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giovedì 28 aprile 2022

Simone Inzaghi deve migliorare

Supercoppa italiana vinta, ottavi di Champions ben giocati contro il Liverpool, finale di Coppa Italia raggiunta e, tutto sommato, sebbene da ieri con minori speranze di successo, ancora in corsa per lo scudetto a quattro giornate dalla fine. Il bilancio di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter non può considerarsi negativo. E negativo non è. Detto questo, il tecnico nerazzurro deve migliorare. Soprattutto nella gestione della tensione, che finisce per attanagliare la sua squadra e i suoi giocatori nei momenti solenni. Inzaghi può arrivare fino ad un certo punto, perché la personalità, mi riferisco ai giocatori, è come il coraggio manzoniano: se uno non ce l'ha, non se la può dare. Ieri, sui volti degli interisti, su molti di quei volti, si leggeva la paura (Radu, Dimarco) o la malavoglia (Dzeko). Avevo scritto che del Bologna temevo Arnautovic, che stava bene. Era l'unico vero pericolo che portasse il Bologna. Il mismatch con Dimarco è stato clamoroso. Di più, Dimarco, che mi è simpatico, perché nerazzurro autentico, non è proprio un cuor di leone. E forse giocare con la maglia della squadra che ha sempre tifato lo condiziona. Non dimentico il rigore sbagliato nel finale contro l'Atalanta. O l'errore all'andata contro la Lazio. Ha piede mancino raffinato ma non brilla in difesa. E non può tenere un colosso come Arnautovic. A certi livelli, contano i dettagli. Schierare Dimarco è stato un errore. E mi chiedo cosa sia successo all'intervallo. Cosa abbia detto Inzaghi alla squadra. Certe partite si vincono con la testa. E un allenatore deve lavorare sulla testa dei giocatori. Non sempre ci è riuscito in stagione. Le sette partite con solo sette punti raccolti ne sono un esempio emblematico. Non si può sempre vincere con il gioco. E non è obbligatorio giocare sempre con mille passaggi da dietro. Che diventano sempre più rischiosi con l'aumentare della pressione. Certe partite si vincono di forza, di temperamento. E senza il nervosimo, che, per esempio, attraverso da troppo tempo Barella. Se l'Inter non vincerà lo scudetto, sarà una delusione. Non la più grande della nostra storia, ma una delusione. Poiché l'Inter è la squadra più forte di questo campionato. E, in quel caso, Inzaghi avrà una parte di responsabilità.

mercoledì 27 aprile 2022

Giro d'Italia 2022: ha vinto Jai Hindley

Giro d'Italia 2022 difficilissimo sulla carta, quello che prenderà il via da Budapest il prossimo 6 maggio. L'arrivo spettacolare, contro il tempo, sarà all'Arena di Verona il 29 maggio. Quella conclusiva sarà la seconda di due crono, per complessivi 26,3 km contro il tempo: poco. Penalizzati i grandi passisti. Sei  le tappe di montagna. Sei gli arrivi in salita. Senza che ci sia coincidenza esatta tra le une e gli altri. Per esempio, la tappa dell'Aprica, di alta montagna, si chiude dopo una discesa di sei km. La prima tappa ungherese, piatta, si chiude con ascesa impegnativa. Favoriti per il successo finale Simon Yates, Landa, Carapaz e gli altri indicati analiticamente nel prosieguo del post. Debutta sulle strade del Giro il vincitore di due Giri delle Fiandre Mathieu Van der Poel, dal quale è lecito attendersi qualche acuto. Per le volate, presenti Cavendish, Demare, Caleb Ewan, Gaviria e il nostro Nizzolo. Ecco il dettaglio delle tappe, intervallate, da tre e non due giorni di riposo a causa della partenza magiara. 

I favoriti (cliccate)

La cronaca in sintesi. 

Si decide tutto lunga la salita finale, nella prima tappa. Successo in volata del favorito Mathieu Van der Poel, che veste la prima maglia rosa. Secondo l'eritreo Girmay, che tutti conoscono dopo lo storico successo al Gand-Wevelgem di quest'anno, terzo Pello Bilbao. Nella seconda frazione, breve cronometro a Budapest, vince Simon Yates con 3" su Van der Poel, che conserva la maglia rosa, e 5" su Tom Dumoulin. La terza tappa a Balatonfüred, lungo il lago Balatan, premia i velocisti e, di più, il loro decano, Mark Cavendish, che batte Demare e Gaviria. Arriva il primo giorno di riposo, per consentire al gruppo di tornare in Italia, in Sicilia. Sull'Etna, cedono Tom Dumoulin e Vincenzo Nibali, appena diventato capitano dopo il ritiro di Miguel Angel Lopez. Arrivano i fuggitivi: successo di Kamna su Perez Lopez, che conquista la maglia rosa. Tra i grandi di classifica, non succede alcunché. La quinta tappa si conclude a Messina con la volata vince del francese Demare, che precede Gaviria e Nizzolo. Vincenzo Nibali annuncia, per la fine della stagione, il suo ritiro dalle corse. La sesta tappa è sonnolenta, animata solo dalla lunga fuga di Diego Rosa. Volata di gruppo: bis di Demare, davanti a Caleb Ewan e Cavendish. Nella settima tappa, da Diamante a Potenza, lungo l'Appennino Lucano, arriva la fuga. Vince l'olandese Bouwman davanti al connazionale Mollema. Terzo Formolo, quarto un Tom Dumoulin in cerca di riscatto. Il gruppo maglia rosa arriva con quasi tre minuti di ritardo. Nell'ottava tappa, da Napoli a Napoli, arriva la fuga. Vince De Gendt. La nona tappa, da Isernia al Blockhaus, terremota la classifica. Da cui esce Simon Yatese, che oltre undici minuti. Vince Hindley davanti a Bardet e Landa. Lopez Perez conserva per poco la maglia rosa. Secondo giorno di riposo. Nella decima tappa da Pescara a Jesi, si celebra la prima affermazione del continente africano al Giro: vince l'eritreo Girmay, già trionfatore alla Gand-Wevelgem, che batte in volata Mathieu Van der Poel. Nell'undicesima tappa, tutta pianeggiante, da Sant'Arcangelo di Romagna a Reggio Emilia, la quarta volata di gruppo di quest'edizione premia finalmente un italiano: Alberto Dainese, che precede Gaviria e Consonni. Nella tappa n. 12, da Parma a Genova, va via una fuga, da cui poi si avvantaggiano Oldani e Rota: vince Oldani. Kelderman, sesto di giornata, risale al tredicesimo posto della classifica generale. Il gruppo della maglia rosa Lopez Perez se la prende comoda e arriva con oltre 9' di ritardo. Nella quattordicesima tappa, da Santena a Cogne, sono due salite di seconda categoria, ripetute due volte, a fare la differenza. Attacco decisivo di Carapaz, seguito da Hindley e poi da Nibali. Su di loro torna e poi li stacca, Simon Yates, al bis in questo Giro. Lopez Perez accusa un forte ritardo e Carapaz è la nuova maglia rosa. Nella quindicesima tappa, da Rivarolo Canavese a Cogne, grande assolo del redivivo Giulio Ciccone. Sostanzialmente immutata la classifica generale. Terzo e ultimo giorno di riposo. Nella sedicesima tappa, nonostante tre Gpm di prima categoria, tra i quali il Mortirolo, va via una fuga e vince il ceco Hirt, davanti ad Arensman, mentre i leader della classifica si disputano i 4" di abbuono che riserva il terzo posto: la spunta Hindley su Carapaz. Forte ritardo per Pozzovivo, mentre si difende meglio Nibali, che risale al terzo posto della generale, proprio davanti a Pozzovivo. Nella diciassettesima tappa, da Ponte di Legno a Lavarone, fuga con nomi importanti, da Hirt a Carty a Van der Poel. Nel finale, stacca tutti e vince il colombiano Santiago Buitrago. Dietro Carapaz e Hindley danno 6" a Landa e 1'10" a Joao Almeida. Nella diciottesima tappa, da Borgo Valsugana a Treviso, vince il belga De Bondt, che precede Affini e Nielsen. Il gruppo della maglia rosa arriva con 14" di ritardo ed è regolato da Dainese. Costretto al ritiro, per Covid, uno dei grandi favoriti: il portoghese Joao Almeida. Nemmeno la diciannovesima tappa, da Marano Lagunare al Santuario di Castelmonte, con tanta montagna e sconfinamento in Slovenia, produce scossoni in classifica generale. Arriva la fuga e vince l'olandese Bouwman. La ventesima tappa, con San Pellegrino, Pordoi e Marmolada, riscrive la classifica di questo Giro. Impresa di Covi. Hindley stacca Carapaz e conquista la maglia rosa. Che terrà anche domani. Così è infatti: Jai Hindley vince il Giro d'Italia 2022, davanti a Carapaz Landa e Nibali. La ventunesima tappa di Verona, a cronometro, celebra il successo dell'italiano Sobrero.

Il percorso. Si può cliccare sulle singole tappe


La classifica finale.

1. Jai Hindley (AUS) 
2. Richard Carapaz (ECU) a 1'18"
3. Mikel Landa (SPA) a 3'24"
4. Vincenzo Nibali (ITA) a 9'02"
5. Pello Bilbao (SPA) a 9'14"
6. Jan Hirt (CEK) a 9'28"
7. Emanuel Buchmann (GER) a 13'19"
8. Domenico Pozzovivo (ITA) a 17'29"
9. Hugh John Carty (GBR) a 17'54"
10. Juan Pedro Lopez Perez (SPA) a 18'40"



Bologna-Inter 2-1: erroraccio di Radu

Finalmente, era inizialmente programmata il 6 gennaio, si gioca Bologna-Inter. I nerazzurri, vincendo, sorpasserebbero il Milan in testa alla classifica. Ma, il Bologna è una discreta squadra, con un centravanti forte, Arnautovic, e una classifica tranquilla. Gioca Dimarco per Bastoni, davanti spazio a Correa al fianco di Lautaro. Handanovic si ferma: gioca Radu.

La cronaca.

Grandissimo gol di Perisic, per una volta sulla fascia destra. Tunnel e tiro, tutto di sinistro. Palla all'incrocio alla sinistra del portiere. L'Inter potrebbe raddoppiare, ma spreca. Soprattutto per varie indecisioni di Dumfries che non crossa quando dovrebbe. Pareggia Arnautovic con un gran colpo di testa. Il risultato non cambia e si va al riposo. Nella ripresa, subito occasioni che Dimarco costruisce e sperpera. Inzaghi esita. Ma tanti sono giù di corda. Da Barella a Calhanoglu a Dumfries. Tutti prima ammoniti poi sostituiti. Il gol per l'Inter non arriva, nemmeno con Dzeko, voto 3, e Sanchez, che subentrano per affiancare Lautaro in uno sconclusionato 4-3-3. Semmai Sanchez avrebbe dovuto agire sulla trequarti. Cosa che fa solo nel recupero. Dopo che l'assurdo errore di Radu (liscio clamoroso), novello Gresko, aveva propiziato il gol di Sansone e una sconfitta che può costare lo scudetto all'Inter. Delusione cocentissima. Mi consolo pensando che oggi non era l'ultima giornata. No, non è il 2002. Restano quattro partite. Ora il pronostico è tutto sulle spalle del Milan che ha 2, anzi 3 punti di vantaggio (visto il bilancio degli scontri diretti). E però il Milan è una squadra in fondo modesta. Chissà! La tensione e la gestione di questa farà la differenza. Non è ancora finita. È più difficile. Tanto di più. Ma, l'Inter è per tradizione capace di tutto. Ripensandoci, mando un incoraggiamento a Radu. Ha sbagliato, ma da tempo non ha abitudine alla gara. Forza Radu. E forza Inter!

martedì 26 aprile 2022

Manchester City - Real Madrid 4-3. Benzema!

Prima semifinale d'andata della Champions League 21/22: il Real Madrid di Ancelotti rende visita al Manchester City di Guardiola. Sfida che si annuncia brillante e che resta aperta a ogni pronostico. Ma, se dovessi scommettere due lire, al netto di come andrà stasera, penso che il turno lo passerà il Real. Vediamo. 

La cronaca. 

Subito in vantaggio il City con De Bruyne che raccoglie di testa un cross delizioso di Marhez. Approfittando di un pasticcio di Alaba, raddoppia Gabriel Jesus. La partita pare segnata. E la qualificazione anche. Ma al 33' accorcia Benzema per il Real: 13 gol in Champions come Lewandowski. Nella ripresa, allunga il City con Foden, ma dopo due minuti i madrileni replicano con Vinicius. Al 74', Bernardo Silva trova il 4-2. Benzema, cucchiaio su rigore, fissa il punteggio sul 4-3: 14 gol in questa Champions, scavalcato Lewandowski. La qualificazione si deciderà al ritorno al Bernabeu. Vedo sempre il Real favorito.

Il punto dopo la 34^ di serie A: serrata lotta per lo scudetto

Continuna la sfida scudetto tra Inter e Milan. I nerazzurri battono agevolmente la Roma di Mourinho, accolto con grande affetto nello stadio dei suoi trionfi. La squadra di Inzaghi ha ritrovato fiducia e la miglior condizione di molti dei suoi, a cominciare da Lautaro. Il Milan ha battuto in rimonta la Lazio, dopo una partita che i biancocelesti hanno giocato davvero male nel secondo tempo. E con poco, pochissimo, mordente. Mi è parso poi irregolare il gol di Tonali, ma tant'è. Lo scudetto si assegnerà, ho sempre pensato, nell'ultima giornata.

Il Napoli (Spalletti si piazza ma non vince) getta via il successo a Empoli e perde 3-2, grazie anche alla doppietta di un centravanti vero come Pinamonti: 12 gol stagionali per lui e nessuna ragione per preferigli Scamacca. La Juve batte di misura il Sassuolo: gioca male ma vince e la qualificazione Champions, ormai, non può sfuggirle.

Importante, in chiave salvezza, il successo interno della Salernitana sulla Fiorentina: decide Federico Bonazzoli, che, ripeto da anni, è un talento vero. Il Genoa batte il Cagliari, l'Atalanta espugna il campo del Venezia. Pareggi tra Verona e Sampdoria e tra Bologna e Udinese.

lunedì 25 aprile 2022

Giro d'Italia 2022: i favoriti

Simon Yates, già terzo al Giro e vincitore di una Vuelta, e Richard Carapaz, che nella corsa della Gazzetta trionfò nel 2019, sono i principali candidati al successo al Giro d'Italia 2022. Subito dietro di loro, Mikel Landa e Romain Bardet, fresco vincitore del Tour of the Alps. Sono curioso di vedere cosa farà Tom Dumoulin. Ecco il borsino dei favoriti.  

  1. Simon Yates ****
  2. Carapaz ****
  3. Landa ***
  4. Bardet ***
  5. Pello Bilbao ***
  6. Joao Almeida ***
  7. Kelderman ***
  8. Tom Dumoulin **
  9. Guillaume Martin **
  10. Pidcock **
  11. Geoghegan Hart **
  12. Esteban Chaves **
  13. Porte *
  14. Hugh John Carty *
  15. Hindley *

domenica 24 aprile 2022

Liegi-Bastogne-Liegi: trionfa Evenepoel

Liegi-Bastogne-Liegi 2022, senza Roglic e Pogacar. Una brutta caduta a 62 km dal traguardo coinvolge molti dei favoriti e costringe al ritiro Alaphilippe. Sulla Redoute, a circa 30 km dall'arrivo, scatto alla Saronni di Evenepoel, che fa rapidamente il vuoto, raggiunge e poi distanzia gli ultimi fuggitivi di giornata e conquista la sua prima classica monumento. Campione straordinario. Rallentato solo dal terribile incidente che ebbe al Giro di Lombardia 2020. Il Belgio ha il suo nuovo eroe. Predestinato. A completare il podio della Liege-Bastogne-Liege altri due belgi: Hermans, secondo, e Van Aert, terzo. 

sabato 23 aprile 2022

Inter-Roma 3-1: Dumfries, Calhanoglu, Lautaro

Bella vittoria, maturata tra la seconda metà del primo tempo e l'inizio della ripresa. L'Inter passa in vantaggio con Dumfries; replica con un gran gol di Brozovic, che si destreggia in area di rigore e trova l'incrocio sul palo opposto; triplica, con un gran colpo di testa, Lautaro Martinez, che sale a 16 gol in campionato, 20 nella stagione. Nel finale, Mkhitaryan accorcia le distanze. L'Inter vince 3-1 e conferma il ritrovato stato di forma. Grande prova non solo di Brozovic ma anche di Calhanoglu, sia in fase d'interdizione che in fase di costruzione. 

venerdì 22 aprile 2022

Tour of the Alps: torna al successo Thibaut Pinot

C'era andato vicino ieri, superato nel finale da Miguel Angel Lopez, c'è riuscito oggi, interrompendo un digiuno dai successi che durava dal trionfo sul Tourmalet al Tour de France 2019: Thibaut Pinot torna alla vittoria e lo fa sul traguardo della tappa conclusiva del Tour of the Alps 2022, da Lienz a Lienz, battendo il compagno di fuga, lo spagnolo De La Cruz. Notizia bellissima per il ciclismo. Per il resto, è un altro francese, grande rivale di Pinot, a conquistare la classifica generale: Romain Bardet.

mercoledì 20 aprile 2022

Liegi-Bastogne-Liegi 2022: i favoriti

Ecco il borsino dei favoriti per la Liegi-Bastogne-Liegi 2022. Alaphilippe cercherà di riscattare con il primo successo alla Doyenne, la quarta piazza nella sua Freccia Vallone.

  1. Alaphilippe *****
  2. Pogacar ****
  3. Van Aert ***
  4. Mohoric ***
  5. Fuglsang ***
  6. Valverde ***
  7. Bardet **
  8. Evenepoel **
  9. Pidcock **
  10. Gaudu **
  11. Woods **
  12. Mollema **
  13. Gilbert *
  14. Barguil *
  15. Guillaume Martin *

Freccia Vallone 2022: Teuns batte Valverde

La notizia, fino ad un certo punto, poiché si sapeva che stesse bene, è che Valverde abbia sfiorato il sesto successo alla Freccia Vallone della sua straordinaria carriera: alla soglia dei 42 anni! Il campione ha spagnolo ha dovuto accontentarsi del secondo posto dietro il belga Dylan Teuns, già vincitore di due tappe al Tour de France e non molto altro. Il grande favorito, Alaphilippe, ha dovuto accontentarsi del quarto posto, dietro il russo Vlasov. Il campione del mondo proverà a riscattarsi nella Liegi-Bastogne-Liegi in programma domenica prossima, che chiuderà la stagione delle classiche del nord. 

martedì 19 aprile 2022

Inter-Milan 3-0: Lautaro (2), Gosens. Inter in finale di Coppa Italia

Semifinale di ritorno della Coppa Italia tra Inter e Milan, dopo lo 0-0 dell'andata. L'Inter parte con la coppia d'attacco formata da Lautaro e Correa. A destra gioca Darmian in luogo di Dumfries. 

La cronaca.

Inter in vantaggio con Lautaro, con un gol alla sua maniera, anticipo al volo di destro sul primo palo, raccogliendo un cross di Darmian: rete splendida. Il Milan si rende pericoloso con Leao e Bennacer, ma Handanovic para. Poi, Perisic salva sulla linea. In contropiede, l'Inter raddoppia con Lautaro, che supera Maignan con tocco raffinato. Prova superba quella dell'argentino. Intervallo. Nella ripresa il Milan cerca di accorciare le distanze. Sembra riuscirci con Bennacer, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Escono Lautaro e Correa per Dzeko e Sanchez. Sostituiti anche Bastoni, infortunato, e Perisic per D'Ambrosio e Gosens, che subito dopo chiude i conti su cross di Brozovic. Inter brava, anche a soffrire nei momenti meno facili della gara. Vittoria netta e finale di Coppa Italia raggiunta.


Il punto dopo la 33^ giornata di Serie A

Pare restringersi a Milan e Inter, di scena questa sera nella semifinale di ritorno della Coppa Italia, la lotta per lo scudetto, dopo il pareggio interno del Napoli contro la Roma. Ieri sera, Spalletti, che ho sempre pensato non avrebbe portato lo scudetto agli azzurri, ha sostituito Osimhen, ma anche Insigne, trasmettendo alla sua squadra in vantaggio un messaggio di prudenza se non di paura. Fece lo stesso, nel 2018, in una Inter-Juve, togliendo Icardi: l'Inter vinceva 2-1 e perse 3-2 negli ultimi minuti. Ieri, il Napoli ha subìto il pareggio di El Shaarawi. Con i giallorossi che attaccavano a pieno organico, senza più il timore dei contropiede di Osimhen. E sì, è anche da questi particolari che si valuta un allenatore. Anche bravo, perché Spalletti conosce il mestiere. Ma, è un piazzato, non un vincente.

Il Milan ha battuto comodamente il Genoa, dopo che l'Inter aveva superato lo Spezia, anche grazie alla ritrovata vena del subentrato Lautaro. Lo scudetto resterà a Milano. Vedo l'Inter leggermente favorita, ma, come ho scritto molte volte, a questo punto della stagione conta la testa quanto le gambe e quanto il talento.

La Juve pareggia nel recupero contro il Bologna (bello il gol di Arnautovic) rimasto in nove e conferma tutti i limiti osservati nei mesi passati. Tuttavia, il quarto posto dovrebbe essere al sicuro.

L'Udinese travolge 4-1 l'Empoli (ma voglio segnalare il gol n. 10 di Pinamonti), il Cagliari coglie tre punti preziosi contro il Sassuolo. La Salernitana espugna il campo di una Sampdoria, che rischia ora davvero la retrocessione. La Fiorentina supera il Venezia, pareggiano Lazio e Torino, mentre il Verona passa a Bergamo contro l'Atalanta meno forte dell'ultimo lustro. 

lunedì 18 aprile 2022

Freccia Vallone 2022: favoriti

Ecco il borsino dei favoriti della Freccia Vallone 2022.

  1. Alaphilippe *****
  2. Valverde ****
  3. Pidcock ****
  4. Kwiatkowski ***
  5. Matthews ***
  6. Pogacar ***
  7. Gaudu **
  8. Madouas **
  9. Cosnefroy ** 
  10. Hirschi *
  11. Ulissi *

domenica 17 aprile 2022

Parigi-Roubaix 2022: Van Baarle vince

È l'olandese meno atteso, Van Baarle, e non il grande favorito Van der Poel, a guadagnare il vantaggio decisivo. E dietro di lui, il vincitore della Sanremo Mohoric e il belga Lampaert. Che cade. Sfortunato. Su Mohoric rientrano Van Aert, Devriendt e Küng. Van Baarle vince con pieno merito la Parigi-Roubaix 2022. La volata dei primi inseguitori, nel velodromo di Roubaix, premia Van Aert sullo svizzero Küng.

venerdì 15 aprile 2022

Spezia-Inter 1-3. Brozovic, Lautaro, Sanchez

L'Inter rende visita allo Spezia e Inzaghi decide di lasciar fuori inizialmente Lautaro, confermando davanti Dzeko e Correa. Questa la formazione nerazzurra: Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Correa. Gosens dovrà attendere per il suo debutto da titolare.

La cronaca. Campo stretto e ritmo bassi. L'Inter fatica e lo Spezia si rende pericoloso. Sblocca il risultato un gran mancino di Brozovic che raccoglie una sponda aerea di D'Ambrosio. Nella ripresa, Spezia subito alla ricerca del pareggio. Inzaghi toglie Dzeko e Correa per Lautaro e Sanchez. È proprio Lautaro con un colpo al volo d'esterno a trasformare in gol un cross di Perisic. L'Inter spreca con Sanchez.  Maggiore accorcia le distanze con gran gol all'incrocio. Si chiude con il gol finale di Sanchez servito da Lautaro. Che considero il presente e il futuro dell'Inter.

giovedì 14 aprile 2022

Atalanta eliminata, Roma in semifinale

Dopo il pareggio dell'andata, l'Atalanta perde 2-0 contro il Lipsia ed esce dall'Europa League. Ora la squadra di Gasperini dovrà indirizzare al campionato le energie rimaste. La Roma travolge i norvegesi del Bodo Glimt: al gol di Abraham, segue la tripletta di Zaniolo. I giallorossi volasemifinale in semifinale di Conference League. Si tratta dell'undicesima semifinale europea (otto in Champions) per Mourinho. Sì, la storia conta.

mercoledì 13 aprile 2022

Passano Man City e Liverpool

Ultima giornata del ritorno dei quarti di finale di Champions League. Il Liverpool, forte del 3-1 esterno dell'andata, ospita il Benfica, l'Atletico Madrid, sconfitto 1-0 a Manchester, riceve invece il City di Guardiola. 

Passa il Manchester City dopo una partita combattuta e lunghissimo recupero seguito all'espulsione di Felipe, con Atletico Madrid autore di un secondo tempo più coraggioso del solito, fallendo almeno quattro gol e costringendo gli inglesi in difesa. Avanza anche il Liverpool, che si concede un rocambolesco quanto innocuo 3-3 casalingo con il Benfica. In semifinale, Real Madrid contro City e Liverpool contro Villareal. 

Freccia del Brabante 2022: vince Sheffield!

Freccia del Brabante, oggi, in una collocazione insolita tra Amstel Gold Race e Parigi-Roubaix. Al via tanti grandi corridori, dal campione del mondo Alaphilippe a Remco Evenepoel, da Pidcock, vincitore lo scorso anno al nostro Trentin

Evenepoel anima un attacco con Wellens, Pidcock e Cosnefroy, cui si aggrega Companaerts: poi si aggregano altri sei corridori, mentre Alaphilippe resta in gruppo a una trentina di secondi. Evenepoel dopo poco si stacca, non so se per scelta o fatica. Davanti restano in sei. Evenepoel, che corre sempre con poco criterio, come non sapesse gestire la forza delle sue gambe (e, da belga, soffre il pavé!), rientra. Dietro, all'inizio dell'ultimo giro, cade Julian Alaphilippe. In vista del muro ai 10 km dal traguardo, davanti sono in sette. Sheffield e Wellens si avvantaggiano, Barguil prima cede poi rientra. Quando Sheffield allunga e prende vantaggio senza quasi rendersene conto, gli altri lo lasciano andare. E vince lo statunitense classe 2002.

martedì 12 aprile 2022

Real Madrid-Chelsea 2-3. Benzema! Bayern Monaco-Villareal 1-1

Ritorno dei quarti di finale di Champions League. Il Real Madrid, dopo il clamoroso successo esterno firmato da Benzema a Londra, deve difendersi al Bernabeu dal tentativo di rimonta del Chelsea. Il Bayern Monaco, sconfitto a sorpresa in Spagna all'andata, ospita il Villareal.  

Real Madrid - Chelsea 1-3

Mount (CH), Rüdiger (CH), Werner (CH), Rodrygo (RM)

Tuchel per una volta schiera un centravanti, Werner, assieme ad Havertz e Mount. È Mount a segnare il vantaggio per i Blues. Nella ripresa raddoppia Rüdiger. E triplica Marcos Alonso, ma il gol viene annullato. Ma è regolare il terzo gol che, per il Chelsea, segna Werner, dopo lancio di Kovacic e dribbling a rientrare. Cala il gelo sul Bernabeu. Ma dura un attimo. Perché un meraviglioso lancio d'esterno di Modric libera Rodrygo al tiro: gol. Real Madrid 1 Chelsea 3. Il Real accorcia ancora con un colpo di testa di Benzema, su cross di Vinicius. Jorginho allo scadere del secondo tempo supplementare fallisce una comoda occasione. Passa, tra mille sofferenze, il Real Madrid. 


Bayern Monaco - Villareal 1-1

Lewandowski (BM), Chukwueze (VR)

Clamorosa eliminazione del Bayern Monaco. A Lewandowski risponde Chukwueze. Il pareggio, dopo la sconfitta di misura dell'andata, condanna i bavaresi. Aver puntato su Nagelsmann, come allenatore, non è stata una grande idea. L'esperienza serve sempre. Ed Emery l'ha dimostrato. Nel calcio, serve equilibrio e il Bayern di Negelsmann ne ha mostrato davvero poco.