giustamente a casa. In nome del gruppo! Lippi mi pare avviato sulla stessa strada. Zambrotta e Grosso sono sfiatati e non sarà il ritiro in altura a rigenerarli. Cannavaro non è più affidabile negli spazi aperti: tempus fugit. E la fantasia, necessaria nel calcio? Almeno Totti, nonostante tutto, andrebbe convocato.

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