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mercoledì 8 febbraio 2023

Harry Kane 200 gol in Premier League: insegue Rooney e Shearer

Ha 29 anni e mezzo, Harry Kane, e domenica, segnando contro il Manchester City il gol che ha regalato il successo al suo Tottenham, ha toccato la fatidica soglia delle 200 reti in Premier League. Rooney, secondo assoluto a 208, è vicino e Shearer, primatista con 260 gol, sempre meno lontano. 

Harry Kane



Occore ricordare, tuttavia, che il massimo campionato inglese non nasce con la Premier League nel 1992. Prima, la loro Serie A era la First Division (oggi si chiama così la loro Serie B, tanto per generare confusione). E il massimo realizzatore, considerando il massimo campionato d'oltremanica, al di là del nome, resta Jimmy Greaves, autore di 357 reti, che gli valsero sei titoli di capocannoniere.


Se non si trasferirà all'estero, credo che Kane possa insidiare non soltanto il primato di Shearer ma anche quello di Greaves. La sfida più importante, per l'attuale centravanti del Tottenham, è semmai quella di riuscire a conquistare quel trofeo di squadra che ancora, incredibilmente, gli manca. 


Il punto dopo la 21^ di Serie A 22/23: derby all'Inter

Il Napoli è già forte per conto proprio, se poi gli avversari concedono due gol da dilettanti allo sbaraglio, come nel caso dello Spezia, beh, non c'è gara né può esserci. Gli azzurri di Spalletti conservano un vantaggio di 13 punti sull'Inter, seconda, che strapazza il Milan al di là del risultato finale di 1-0, firmato dal solito, grande, Lautaro Martinez.


Rallentano tutte le altre, dall'Atalanta, che perde con il Sassuolo, alla Lazio che pareggia a Verona, con l'eccezione della Roma, che batte l'Empoli con il solito schema: gol di testa su angolo di Dybala.


Torna al successo la Juve a Salerno e torna a segnare, addirittura una doppietta, Vlahovic, che pare uscito dal suo lunghissimo letargo.


Bologna corsaro a Firenze, mentre il Torino, settimo in classifica, supera l'Udinese. Il Lecce passa a Cremona, il Monza pareggia in casa con la Samp di Gabbiadini, uno che avrebbe meritato una carriera più fortunata. 

domenica 5 febbraio 2023

Inter-Milan 1-0: Lautaro! Derby nerazzurro

L'Inter sfiora due volte il gol con Lautaro, prima di trovarlo, di testa, sempre con il centravanti argentino, ormai campione maturo. Prima c'era un rigore su Dzeko, non fischiato dall'arbitro. Nella ripresa, il Milan cambia ma senza incidere granché. Per l'Inter torna in campo dopo tanto Brozovic, insieme a Lukaku e Gosens per Mkhitaryan, Dzeko, bravo, e Dimarco. Escono poi anche Calhanoglu, rilevato da Gagliardini, e Barella, molto impreciso, avvicendato da Asslani. Lukaku, allo scadere costringe a una bella parata Tatarusanu con un destro a giro: mi pare che l'attaccante belga stia riconquistando forma e fiducia. Finisce 1-0. Derby all'Inter! Il Milan, a distanza di un paio di settimane dalla Supercoppa Italiana, ha subìto un'altra severissima lezione di gioco e di personalità. Con buona pace del mainstream sacchiano e piolista. 

martedì 31 gennaio 2023

Inter-Atalanta 1-0: Inter in semifinale di Coppa Italia

Inter con Lautaro e Lukaku davanti. Darmian terzo difensore a destra. I nerazzurri fanno la partita. Calhanoglu coglie un palo. Nella ripresa, stesso copione. Sblocca la partita Darmian, autore di una grande partita, su assist di Lautaro. Inter in semifinale. Davvero imbarazzante la direzione arbitrale. 

lunedì 30 gennaio 2023

Il punto dopo la 20^ di Serie A 22/23: Napoli sempre più in fuga

Comincia con clamore il girone di ritorno di un campionato, ormai già vinto dal Napoli. Vittorioso ieri sulla Roma di Mourinho, la squadra più capace, dopo l'Inter, di tenere testa agli azzurri di Spalletti. Al vantaggio splendido di Osimhen - però Ibanez ha dormito - aveva replicato El Shaarawy, prima che il sottovalutato e subentrato Giovanni Simeone chiudesse la partita nel finale: dimostrazione della profondità della rosa del Napoli e della predestinazione ad un successo atteso da troppi anni. 


Dietro il Napoli, ha vinto solo l'Inter, peraltro con qualche fatica, a Cremona. Sconfitta durissima del Milan contro il Sassuolo: Berardi ieri sembrava il grande campione che poche volte si è visto in carriera. Merito suo ma anche delle praterie lasciate dagli uomini di Pioli. 


La Juve, superata dal Monza, naviga a vista e non so come potrebbe fare altrimenti. Già l'organico non era di prima scelta, poi le vicende extrasportive, la penalizzazione ricevuta e le altre che potrebbero seguire hanno fatto il resto.


La Lazio non va oltre il pari con la Fiorentina, l'Atalanta di Lookman, che un poco somiglia a Rooney, per complessione compatta, versatilità e potenza, supera la Sampdoria, rilanciando la propria candidatura ad un posto nella prossima Champions.


Salernitana corsara a Lecce, Bologna vittorioso in casa con lo Spezia, pareggio tra Empoli e Torino. Questa sera l'Udinese ospiterà il Verona. 

domenica 29 gennaio 2023

Travolti Milan e Juve

Sconfitta durissimma del mainstream calcistico nostrano. Il Sassuolo - sotto 3-0 dopo 30 minuti all'ultima giornata del passato campionato, quando il Milan festeggiò uno scudetto più sorprendente e certo più immeritato di quello del Verona di Bagnoli nell'85 - oggi ha maramaldeggiato sui rossoneri a Milano. Quanto contano le motivazioni! Il "piolismo", triste invenzione mediatica è finito seppellito dai 5 gol dei neiroverdi capitanati da Berardi. Milan mai in partita, con dodici gol subiti nelle ultime tre gare.


Sconfitta casalinga anche per la Juve contro il Monza, che è una bella squadra. I bianconeri stanno vivendo il peggiore periodo della loro storia dopo il 2006: difficile giocare in certe condizioni psicologiche. 

sabato 28 gennaio 2023

Cremonese-Inter 1-2: Lautaro (2)

L'Inter gioca, colleziona angoli, ma il vantaggio è della Cremonese, che trova il gol con una fantastica conclusione a giro di Okereke. L'Inter, che manca nel dribbling, pareggia con un mancino di Lautaro, bravo ad avventarsi su respinta di Carnesecchi, dopo tiro di Dzeko. L'Inter potrebbe segnare ancora ma è imprecisa cin Dzeko e lo stesso Lautaro, mentre i grigiorossi sono pericolosi in contropiede. Dopo venti minuti della ripresa, è ancora Lautaro a firmare il sorpasso nerazzurro. Escono Calhanoglu e Dimarco per Asslani e Gosens e poi Lautaro e Dzeko per Lukaku e Correa. Il risultato non cambia più. L'Inter torna al successo dopo il passo falso con l'Empoli. 

mercoledì 25 gennaio 2023

Serie A 22/23: il punto dopo l'andata. Fuga del Napoli, crolla il Milan

Viaggia a ritmi bersagliereschi il Napoli di: 50 punti dopo il girone d'andata della Serie A sono tantissimi come tantissimi sono i 12 punti di vantaggio sul Milan, secondo, travolto ieri dalla Lazio - sontuosa la prova di Luis Alberto - per 4-0: quello vinto dai rossoneri lo scorso anno è stato uno scudetto più sorprendente di quello conquistato dal Verona nell'85 e dal Leicester, in Premier League, nel 2016. E tanto sebbene la stampa specializzata si sia compiaciuta di raccontarlo come il frutto di una sapientissima gestione, come il raccolto di tanto talento sparso e come il prodotto della lucidissima guida tecnica di Pioli! Ecco cosa succede ad avere un eccessivo gusto dell'iperbole.


Tornando agli esiti della diciannovesima giornata di campionato, si aggiunga la sconfitta interna dell'Inter contro l'Empoli e il pareggio tambureggiante (3-3), che la Juve, appena penalizzata di 15 punti, ha ottenuto contro l'Atalanta.


Il risultato è un primo posto quasi intangibile degli azzurri di Spalletti e una lotta di cinque squadre, raccolte in 3 punti, per i restanti posti Champions: il Milan, come detto, poi Lazio, Inter e Roma a 37 punti e Atalanta, che ne ha 35. Tra queste squadre, sarà confronto aperto sino al termine e sono sempre possibili le sorprese. 

lunedì 23 gennaio 2023

Inter-Empoli: 0-1. La perdono Skriniar e Inzaghi

Costa carissima l'espulsione di uno Skriniar scomposto e nervoso: con la testa forse già a Parigi, Inzaghi avrebbe dovuto tenerlo fuori. Stesso discorso per Correa, un fantasma in campo. L'Empoli segna su mezzo contropiede nella ripresa - Onana non impeccabile - e il risultato non cambia più. Nemmeno dopo l'ingresso di Dzeko, che fallisce due occasioni, e Lukaku. Inzaghi si conferma allenatore più di Coppa che di campionato. In 19 partite, il girone d'andata quindi, la sua Inter ha perso sei partite. Media da Stramaccioni.

venerdì 20 gennaio 2023

Juve penalizzata di 15 punti

La Corte Federale d'Appello della F.I.G.C. ha penalizzato la Juventus di 15 punti nel campionato in corso, per la vicenda delle plusvalenze fittizie iscritte a bilancio. Mi sembrano pochi 15 punti, tutto sommato, tanto più che nessuna conseguenza investe i campionati passati. Presto cominceranno a gridare al complotto. Nihil sub sole novi.

mercoledì 18 gennaio 2023

Milan-Inter 0-3: Supercoppa all'Inter

Sarà un derby, non al Meazza ma in Arabia, tra Milan e Inter, ad assegnare la Supercoppa Italia 2022. Nessuna delle due squadre è al meglio, entrambe hanno bisogno di un successo per scuotersi dal torpore di una stagione che, in campionato, il Napoli sta dominando. 

La cronaca. 

Trionfo nerazzurro. Inter subito in vantaggio con Dimarco che raccoglie un perfetto assist di Barella. Raddoppia Dzeko, ancora in contropiede: controllo di sinistro con finta incorporata, Tonali mandato in camporella, e destro incrociato vincente. Nella ripresa, Milan appena più intraprendente, con Barella e Dimarco stanchi, sostituiti da Gagliardini e Correa. Chiude la partita Lautaro, che mette a terra un pallone difficile, va via a Tomori e batte Tatarusanu con un magnifico esterno destro. Seconda Supercoppa Italiana consecutiva per l'Inter, la settima in assoluto. E almeno un trofeo vinto nelle ultime tre stagioni. Bravo Simone Inzaghi, specialista della competizione che ha vinto per la quarta volta. 

lunedì 16 gennaio 2023

Il punto dopo la 18^ giornata: Napoli di nuovo in fuga

Le otto vittorie della Juve erano state il frutto della buona sorte, dell'impegno e del pragmatismo, che, per una volta, Allegri ha abbandonato contro il Napoli, sembrato alla fine più forte di quanto sia: 5-1 è un risultato comunque clamoroso. Ed è forte sul serio. Abbastanza per vincere il campionato. Non si dica però che Osimhen, capocannoniere con 12 gol, è immarcabile. Contro l'Inter, chiusi gli spazi, erano emersi anche i suoi limiti tecnici. Quando invece ha spazio, allora, è incontenibile, per velocità, resistenza alla velocità ed un coraggio che sconfina nell'avventatezza. 


Il Milan pareggia, in rimonta con il Lecce, l'Inter batte di misura il Verona. Vincono Roma, con un ottimo Dybala, Lazio e, più che tennisticamente, contro la Salernitana a vocazione zemaniana, l'Atalanta: tutte e tre salgono a 34 punti e conservano ambizioni di qualificazione alla prossima Champions League.


Poi, c'è una frattura, che separa le prime sette della classifica da tutte le altre, guidate dall'Udinese, 25 punti, pur sconfitta in casa dal Bologna. 


La Serie A non è un campionato competitivo. Non c'è una classe media e le ultime tre paiono già inesorabilmente condannate alla retrocessione, ad una giornata dal termine del girone d'andata.

sabato 14 gennaio 2023

Inter-Verona 1-0: Lautaro!

Sblocca il risultato dopo tre minuti l'Inter: sinistro vincente di Lautaro Martinez. Il risultato non cambia più. Tre punti preziosi, ottenuti non senza sofferenza finale.

venerdì 13 gennaio 2023

Il Napoli travolge la Juve 5-1

Il Napoli impartisce alla Juve una severissima lezione di calcio. Panico nelle redazioni sportive. L'immancabile rimonta, favoleggiata ad arte, finisce qui. Ogni tanto, le partite bisognerebbe guardarle.

martedì 10 gennaio 2023

Inter-Parma 2-1. Inter ai quarti di Coppa Italia

Un'Inter lenta ed impacciata va sotto per il gran gol di Juric. Troppo compassata la regia di Asslani. Nella ripresa il pareggio sfugge fino al gol di Lautaro nel finale, favorito anche da una deviazione. Poi grande intervento di Buffon su Dzeko. Nel secondo tempo supplementare, arriva il pallonetto di testa di Acerbi: bravo! Inter in vantaggio. Il risultato non cambia più. Inter ai quarti di finale di Coppa Italia. 

lunedì 9 gennaio 2023

Un saluto a Roberto "Dinamite"

Raccontato dal soprannome, Roberto "Dinamite", classe 1954, storico e prolificissimo centravanti del Vasco da Gama, è stato uno dei massimi goleador della storia del Brasile, segnando a ripetizione tra gli anni '70 e '80. Nessuno come lui nella storia del campionato nazionale, nato nel 1971: 190 gol. Complessione robusta, il tiro tremendo che s'intuisce, ma anche tecnica raffinata: virtuoso del primo tocco, quello che nel calcio è il più importante, era solito superare il primo marcatore con un tunnel d'esterno. Mai riuscì ad essere stabilmente il centravanti della nazionale verdeoro, con la quale pure partecipò a due mondiali, nel 1978 - segnò un gol contro l'Austria e una doppietta contro la Polonia - e nel 1982, quando, anche per nostra fortuna, gli fu preferito l'evanescente Serginho. Più noto in patria che fuori, Roberto Dinamite ha avuto, come talvolta capita, riconoscimenti inferiori a quelli che avrebbe meritato.

Serie A: il punto dopo la 17^ giornata. Riparte il Napoli

Troppo morbida la Sampdoria per impedire la ripartenza del Napoli, che vince 2-0 a Marassi, sbagliando anche un rigore con Politano: bellissimo il gol d'anticipo di Osimhen.


Gli uomini di Spalletti avranno, nella Juve sparagnina ma vincente delle ultime 8 giornate, un avversario ben più solido nell'anticipo di venerdì prossimo: una vittoria degli azzurri chiuderebbe con largo anticipo il discorso scudetto. Un risultato diverso lascerebbe invece tutto ancora contendibile in questo strambo campionato.


Perdono due punti sia Inter che Milan. Solo che il pareggio cui i nerazzurri sono costretti dal Monza è figlio non solo dei limiti della rosa nerazzurra - centrocampisti contati e Lukaku ombra di sé stesso - ma anche di un gravissimo errore arbitrale, che impedisce il 3-1 parziale, che avrebbe chiuso la partita. Il Milan, invece, subisce due gol nel finale da una Roma sempre efficace sui calci piazzati.


Rimonta subita anche per la Lazio, in casa, contro l'Empoli, a conferma di un periodo davvero poco brillante.


La Fiorentina batte di misura il Sassuolo, pareggio invece tra Spezia e Lecce e Salernitana e Torino. Nella serata di oggi: Verona-Cremonese e Bologna-Atalanta. 

sabato 7 gennaio 2023

Monza-Inter: 2-2

Commento breve e laconico: due punti gettati via dall'Inter. Anche a causa di una pessima direzione arbitrale. Vorrei vedere il Monza impegnarsi tanto anche contro il Milan. Figuriamoci!

venerdì 6 gennaio 2023

Un saluto a Gianluca Vialli

Si congeda a 58 anni, Gianluca Vialli, vinto da una lunga malattia. Classe 1964, formò con Roberto Mancini una mitica coppia da gol che portò la Sampdoria di Mantovani e Boskov fino alla finale di Coppa dei Campioni del 1992, poi persa con il Barcellona. Prima c'erano state le Coppe Italia, la Coppa delle Coppe del 1990, lo storico scudetto del 1991. Passò quindi alla Juve e, nel 1996, al Chelsea, dove fu anche allenatore. Il primo Vialli, stella dell'Under 21 di Vicini, che poi seguì nella nazionale maggiore, già frequentata con Bearzot, fu un grande giocatore. Tra il 1985 e il 1988, si sprecarono i paragoni con Riva. Vialli era un 11 dalla corsa facile, la progressione potente, il tiri forte e rare doti acrobatiche. Alla vigilia degli Europei del 1988 - andate a rileggere i giornali dell'epoca - la sua reputazione internazionale era forse pari a quella di Van Basten. Che poi avrebbe spiccato il volo proprio in quella competizione in Germania. Fallì ad Italia '90: un rigore sbagliato, nessun gol e la maglia di centravanti titolare ceduta a Schillaci. Si era, infatti, Vialli trasformato in un 9, capace di vincere il titolo di capocannoniere nell'anno dello scudetto blucerchiato. Divenne simbolo della Juve di Lippi, anche nelle polemiche a distanza con Zeman. Sebbene non abbia mantenuto tutte le promesse d'inizio carriera, ha avuto un posto eminente nella storia del nostro calcio. Se n'è andato troppo presto.

giovedì 5 gennaio 2023

Tour de France 1963: Anquetil IV

"Per Anquetil quarto Tour (Un record da lui perfezionabile, dagli altri imbattibile)" La Gazzetta dello Sport, lunedì 15 luglio 1963

 

L'edizione 1963 del Tour de France prese le mosse dalla Valle della Marne e affrontò i Pirenei prima delle Alpi. Il grande favorito per il successo finale era Anquetil, già vincitore di tre Tour, compresi i due immediatamente precedenti.

Tour de France 1963

Il gran normanno conquistò il primo successo di tappa nella cronometro di Angers della sesta tappa, quando a vestire la maglia gialla fu il belga Desmet, che mantenne il sigillo del primato per dieci frazioni, prima di cederlo al grimpeur spagnolo Bahamontes dopo la tappa con arrivo a Grenoble, vinta dal connazionale Manzaneque. Anquetil vinse il giorno dopo, nella diciassettesima frazione, a Chamonix, davanti a Bahamontes e Van Looy, vestendo il giallo che avrebbe tenuto fino a Parigi, annettendosi la cronometro di Besancon. Fu il quarto successo alla Grande Boucle per Anquetil: allora, un primato assoluto. Considerato che il belga Thys e Luison Bobet si erano fermati a tre Tour vinti. Anquetil si sarebbe ripetuto anche l'anno dopo, nel 1964: cinque Tour vinti, come poi avrebbero saputo fare Merckx, Hinault e Indurain. Proprio quell'anno, Anquetil aveva conquistato anche la Vuelta: fu il primo a vincere tutti e tre i grandi giri. Il campionissimo belga Van Looy, decimo nella generale, vinse, a pari merito proprio con Anquetil, il maggior numero di tappe nel 1963: quattro. Sul podio, dietro Anquetil, Bahamontes, secondo a 3'35" e il connazionale spagnolo Pérez Francés, terzo a 3'35". Primo degli italiani, Lorenzo Fontona, settimo a 15'27".