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lunedì 15 febbraio 2021

Serie A 2020/21: il punto dopo la 22^ giornata. Inter capolista

Sorpasso dell'Inter ai danni del Milan. I nerazzurri battono un'ottima Lazio, tecnica e manovriera, e approfittano della sconfitta patita dal Milan contro lo Spezia. I rossoneri hanno perso tre delle ultime sette partite di campionato (Juve, Atalanta e Spezia) oltre al derby di Coppa Italia, per stare a tempi recenti. Insomma, una tendenza negativa c'è. Però, domenica prossima, sarà di nuovo Milan contro Inter in serie A. Partita decisiva.

La Juve perde da un Napoli rimaneggiato ed emergono tutte le contraddizioni della gestione di Pirlo. Che, peraltro, non valorizza abbastanza le qualità di Cristiano Ronaldo. Pochi cross per uno dei migliori colpitori di testa della storia.

La Roma continua a vincere contro le squadre di medio-bassa classifica, supera l'Udinese per 3-0 ed è terza. Considerata la vittoria allo scadere dell'Atalanta - gran giocatore Muriel - e la qualità della stessa Lazio, confermo quanto scrissi ad ottobre. La Juve faticherà a piazzarsi tra le prime quattro.

Vince il Sassuolo, con gol di Berardi e Caputo, contro un Crotone sempre più ultimo. Pareggia il Toro contro il Genoa. 

domenica 14 febbraio 2021

Inter-Lazio: 3-1. Inter capolista!

Partita difficile, avversario forte - la Lazio ha il miglior centrocampo della Serie A -, l'Inter, vincendo, opererebbe un significativo sorpasso in testa alla classifica, ai danni del Milan, sconfitto ieri sera dallo Spezia.

La cronaca. 

Giocano Eriksen e Perisic. Partita equilibrata, con la Lazio che tiene più campo. Da una grande combinazione tra Eriksen e Lukaku, palla a Lautaro, che viene steso in area biancoceleste. Rigore, che Lukaku trasforma, spiazzando Reina. L'Inter ha altre due occasioni, poi un rimpallo sulla trequarti offre a Lukaku la palla del raddoppio. Doppietta del belga. Intervallo. Nella ripresa, occasione per Acerbi, poi errore di disimpegno che libera la corsa di Lautaro, palla ad Hakimi, contrastato da un grande Parolo, che manda in angolo. Subito dopo, ribaltamento di fronte, punizione dal limite di Milinkovic-Savic che carambola su Escalante e batte Handanovic. Emozioni a non finire. Perché Brozovic innesca il contropiede di Lukaku, che straripa e serve Lautaro a porta vuota. Inter 3, Lazio 1. Inzaghi fa uscire Immobile e Correa. Gagliardini rileva Eriksen, autore di una grande partita. Esce anche Lautaro per Sanchez. Grande partita dell'Inter, con tutti i difensori concentrati. Lukaku finalmente tornato decisivo. E bravo anche Perisic, mai così zelante nell'applicazione ad un ruolo non suo. L'Inter scavalca il Milan in testa alla classifica, in vista del derby di domenica prossima. 

sabato 13 febbraio 2021

Spezia-Milan 2-0. Milan "asfaltato"

Lo Spezia gioca bene dall'inizio del campionato. Gioca con tutti a viso aperto. Pressa con giudizio e si dimostra organizzato. Aveva raccolto meno in casa sino ad ora. Contro il Milan, offre una grande prestazione e vince 2-0. Il risultato matura nella ripresa, con i gol di Maggiore e Bastoni. I rossoneri non fanno un tiro in porta. Se domani sera l'Inter battesse la Lazio, scavalcherebbe il Milan in testa alla classifica. 

Napoli-Juve: 1-0. Insigne 100 gol con il Napoli. Gattuso salva la panchina

La panchina di Gattuso traballa. Avevo scritto, forse un paio di settimane fa, che non stava facendo male. E, tutto sommato, era vero. Poi, sono seguiti solo risultati negativi. E la sua posizione si è fatta più difficile. Stasera, il Napoli non potrà permettersi di perdere con la Juve. Che, probabilmente, continuerà a proporre la il gioco di rimessa degli ultimi tempi.

La cronaca.

Napoli in vantaggio con un rigore - manata grossolana di Chiellini - trasformato da Insigne, autore di una prova molto generosa: decimo gol in campionato e centesimo con il Napoli per il capitano azzurro. La Juve cerca la rimonta, ma va a sbattere, a più riprese, contro belle parate di Meret. Risultato in bilico sino alla fine. Vince il Napoli. La panchina di Gattuso è salva. Per la Juventus, si è trattato della terza sconfitta in campionato. Non vincerà lo scudetto e credo, lo penso da settembre, che faticherà ad arrivare tra le prime quattro. Anche perché, stasera, ha perso da un Napoli pieno di problemi. 


Australian Open: Fognini agli ottavi contro Nadal. Battuto De Minaur 6-4, 6-3, 6-4. Berrettini sfiderà Tsitsipas

Fabio Fognini, apparso in ottima forma,  ha sconfitto l'australiano De Minaur al terzo turno degli Australian Open 2021, in corso di svolgimento a Melbourne. Il punteggio finale è stato di 6-4, 6-3, 6-4. Lunedì, Fognini sfiderà, agli ottavi, Rafa Nadal,  uno cui ha sempre dato filo da torcere e che ha sconfitto in quattro occasioni, subendo dodici sconfitte. Nadal, dal canto suo, non è brillante fisicamente. Insomma, Fognini ha possibilità di accedere ai quarti. Ma, dovrà giocare il suo miglior tennis, perché Nadal resta uno straordinario agonista, a dispetto dei tanti acciacchi. Anche Berrettini raggiunge il traguardo degli ottavi, superando con un periodico 7-6 Kachanov. Dovrà vedersela, ora, con Tsitsipas, altro avversario di rango. Per il tennis azzurro, in questa prima prova Slam stagionale, il bilancio è senza dubbio confortante. 

giovedì 11 febbraio 2021

Thibaut Pinot contro il cortisone

Che abbia molta simpatia per Thibaut Pinot è fatto noto ai lettori di questo blog. Gran corridore, di stampo antico, audace e poco vincente: ha perso un podio al Giro d'Italia e forse il Tour de France 2019 per dei feroci rovesci di fortuna. Altre volte ha dovuto abbandonare corse preparate con grande impegno. Talento cristallino, scalatore vecchia maniera. Ha domato l'Alpe d'Huez e il Tourmalet. Fa vita ritirata, si allena vicino casa. Sfugge alla ribalta. Però, al momento opportuno, com'è accaduto nell'ultima intervista concessa all'Equipe, sa esprimersi con nettezza. Non gli piace che tanti corridori corrano assumendo cortisonici e poco importa che lo facciano dietro prescrizione medica. Il solo fatto che ne abbiano bisogno dovrebbe escluderli dalla competizione. Si tratta di mettere fine ad un ciclismo a due velocità. Questo ha detto, Pinot. Ora, amando il ciclismo e lo sport, si può non essere d'accordo? Poi, Pinot ha confermato che sarà al via del Giro d'Italia 2021. E questa è una bella notizia. Per lui e per il Giro.

Australian Open: Fognini batte Caruso al 5° set dopo lunghissimo tie-break

Melbourne Arena: derby azzurro al secondo turno degli Australian Open 2021, tra Fabio Fognini e Salvatore Caruso. Partita combattuta, con Fognini discontinuo, che continua a ricavare pochi punti dal servizio. Si arriva al quinto set e Caruso, nel quinto gioco sente dolore alla caviglia. Riprende con una fasciatura rigida. Il siciliano, tuttavia, si riprende bene. La partita arriva al tie-break: una sequela di emozioni, con Fognini che prevale contro un Caruso indomito 14-12! Il rovescio incrociato che nel tie-break gli vale il 13-12 e il match point decisivo, è magnifico. E vola al terzo turno, per la quinta volta in carriera, l'asso ligure. Punteggio finale: 4-6, 6-2, 2-6, 6-3, 6-7 (14-12).




mercoledì 10 febbraio 2021

Atalanta-Napoli 3-1. Bergamaschi in finale di Coppa Italia

Atalanta contro Napoli. Dopo lo 0-0 dell'andata, i bergamaschi dovranno vincere per qualificarsi alla finale di Coppa Italia contro la Juve. Alla squadra di Gattuso basterebbe un pareggio con gol. 

La cronaca.

Vince l'Atalanta 3-1, con gol, bellissimo, di Zapata e doppietta di Pessina. Per gli azzurri, rete bandiera di Lozano. Napoli sotto tono, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo, molta confusione. L'Atalanta vola in finale contro la Juve, alla ricerca di un trofeo che coronerebbe le ultime grandi stagioni. 

martedì 9 febbraio 2021

Juve-Inter 0-0. Lukaku peggiore in campo

Risultato quanto mai scomodo l'1-2 dell'andata, che l'Inter dovrebbe ribaltare tra poche ore, sul campo della Juve. In palio la finale di Coppa Italia. La partita è più importante di quanto si dica. Un derby d'Italia è sempre importante. Vincerlo entusiasma e dona certezze. Perderlo agisce in senso contrario. Poi, all'Inter non basterà vincere. Dovrà farlo, per ottenere la qualificazione, con due gol di scarto. 

La cronaca.

Handanovic compie almeno tre grandi interventi ed è il migliore dell'Inter. Basta questo a spiegare la prova opaca dei nerazzurri, mai davvero pericolosi in una partita che dovrebbero vincere con due gol di scarto. Solo la scarsa vena serale di Cristiano Ronaldo evita all'Inter la sconfitta. Partita imbarazzante di Lukaku, che, nelle partite importanti sparisce letteralmente. Non tiene un pallone, non vince un contrasto, non tenta un dribbling. A contendergli la palma di peggiore in campo, Brozovic, autore di una regia scialba e banale, e Sensi, subentrato a Eriksen. Hakimi ha predicato nel deserto eppure ha messo dentro un mucchio di palloni. Non ci giro intorno. Con Icardi, due o tre di quei palloni sarebbero finiti in rete. Sì, con Icardi, che peraltro contro la Juve segnava sempre. Conte conferma di non essere allenatore da Coppa. La sua carriera, non breve, è eloquente. Inter eliminata, Juve in finale. 

Serie A 2020/21: il punto dopo la 21^ giornata

Milan sempre in testa, che batte 4-0 il Crotone, seriamente candidato ad una precoce retrocessione. Per i rossoneri, doppiette di Ibra e Rebic. 

L'Inter vince in trasferta a Firenze, campo tradizionalmente difficile, mentre una Juve guardinga ha ragione della Roma. Che perde spesso con le grandi della classifica. Sì, tutto vero. Ma, ancor più vero è che nessuno segna, ormai da quasi 20 anni, quanto Cristiano Ronaldo. Averlo o non averlo, averlo o non averlo in forma, beh, fa molta differenza.

Il Genoa del bravo Ballardini prevale sul Napoli di Gattuso: doppietta di Pandev, classe 1983!

L'Atalanta subisce la tripla rimonta del Torino: gol del pareggio finale di Federico Bonazzoli, che da anni considero un campione. Non so se riuscirà a dimostrarlo sino in fondo, ma di talento, si vide anche nella Samp lo scorso anno, ne ha tanto. Ne aveva già all'Inter.

La Lazio continua a risalire la classifica, in gol il solito Immobile. I biancocelesti hanno, poi, il miglior centrocampo della serie A.

venerdì 5 febbraio 2021

A Garmisch trionfa Dominik Paris

Ritorna al successo nella Coppa del mondo di sci alpino Dominik Paris, aggiudicandosi la discesa libera di Garmisch. Si tratta del diciannovesimo trionfo di Coppa per l'azzurro, terzo della storia dopo Tomba, 50 vittorie, e Thoeni, 23. Che sono stati atleti incomparabilmente più forti di lui, certo. E hanno vinto anche la Coppa del mondo generale, quattro volte Thoeni, una volta Tomba, oltre a numerose Coppe di specialità. Tuttavia, i numeri di Paris sono importanti e meritano grande considerazione: quella odierna è stata la sua quindicesima affermazione nella discesa libera.

Fiorentina-Inter: 0-2. Barella, Perisic

L'Inter torna in campo dopo la dolorosa sconfitta in semifinale di Coppa Italia contro la Juve. Dolorosa per il risultato, dacché, sul campo, l'Inter ha giocato bene e gestito male una superiorità piuttosto evidente, commettendo errori ingenui. Quelli che dovrà evitare questa sera sul campo della Fiorentina, per l'anticipo della 21^ giornata di Serie A. Il Franchi è ultimamente un campo ostico per i nerazzurri, che non vi ottengono bottino pieno dal 2014. Rientrano Luaku e Hakimi. L'Inter passa in vantaggio nel primo tempo con un gran tiro a giro di Barella, che supplisce alla scarsa vena di Lukaku, mentre Sanchez tocca molti palloni senza riuscire a trovare la porta. Come gli succede spesso da 3/4 anni a questa parte. Il portiere viola Dragowski compie alcune parate importanti, anche nella ripresa, quando Hakimi scatena la sua corsa e serve a Perisic la facile rete del 2-0. In campo aperto, i nerazzurri sono a proprio agio né la Fiorentina, priva peraltro di Ribery e Castrovilli, ha la forza di cercare la rimonta. Il risultato non cambia. Inter provvisoriamente in testa alla classifica. 

giovedì 4 febbraio 2021

Chi comprerà l'Inter? Moratti III?

Le questioni societarie, da sempre, mi appassionano poco. Però, prendo atto che la vicenda di Suning alla guida dell'Inter è al capolinea. Esiste un mandato a vendere. Ci sono delle offerte, reali, supposte o futuribili. Si rincorrono ipotesi, retroscena e congetture. Fatto sta che, di qui a qualche mese, la proprietà dell'Inter sarà diversa. Qualcuno si spinge persino a sognare una terza era Moratti, dopo quella di Angelo (1955-1968) e Massimo (1995-2013). Ma, mi pare difficile. Io sarei a favore di un azionariato diffuso. Più sul modello Bayern Monaco che sul modello Barcellona. L'Inter ha quasi quattro milioni di tifosi, solo in Italia. Tutti, o quasi tutti, praticanti, vale a dire davvero interessati alle sorti della squadra. Sarebbe un progetto arduo, forse troppo ambizioso, ma, allo stesso tempo sarebbe una soluzione da non scartare. Non subito, almeno. Il calcio sta mutando pelle. Le spese pazze degli ultimi due decenni non saranno più possibili. Si renderà necessario un ridimensionamento. Ecco, dentro questo contesto mutato, potrebbe esserci spazio per un modello proprietario nuovo. Nuovo per l'Italia. E per l'Inter.

La leggenda di Alex James, capitano dell'Arsenal di Chapman

La storia della nascita del Sistema è abbastanza nota. Nel 1925, erano cambiate le regole sul fuorigioco, per favorire gli attaccanti e i gol, di cui gli spettatori erano sempre più avidi. E da allora, per essere in gioco, bastò ricevere il pallone avendo davanti sé due soli avversari (uno era il portiere, quasi sempre) e non più tre. La nuova regola funzionò, si cominciò a segnare di più, crebbe l'impatto spettacolare delle partite. Allora, però - dacché ogni medaglia ha il suo rovescio - si trattava di garantire meglio le difese, più esposte alle offensive avversarie. Fu così che Chapman, divenuto allenatore di un Arsenal poco vincente, decise di rinunciare alla Piramide di Cambridge, un velleitario 2-3-5, arretrando il centromediano sulla linea dei difensori. Nacque il WM: un 3-2-2-3, che consentiva una migliore copertura del campo e una più adeguata protezione del portiere.

Il Sistema di Chapman

A centrocampo - l'idea di un centrocampo nacque allora - due mediani e due mezzali. Una delle quali, nell'idea di gioco di Chapman, avrebbe dovuto comandare e ispirare tutto il gioco offensivo. Un giocatore dalle qualità tecniche superiori. Un regista d'attacco, un inside forward, che Chapman scoprì nel tarchiato scozzese Alex James, che tutto sembrava tranne che uno sportivo. Alto 1,65 m, nemmeno poco, visto che era nato nel 1901, ma certo non molto, freddoloso e afflitto da persistenti dolori reumatici, James aveva un passato da centravanti. Centravanti non goleador. Arretrò in cabina di regia, come qualche anno dopo avrebbe fatto Meazza in nazionale. Solo che Meazza era stato - e rimase con l'Inter - anche formidabile centravanti. James, invece, assurse alla gloria sportiva propriamente nel nuovo ruolo di mezzala, dentro il nuovo schema di Chapman, alla guida del nuovo Arsenal, di cui divenne capitano e numero 10: sì, dal 1928 proprio sulle spalle dei Gunners apparvero i primi numeri di maglia. Arrivarono scudetti in serie. E l'Arsenal fu, per quel tempo, quello che dopo sarebbero stati il Wunderteam di Meisl, l'Italia di Pozzo, il Grande Torino del tremendismo granata, la Grande Ungheria di Puskas, il Brasile dei cinque 10 del 1970, l'Ajax di Cruijff, il Barca di Guardiola: una squadra simbolo, uno spartiacque calcistico. Alex James - un Gascoigne ante litteram -, con i suoi dribbling stretti, i passaggi negli spazi vuoti, altra novità impensata, che l'accomunava al più giovane Meazza, un modo consapevole di stare in campo, fu il trascinatore tecnico di quell'Arsenal e del Sistema, che praticava. Un modo di giocare che avrebbe dominato per oltre vent'anni. Il Grande Torino vinse cinque scudetti consecutivi, negli anni '40, con il Sistema. Mentre le altre squadre italiane, per lo più, restavano invece fedeli al Metodo, che aveva garantito all'Italia di Pozzo i due titoli mondiali del 1934 e del 1938.

martedì 2 febbraio 2021

Inter-Juve 1-2. Errore di Bastoni e Handanovic

Senza gli squalificati Hakimi e Lukaku, l'Inter ospita la Juve, per la semifinale d'andata della Coppa Italia 2020/21. Inter in vantaggio con una conclusione di prima, in anticipo, di Lautaro Martinez, che batte un Buffon poco reattivo. Pareggia la Juve su rigore fischiato per una leggerissima trattenuta di Young su Cuadrado, che quasi sviene. Niente di nuovo. Poi, Bastoni e Handanovic imbasticono uno degli errori più pacchiani della storia del calcio, regalando palla a Cristiano Ronaldo, che raddoppia. Sempre per insistere in uno stucchevole possesso palla, peraltro correndo indietro! Nella ripresa, l'Inter ha due grandi occasioni con Sanchez, che tira addosso a Demiral sulla linea di porta, e Darmian, con parata di Buffon. Al 73' entra Eriksen per Vidal. A cinque minuti dal termine, dentro Pinamonti e Sensi, per Bastoni e Brozovic. Dipendesse da me, da qui a fine stagione, Sanchez e Handanovic non vedrebbero più il campo. Ex giocatori. Sì anche Sanchez. Non segna mai: 7 milioni di euro netti l'anno e non segna mai. Quanto a Bastoni, ha un bel mancino, ma non sa difendere, dettaglio non trascurabile per un difensore. Brutta sconfitta perché evitabile. La Juve è poca cosa, quest'anno. 

Serie A: il punto dopo la 20^ giornata: il Milan sale a 14 rigori!

Il Milan resta in testa, ma gli occorrono due rigori, il primo sbagliato da Ibra con Rebic a raccogliere la respinta, per avere ragione del Bologna. Sono 14 le esecuzioni dal dischetto in favore dei rossoneri: troppe. E poco importa che i rigori ci fossero in gran parte. Alle altre squadre non ne fischiano con altrettanta regolarità. Peraltro, il Milan è al nono posto della classifica di gioco nell'area di rigore avversaria! Questo non vuol dire che non sia una buona squadra. Ma, insomma, senza tutti questi rigori non credo che sarebbe in testa.

Vincono anche Inter, contro il Benevento, e Juve, contro la Samp, imitate dal Napoli, il cui allenatore, Gattuso, si è sfogato per le notizie uscite su di lui negli ultimi giorni. Pare che il Napoli abbia cercato Benitez. Allo stato attuale, Gattuso non ha fatto male. Il Napoli è ancora in corsa in tutte le competizioni.

Importante vittoria della Lazio sul campo dell'Atalanta, mentre la Roma ha superato nettamente il Verona, senza Dzeko, in rotta con Fonseca, e con Mkhitaryan sugli scudi.

Continua la serie positiva del Genoa di Ballardini, che espugna il campo del Crotone. Doppietta di Destro, salito a 79 reti in serie A. Grande centravanti.

domenica 31 gennaio 2021

Ostenda 2021: trionfa Van der Poel, secondo Van Aert

Davanti al Mare del Nord, a Ostenda, andrà in scena il capitolo conclusivo della stagione del ciclocross, con l'assegnazione della maglia iridata. I favoriti sono sempre loro: il belga Van Aert e l'olandese Van der Poel. Ed è proprio Van der Poel a vincere il suo quarto titolo mondiale (dopo quelli del 2015, del 2019 e del 2020), mentre Van Aert deve accontentarsi della piazza d'onore. L'olandese e il belga torneranno a sfidarsi su strada.

sabato 30 gennaio 2021

Inter-Benevento 4-0

Inter con Eriksen in regia e Barella e Gagliardini ai lati. Sulle fasce, Hakimi e Perisic. Al centro della difesa Ranocchia.  Nerazzurri in vantaggio con punizione di Eriksen deviata da Improta. Il Benevento è ordinato ma non pericoloso. Intervallo. Dopo una decina di minuti, nella ripresa, raddoppia Lautaro Martinez, imbeccato da Gagliardini.  Più avanti arriva la doppietta di Lukaku, comunque lontano dalla miglior condizione. Da lodare la bella partita di Eriksen, a suo agio nei panni del regista: la classe è classe. Ora, si tratta di recuperare alla causa Pinamonti, tornato a giocare dopo tanto tempo. Può riuscire utilissimo. 

venerdì 29 gennaio 2021

Dzeko all'Inter? Si tratta

Non so se accadrà. E, per la verità, se davvero si concretizzasse il passaggio di Dzeko all'Inter, nemmeno so se e quanto l'Inter ci guadagnerebbe. Intendiamoci, il centravanti bosniaco è forte, sia fisicamente che tecnicamente, soprattutto tecnicamente. E sa giocare spalle alla porta e in rifinitura e potrebbe far coppia sia con Lukaku che con Lautaro o assieme a entrambi dovendo rimontare un risultato negativo e qualche gol più di Sanchez, va da sé, lo dovrebbe garantire. Però, non dimentico che Dzeko, a marzo, compirà 35 anni. Che Batistuta, che arrivò a 34 anni, a inizio 2003, andò malissimo, ma era fisicamente più usurato di Dzeko. Che il ridetto Dzeko, ogni tre stagioni, ne sbaglia una. E il tempo passa. Poi, so anche che, se tutto dovesse invece filar liscio, potrebbe essere il colpo scudetto. Insomma, resto perplesso. Registro, infine, l'ostilità di molta stampa all'operazione "Dzeko all'Inter". Perché tale stampa pensa che l'Inter, poco amata sui giornali, si rinforzerebbe. Io continuo ad essere perplesso. Detto questo, non vedo l'ora che il calciomercato finisca. 

martedì 26 gennaio 2021

Coppa Italia: Inter-Milan 2-1. Eriksen!

Stasera, ore 20:45, stadio Giuseppe Meazza in San Siro, andrà in scena il secondo derby stagionale di Milano: Inter - Milan, quarti di finale di Coppa Italia, edizione 2020/21. Conte sembra intenzionato a schierare Kolarov in luogo di Bastoni, Darmian e Perisic per Hakimi e Young, e addirittura Sanchez, che contende a Perisic il titolo di peggior giocatore nerazzurro della stagione, al posto di Lautaro. Insomma, almeno dall'inizio, nemmeno stasera si vedranno Eriksen e Pinamonti! Il Milan sarà nella formazione tipica, al netto degli indisponibili Bennacer, Calhanoglu e Calabria. E stavo dimenticando lo squalificato Donnarumma.

La cronaca.

È l'Inter a comandare il gioco. Il Milan si difende e riparte. Al 24' Tatarusanu fa una gran parata su Lukaku. Il gol lo trova il Milan, con un diagonale angolatissimo di Ibrahimovic, che passa tra le gambe di un ineffabile Kolarov. Mentre Handanovic sembra un poeta del Grand Tour, che uscito da Borgo Pio, si trovava di fronte il colonnato di Bernini e la maestà di San Pietro. Non ci sono più parole. Poi, un brutto intervento di Romagnoli su Lukaku suscita la risentita protesta di Lukaku, peraltro insolentito da un provocatorio e irridente Ibra, il cui primo piano, per fatto estetico, andrebbe vietato in prima serata. Lukaku è nervosissimo. Ibrahimovic viene espulso dopo tredici minuti dall'inizio del secondo tempo per intervento da dietro su Kolarov. L'Inter, in cui Hakimi ha sostituito Darmian, attacca ma senza esito. Al 67', dentro Lautaro per Perisic. Fallo su Barella, rigore. E ci vuole il Var, per concederlo. Infortunio all'arbitro, avvicendato dal quarto uomo. Entra Eriksen per Brozovic. Dieci minuti di recupero. Lautaro in contropiede sbaglia un gol facile. Poi Tatarusanu si supera su Lukaku. Che più tardi calcia fuori. Tante occasioni che l'Inter non riesce a capitalizzare. Lautaro si procura una punizione dal limite. E giunge l'ora tanto attesa da Eriksen e da chiunque ami il gioco del calcio. Traiettoria magnifica disegnata dal danese, con il pallone che sale e poi scende repentino e implacabile nella rete avversaria. Prodezza. E gol vittoria dell'Inter, che vola in semifinale di Coppa Italia. Meritatamente. Quanto a Eriksen, lasciatemi dire che la classe non urla, non pretende, non sgomita. A lungo andare, s'impone, naturalmente. Campione e gentiluomo.