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sabato 16 ottobre 2021

Lazio-Inter: 1-3

Lautaro, appena rientrato dall'Argentina, parte dalla panchina. Al suo posto Perisic, con Dimarco a sinistra. L'Inter passa presto in vantaggio (13') con rigore proprio di Perisic, concesso per uno sgambetto ai danni di Barella. La partita si mantiene vivace e, tutto sommato, equilibrata. Handanovic para su Basic, Reina su Perisic. Intervallo. Ad inizio ripresa, Inter all'attacco ma senza precisione. Poi tocco di mano di Bastoni e rigore per la Lazio. Segna Immobile. Escono Gagliardini, un frastornato Bastoni e Perisic per Vecino, Dumfries e Correa. Poi anche Dzeko per Lautaro. Ed è proprio Lautaro a sprecare in contropiede. Riparte la Lazio, con Dimarco a terra. Inter gravemente sbilanciata. Felipe Anderson non si ferma. Palla a Immobile, mezza parata di Handanovic e ribattuta dello stesso Anderson. Parapiglia inutile dopo. La Lazio sale sul 3-1. Tutto grazie all'ingenuità di Bastoni, che ha mutato il corso della partita. Felipe Anderson non sarà invece degnato di commenti. 

venerdì 15 ottobre 2021

Sudamerica: segnano ancora Lautaro e Gabigol

Nella notte italiana, Argentina e Brasile hanno vinto, contro Perù e Uruguay, le rispettive partite di qualificazione ai mondiali del Qatar 2022. A segno, Lautaro Martinez, per la formazione albiceleste, e, assieme a Neymar e Rafinha, Gabigol, sottovalutato ai tempi della sua esperienza nerazzurra. Goleador quanto mai efficace nel campionato brasiliano e in Copa Libertadores, ora Gabriel Barbosa, in arte Gabigol, sta dimostrando di meritare il ruolo di centravanti titolare della nazionale brasiliana. Quanto a Lautaro, 17 gol in 33 partite con l'Argentina, siamo di fronte a uno dei migliori attaccanti del mondo. Negli ultimi due anni ha completato la sua maturazione di campione. 

I migliori ciclisti australiani della storia

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti australiani della storia. Guida Cadel Evans. Classifica in corso di aggiornamento aggiornata al 18 marzo 2024.

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                          

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Classica di Amburgo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Giro di Germania, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Klasica Primavera, Gran Premio Cantone Argovia, Down Under Classic):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Uae Tour, Giro di Sicilia, Giro della California) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti



    1. Cadel Evans (Australia): 2.087 punti (2001-2015): 1.000 punti al Tour de France (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 210 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 150 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto), 140 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto), 102 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo), 78 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 90 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 50 punti al Giro dell'Austria (due volte primo), 40 punti alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)

    2. Phil Anderson (Australia): 1.452 punti (1980-1994): 330 punti al Tour de France (due volte quinto, una volta nono, due volte decimo), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 120 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, una volta nono), 180 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta nono), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta ottavo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 90 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una vota secondo), 80 punti al Giro del Mediterraneo (due volte primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Settimana ciclistica internazionale (una volta primo), 80 punti al Giro di Gran Bretagna (due volte primo) 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Irlanda (una volta primo), 30 punti alla H3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    3. Robbie McEwen (Australia): 856 punti (1996-2012): 110 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quinto), 60 punti al campionato australiano (due volte primo), 42 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 150 punti alla Parigi-Bruxelles (cinque volte primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 60 punti alla Down Under Classic (due volte primo), 30 punti alla Attraverso le Fiandre (una volta primo), 180 punti per vittorie di tappa al Tour (dodici vittorie di tappa), 144 punti per vittorie di tappa al Giro (dodici vittorie di tappa)

    4. Michael Matthews (Australia): 717 punti (2011-): 200 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 20 punti al campionato australiano (una volta secondo), 246 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 42 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto), 30 punti al Gran Premio di Montreal (una volta primo), 50 punti alla Vuelta alla Rioja (due volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    5. Richie Porte (Australia): 695 punti (2010): 250 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 20 punti al campionato australiano (due volte terzo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia  (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 50 punti al Tour Down Under (due volte primo) [carriera ancora in corso]

    6. Simon Gerrans (Australia): 683 punti (2005-2018): 105 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta sesto, una volta decimo),  90 punti al campionato australiano (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo),  60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 96 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta sesto, una volta decimo), 90 punti all'Amstel Gold Race (tre volte terzo), 30 punti alla Classica di Amburgo (una volta terzo), 100 punti al Tour Down Under (quattro volte primo), 30 punti al Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Montreal (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    7. Stuart O'Grady (Australia): 627 punti (1995-2013): 80 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta sesto), 50 punti al campionato australiano (una volta primo, una volta secondo), 132 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo, una volta decimo), 96 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta quinto), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 60 punti alla Parigi-Tours (due volte terzo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 50 punti al Tour Down Under (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)

    8. Jai Hindley (Australia): 569 punti (2018-  ): 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 10 punti alla Vuelta a Espana (una volta decimo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    9. Michael Rogers (Australia): 408 punti (2001-2016): 50 punti al Tour de France (una volta nono), 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 20 punti al campionato australiano (una volta secondo), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 25 punti alla Route du Sud (una volta primo), 25 punti al Giro della California (una volta primo), 25 punti al Tour Down Under (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)

    10. Caleb Ewan (Australia): 404 punti (2015-): 114 punti alla Milano-Sanremo (due volte secondo, una volta decimo), 90 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta secondo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 25 punti alla Vuelta alla Rioja (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Giro (cinque vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]





    mercoledì 13 ottobre 2021

    I migliori ciclisti danesi della storia

    Propongo una classifica dei migliori ciclisti danesi della storia. Guida Rolf Sorensen. Classifica aggiornata al 25 marzo 2024.


    • Tour de France:                                            


     1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                          

      • Giro d'Italia:


      1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



      • Vuelta a Espana:



      1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



      • Campionato del mondo:



      1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



      • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

      1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


      • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


      1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



      • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


      1. 40 punti

      • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia, Down Under Classic):


      
      1. 30 punti


      • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

      • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Uae Tour, Giro di Sicilia, Giro della California) 
      1. 25 punti
      • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


      per ogni vittoria al Tour: 15 punti
      per ogni vittoria al Giro: 12 punti
      per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti



      1. Rolf Sorensen (Danimarca): 1.474 punti (1986-2002):  56 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta ottavo, due volte nono),  50 punti al campionato danese (una volta primo, due volte terzo), 156 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta quinto, due volte ottavo, una volta nono, tre volte decimo),  234 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, due volte quarto, una volta sesto, una volta nono), 66 punti alla Parigi-Roubaix (due volte sesto, una volta decimo), 156 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, due volte ottavo, una volta nono), 114 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, due volte quinto), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 80 punti al Giro dei Paesi Bassi (due volte primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

      2. Jonas Vingegaard (Danimarca): 1.275 punti (2019-): 900 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 40 punti alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali (una volta primo),40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 50 punti al Gran Camino (due volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 20 punti alla Vuelta (due vittorie di tappa)  [carriera ancora in corso]

      3. Byarne Riis (Danimarca): 1.049 punti (1986-1999): 670 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo), 51 punti al campionato del mondo (una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 100 punti al campionato danese (tre volte primo, una volta secondo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)

      4. Jakob Fuglsang (Danimarca): 904 punti (2006-): 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 10 punti alla Vuelta a Espana (una volta decimo), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta nono, una volta decimo), 144 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, due volte quarto), 102 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo, una volta terzo), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 120 punti al Giro di Danimarca (tre volte primo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 80 punti al Giro dell'Andalusia (due volte primo), 40 punti al Giro dell'Austria (una volta primo), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

      5. Mads Pedersen (Danimarca): 696 punti (2015-): 150 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quarto), 30 punti al campionato danese (una volta primo), 102 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto, due volte sesto), 120 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta terzo, una volta ottavo), 42 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto), 100 punti alla Gand-Wevelgem (due volte primo), 80 punti al Giro di Danimarca (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

      6. Michel Valgren (Danimarca): 422 punti (2014-): 110 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 50 punti al campionato danese (una volta primo, una volta secondo), 42 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo) [carriera ancora in corso]




      Classifiche per nazioni dei migliori ciclisti della storia

      Per comodità di consultazione, raduno le classifiche aggiornate per nazioni, quelle principali di questo sport, dei migliori ciclisti della storia. La soglia di rilevanza, per entrare nelle rispettive classifiche, è di 400 punti. Soglia arbitraria, per carità, ma, alla luce dei risultati, affidabile.

      I migliori ciclisti italiani.

      I migliori ciclisti francesi.

      I migliori ciclisti belgi.

      I migliori ciclisti spagnoli.

      I migliori ciclisti svizzeri.

      I migliori ciclisti olandesi.

      I migliori ciclisti lussemburghesi.

      I migliori ciclisti tedeschi.

      I migliori ciclisti britannici.

      I migliori ciclisti colombiani. 

      I migliori ciclisti australiani. 

      I migliori ciclisti danesi.

      martedì 12 ottobre 2021

      La stagione ciclistica 2021: il regno di Pogacar

      Possiamo ritenere conclusa la stagione ciclistica 2021, sebbene manchi ancora qualche corsa. Diventa possibile un bilancio. Lo sloveno Tadej Pogacar sta riscrivendo la storia del ciclismo. Ha conquistato, oltre al secondo Tour de France consecutivo, vinto con un vantaggio che non era così ampio dai tempi del succeso di Jan Ullrich nel 1997, anche due classiche monumento, come la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia. Cose di cui era capace Merckx nei primissimi anni '70. E Pogacar, 23 anni, si è mostrato anche più precoce del fuoriclasse belga. Il ciclista dell'anno è senza dubbio lui. Il connazionale Roglic, fallito l'assalto al Tour, ha però vinto la Vuelta. E per la terza volta consecutiva. Le Olimpiadi a cronometro, il Giro dell'Emilia e la Milano-Torino hanno arricchito il suo palmares. La Slovenia continua a trainare il movimento a dispetto dei due milioni di abitanti. E va ricordato anche Mohoric, vincitore di due tappe al Tour. La grande rivalità tra il belga Van Aert e l'olandese Van der Poel ha fruttato poco a entrambi, sfiancati anche dalle energie spese in inverno nel cross. Credo che in futuro dovranno rivedere, nel senso di ridimensionare, i loro impegni, se vorrano vincere su strada tutto quello che il loro talento permetterebbe. Resta comunque la grande impressione di Van der Poel in maglia gialla al Tour. Tour che un giorno Van Aert, secondo me, potrebbe anche vincere. Quest'anno c'è arrivato debilitato. Da segnalare la vittoria del belga Stuyven alla Milano-Sanremo, del danese Asgreen al Giro delle Fiandre, proprio davanti a Van der Poel e quella, magnifica e inaspettata, di Colbrelli alla Parigi-Roubaix, nell'edizione forse più dura che ricordi. Colbrelli, anche campione italiano ed europeo quest'anno, ha conquistato la dimensione internazionale che gli era sempre mancata. Al Giro d'Italia successo meritato di Egan Bernal, davanti a Damiano Caruso, sorprendente secondo dopo una vita spesa nel ruolo di gregario di lusso. Nelle corse a tappe, con il tramonto di Nibali, l'Italia ha poco da spendere. Mi chiedo se Ganna, straordinario contro il tempo, in strada e su pista, campione olimpico e mondiale, potrebbe nello spazio di due o tre anni provare a far classifica. Io penso di sì. C'è stato il ritorno da protagonista delle volate di Mark Cavendish, classe 1985, salito a 34 vittorie parziali al Tour. Come Merckx. Anche se Merckx vinceva dappertutto. Comprese cinque edizioni finali del Tour. Alaphilippe si è confermato campione del mondo. Resta il campione più spettacolare del ciclismo attuale, a parer mio. E quello che conduce meglio la bicicletta. Evenepoel, per finire, è tornato da un infortunio che avrebbe chiuso la carriera di molti altri. In pianura è un drago. In salita ha sofferto. Ma, ha vinto un mucchio di brevi corse a tappe. Resta forte la curiosità intorno a lui e alla carriera che potrà avere.

      domenica 10 ottobre 2021

      Spagna-Francia 1-2: la Francia vince la Nations League 2021

      È la Francia a succedere al Portogallo nell'albo d'oro della Nations League. Battuta la Spagna per 2-1 in finale. Gol in rimonta di Benzema e Mbappé. Terza è finita l'Italia, che, nel pomeriggio, ha sconfitto il Belgio nella finale di consolazione. Gran gol di Barella e rigore di Berardi nel successo azzurro. 

      sabato 9 ottobre 2021

      Giro di Lombardia 2021: vince Pogacar. Masnada secondo

      La stagione ciclistica 2021 si avvia al termine. Oggi, la classica delle foglie morte, il Giro di Lombardia, da Como a Bergamo. Lunghe fasi di studio. Nei primi km della salita verso il Passo di Ganda, a sorpresa, si stacca Remco Evenepoel, mentre Nibali esce in avanscoperta. Contrattacca Pogacar, a circa 35 km dal traguardo, e fa il vuoto. Alaphilippe guida l'inseguimento in discesa, dipingendo magnifiche traiettorie. Ma è il compagno di squadra del France campione del mondo, Masnada, ad avvantaggiarsi rispetto agli altri inseguitori di Pogacar, fino a raggiungerlo a 15 km dall'arrivo. Restano da soli. Masnada non dà cambi al vincitore degli ultimi due Tour de France. Nella volata a due, secondo pronostico, trionfa Pogacar. Che fa suo, in questo luminoso 2021, il Lombardia dopo la Liegi e il Tour. Masnada, comunque bravissimo, secondo. Terzo Adam Yates, quarto Roglic. Quinto Valverde, 41 anni! Sesto Alaphilippe, che era, a mio parere, il più forte in corsa. 

      venerdì 8 ottobre 2021

      Candidati al Pallone d'Oro 2021: 5 italiani. Barella, Donnarumma, Jorginho, Bonucci e Chiellini

      I 30 candidati di France Football al Pallone d'Oro 2021: Mahrez (ALG), Kanté (FRA), Haaland (NOR), Bonucci (ITA), Mount (ING), Kane (ING), Donnarumma (ITA), Benzema (FRA), Sterling (ING), Barella (ITA), Kjaer (DAN), Neymar (BRA), Luis Suarez (URU), Azpilicueta (SPA), Foden (ING), Bruno Fernandes (POR), Chiellini (ITA), De Bruyne (BEL), Cristiano Ronaldo (POR), Messi (ARG), Mbappé (FRA), Jorginho (ITA), Lewandowski (POL), Lukaku (BEL), Ruben Dias (POR), Modric (CRO), Salah (EGI), Lautaro Martinez (ARG), Gerard Moreno (SPA), Pedri (SPA). Cinque i candidati italiani. Spero che non venga assegnato a Messi, che ne ha già vinti almeno due di troppo.

      giovedì 7 ottobre 2021

      Chi è Lorenzo Lucca

      Se ne parla da un mesetto, ma una pagina su wikipedia Italia ad oggi non ce l'ha, Lorenzo Lucca, centravanti del Pisa e della nazionale under 21, alto 2,01 m. La statura è certo fuori norma, come quella dell'inglese Peter Crouch, che si distinse con il Liverpool e la maglia della nazionale inglese. Solo che Crouch era molto magro e faceva gol quasi solo di testa. Anche il ceco Koller aveva statura da pallacanestro: 2,02 m. Ma pesava anche 108 kg! Lucca, che è meno pesante, sembra più vicino, per il modo di giocare, a Koller che a Crouch. Certo è che nella fase attuale, un centravanti vecchio stampo come lui farebbe davvero comodo alla nazionale italiana. Lucca, 21 anni, gioca in serie B nel Pisa e non si può dire che abbia bruciato le tappe. Ora, dopo le ultime belle prove nel campionato cadetto, sembra il suo momento. Dalle poche immagini di repertorio, reperite sulla rete, si nota tutta la difficoltà degli avversari nella marcatura di Lucca. Guai a dargli un appoggio, spalle alla porta. E impressiona anche la potenza del tiro con il destro. Potrebbe diventare il centravanti italiano del futuro. Prossimo.  

      Belgio-Francia: 2-3

      Stasera, ore 20:45, seconda semifinale di Nations League. Si affronteranno, in un mezzo derby, Francia e Belgio. La vincente raggiungerà la Spagna, vittoriosa sull'Italia, in finale.

      Vince la Francia all'esito di una partita vibrante, che prova come la vittora italiana allo scorso Europeo sia stata anche il frutto di una combinazione di circostanze fortunate e irripetibili. Bravi e fortunati gli azzurri, perché Belgio e soprattutto Francia erano squadre più forti. 

      mercoledì 6 ottobre 2021

      Italia-Spagna 1-2: Ferran Torres (2), Pellegrini

      Finisce dopo 37 partite l'imbattibilità dell'Italia di Mancini. Che schiera, nella semifinale di Nations League contro la Spagna, una squadra priva di senso. Di chiara vocazione guardioliana. Con Bernardeschi centravanti. Spagnoli più freschi e precisi e reattivi. Doppietta di Ferran Torres e Bonucci espulso. Nella ripresa, tanti cambi. Entra Pellegrini che avrebbe dovuto giocare dal principio, essendo il più in forma degli azzurri. È proprio lui, a 7 minuti dal 90°, ad accorciare le distanze, dopo un salvataggio di Donnarumma su Marcos Alonso. Ora, con la Spagna di Luis Enrique avevamo sofferto anche all'Europeo, vincendo solo ai rigori. Questa sera, invece, è stata una disfatta. Nessuna idea di gioco. Italia dominata. Da avversari per lo più giovani e inesperti, eppure costantemente padroni del campo. Mi è tornata in mente la finale di Euro 2012. Allora fu espulso Chiellini. Oggi  Bonucci. Siamo sempre lì. 

      lunedì 4 ottobre 2021

      Serie A 21/22: il punto dopo la 7^ giornata

      Napoli a punteggio pieno, dopo il successo esterno sulla Fiorentina. Osimhen continua ad essere immarcabile. 

      Il Milan batte un'Atalanta che sembra una neopromossa, per attenzione, concentrazione ed esperienza di campo. Costruiscono gioco i bergamaschi ma subiscono gol assurdi, con errori tecnici che si sommano a errori di posizionamento. Il Milan non mi pare una grande squadra, una buona squadra sì, grande no. Tonali però è un grande giocatore. La sorpresa, semmai, furono le difficoltà che ebbe l'anno scorso.

      Terza è l'Inter, che vince soffrendo tanto sul campo del Sassuolo. Subisce troppe reti la squadra di Simone Inzaghi. Ma, ha carattere e qualità.

      Vince la Roma di Mourinho, quarta, trascinata da un Lorenzo Pellegrini, che mi ricorda, ma forse esagero, Steven Gerrard; perde la Lazio di Sarri a Bologna. Mi domando perché sia stato lasciato andare Caicedo, tenendo Muriqi, ieri manifestamente non all'altezza del compito, gravoso, di sostituire Immobile.

      La Juve batte il Toro nel derby, ma non vedo la novità, accade da diversi lustri. Al netto dei limiti che restano alla squadra, Allegri sembra averle trovato un equilibrio.

      Prima vittoria in campionato per la Salernitana, largo successo del Verona sullo Spezia, pareggio a suon di gol tra Sampdoria e Udinese. Ora, la sosta per le nazionali.

      domenica 3 ottobre 2021

      Parigi-Roubaix 2021: trionfa Colbrelli

      Polvere e fango, stavolta assieme, la magia senza tempo del pavé. Il duello ormai classico tra Van der Poel e Van Aert premia l'olandese. Ma davanti, a 60 km dal traguardo c'è Moscon con due belgi: Vermeersch e Van Asbroeck. All'inseguimento Van der Poel e Colbrelli. Van Aert è più dietro. Moscon resta da solo. È una maschera di fango. Fatica disumana. Se non fosse per il colore, le immagini sui ciottoli sembrerebbero uscire dagli '20. Si corre sospesi nel tempo. In un attimo, dal pavé all'asfalto e si torna contemporanei. E poi ancora indietro. Una giostra stupenda. Van der Poel, intanto, si produce in una tremenda accelerazione e resta solo all'inseguimento di Moscon. Ma Colbrelli si riporta sull'olandese. Poi, il destino, cinico, si abbatte su Moscon e i suoi sogni di gloria: prima fora la ruota posteriore, poi, cambiata la bicicletta, cade. Viene ripreso e poi staccato da Van der Poel, Vermeersch e Colbrelli, davvero in gran forma. Entrano loro nel velodromo di Roubaix. È Vermeersch a lanciare la volata. Colbrelli rimonta e vince. Trionfo strepitoso davanti a Vermeersch e Van der Poel. È la sua consacrazione. Quarto Moscon. Che era già stato quinto nel 2017. Grande giornata per il ciclismo italiano. 

      sabato 2 ottobre 2021

      Sassuolo-Inter 1-2. Dzeko, Lautaro

      Oltre 50 minuti di puro imbarazzo, Sassuolo in cattedra, Boga in versione di gala, a mezza strada tra il Denilson del Torneo di Francia 1997 e il Gareth Bale del primo Tottenham. Skriniar lo stende ingenuamente e rigore trasformato da Berardi. Molti sotto tono tra i nerazzurri. Dal detto Skriniar a Dumfries, da Brozovic a Barella a Bastoni fino a Correa. A inizio ripresa, il Sassuolo potrebbe dilagare. Finalmente Inzaghi cambia. Dentro Dimarco per Bastoni, Darmian per Dumfries, Vidal per Calhanoglu e Dzeko per Correa. Il bosniaco segna subito di testa su cross da sinistra di Perisic. Più tardi Dzeko è atterrato in area avversaria. Rigore trasformato magistralmente da Lautaro. Vidal lotta e recupera palloni in serie a centrocampo. Squadre stanche e allungate. Continui rovesciamenti di fronte. Esce Lautaro per D'Ambrosio. Il Sassuolo è squadra tecnica, ma l'Inter ha sofferto troppo per quasi un'ora. Il centrocampo, con Calhanoglu, non va. Inzaghi dovrà metterci mano. La sosta per le nazionali porterà consiglio.

      venerdì 1 ottobre 2021

      Giro di Lombardia 2021: favoriti

      Anche Nibali, fresco vincitore del Giro di Sicilia, tra i favoriti dell'edizione 2021 del Giro di Lombardia, da Como a Bergamo, in programma sabato 9 ottobre. Ecco il borsino dei favoriti.

      *Aggiornamento del 2 ottobre: aggiungo una stellette a Roglic, oggi brillante vincitore del Giro dell'Emilia. 

      *Aggiornamento del 4 ottobre: Evenepoel ha vinto per distacco la Coppa Bernocchi. C'è solo un problema: corre nella stessa squadra di Alaphilippe. Si è rivisto Thibaut Pinot. Una stelletta la merita. 

      1. Alaphilippe *****
      2. Evenepoel ****
      3. Roglic ****
      4. Pogacar ***
      5. Adam Yates ***
      6. Joao Almeida **
      7. Nibali **
      8. Daniel Martin **
      9. Mollema **
      10. Valverde * 
      11. Thibaut Pinot *
      12. Rigoberto Uran *


      giovedì 30 settembre 2021

      Champions League: 2^ giornata

      Una piccola squadra moldava e nemmeno propriamente moldava, dacché fa base a Tiraspol in Transnistria, repubblica proclamatasi indipendente ma non riconosciuta dalla comunità delle Nazioni, ha terremotato il girone D della Champions League. Due successi contro Shakhtar e Real Madrid, al Bernabeu, per lo Sheriff. Pronostici sovvertiti e primo posto provvisorio. L'Inter, che nelle ultime 14 partite di Champions ne ha vinte solo 3, ha cinque punti in meno. E dovrà affrontare lo Sheriff nelle prossime due gare di Champions. 

      La Juve vince, pur senza brillare, con difesa e contropiede e Chiesa, anche aiutata dal sopravvalutato tecnico del Chelsea, Tuchel, e da un Lukaku imbolsito. Il centravanti belga non sa fare reparto da solo. Era stato, nei due anni all'Inter, pur conservando limiti nelle gare importanti, aiutato dalla partenership di Lautaro. Non l'ha capito. Ieri, Lukaku è stato il peggiore in campo.

      Il Barcellona invece precipita: zero punti nel proprio girone dopo due partite e indizi di crisi non reversibile. Non in questa stagione. Ieri sera il Benfica ha letteralmente dominato.

      Zero punti anche per il Milan, che, però, ha giocato meglio contro Liverpool prima e Atletico Madrid poi. I rossoneri non si qualificheranno, ma tengono bene il campo.

      Vittoria facile per l'Atalanta. 

      Nessuno sembra forte, in quest'edizione della Champions League, quanto il Bayern Monaco, che, nello stesso girone del Barca, ha travolto la Dinamo Kiev: mattatore il solito Lewandowski.

      Vince infine il Psg il "derby dei ricchi" contro il Manchester City di Guardiola. Molti si sono esaltati per il primo gol parigino di Messi, certo bello da vedere. Ma, la fase difensiva del City è stata imbarazzante: guardate i riflessi filmati. Tutti fuori posizione e due del City che rientrano camminando. Il "guardiolismo".

      martedì 28 settembre 2021

      Shakhtar-Inter: 0-0 deludente

      Seconda giornata del gruppo D della Champions League 2021/22. L'Inter rende visita agli ucraini dello Shakhtar Donetsk. E ha bisogno di tre punti dopo la sfortunata sconfitta sofferta in casa contro il Real Madrid. 

      Giocano Dimarco e Dumfries. Uno scontro di gioco proprio con l'olandese costa un brutto infortunio a Traorè. Pochi minuti dopo, traversa di Barella. Partita aperta, si fa pericoloso anche lo Shakhtar. Che a lungo andare irretisce l'Inter con una fitta trama di passaggi, tanto sterile quanto snervante. Gli ucraini vanno davvero vicino al gol una sola volta: provvidenziale il salvataggio di Skriniar. Dzeko è impreciso e, stasera, anche Lautaro. L'Inter torna pericolosa solo nel finale del secondo tempo grazie all'ingresso di Correa, cui solo un grande intervento del portiere dello Shakhtar nega il gol. Stessa sorte per un colpo di testa di De Vrij.  Brutto pareggio finale che complica i piani nerazzurri di qualificazione. Quasi tutti sotto tono. A cominciare da Brozovic, sostituito come Dzeko e Lautaro. A ritmi bassi, poi, l'Inter la differenza non sa farla. E nel secondo tempo, ha passeggiato per il campo. Pessima partita. La peggiore della gestione Inzaghi. 

      lunedì 27 settembre 2021

      Serie A 21/22: il punto dopo la 6^ giornata. Napoli a punteggio pieno

      Napoli ancora a punteggio pieno, dopo la facile vittoria per 2-0 contro il Cagliari di Mazzarri. Sono curioso di vedere gli azzurri contro squadre più quotate. Per ora, l'impressione è notevole. Con Osimhen sempre più decisivo. Lo scorso anno mancò tanto a Gattuso.

      La Juve batte una Samp modestissima, ma subisce di nuovo due gol. Sempre più difficile il lavoro di Allegri, che perde per infortunio Dybala e Morata.

      Tanto spettacolo nel pareggio tra Inter e Atalanta, ma anche tanti errori. Inter sbilanciata: lasciati 21 tiri ai bergamaschi. Troppi. 

      Il derby capitolino va alla Lazio di Sarri, che travolge la Roma in contropiede. Troppo sbilanciati i giallorossi. La mano di Mourinho si vede solo sui calci piazzati.

      Nella vittoria del Milan, gol di Daniel Maldini, nipote di Cesare e figlio di Paolo: una storia cui anche i tifosi di altre squadre non possono rimanere insensibili.

      Vince il Sassuolo contro la Salernitana: segna Berardi. Da segnalare la doppietta di Destro, sempre molto stimato da chi scrive, salito a 85 gol in Serie A. Il suo Genoa pareggia 3-3 in casa con il Bologna. Vince l'Empoli 4-2 contro il Bologna e primo gol di Pinamonti con i toscani: nessuno mi convincerà che sia meno forte di Satriano. Si conferma buona squadra la Fiorentina, che espugna Udine con un rigore di Vlahovic.

      domenica 26 settembre 2021

      Parigi-Roubaix 2021: i favoriti

      Parigi-Roubaix autunnale domenica prossima. Archiviato il mondiale con il magnifico successo di Alaphilippe, ecco il borsino dei favoriti per la classica del pavé. Aspettando l'ufficializzazione dei partecipanti, ecco un primo borsino dei favoriti.

      1. Van der Poel ****
      2. Stuyven ****
      3. Stybar ***
      4. Van Aert ***
      5. Van Baarle ***
      6. Politt **
      7. Sagan**
      8. Trentin *
      9. Demare *
      10. Colbrelli *