Elenco blog personale

giovedì 14 giugno 2018

Russia-Arabia Saudita 5-0. Di Gazinskiy il primo gol di Russia 2018

Di Gazinskiy il primo gol dei mondiali di Russia 2018, nella partita inaugurale tra Russia e Arabia Saudita. Per la Russia, raddoppia Cheryshev. L'Arabia Saudita è una squadra modestissima. Nella ripresa, la Russia dilaga fino al 5-0 firmato da Golovin, il suo maggior talento. Cheryshev, autore di una doppietta, è il capocannoniere provvisorio del mondiale.

martedì 12 giugno 2018

Ha ragione Tevez: tecnica dimenticata in Italia. Mancano i campetti di una volta. Lautaro Martinez è davvero forte

Bella intervista sul Corriere della Sera di oggi a Carlitos Tevez da parte di Carlos Passerini. Il campione argentino, declinante in campo, ma sempre simbolo del Boca Juniors, ha detto che il livello tecnico, tra i calciatori italiani, si è abbassato, da qualche anno, perché non si gioca più per strada, sui campetti di fortuna, ancora frequentati in Argentina, dove la tecnica s'impara per forza, dove ci s'ingegna a schivare colpi e a non cadere, a gestire la palla in spazi angusti, ad inventare. Pochissima tattica, moltissima tecnica. Il contrario di quanto normalmente accada nelle scuole calcio nostrane. Per inciso, Tevez ha anche lodato Lautaro Martinez. Le sue parole, che seguono, fra molte altre, quelle pronunciate alcuni mesi fa da Ardiles, sono, per me, la prova che Lautaro Martinez, lo conosco poco, è davvero forte. Uso l'indicativo non a caso.

domenica 10 giugno 2018

Neymar eguaglia Romario: 55 gol con il Brasile

Prodezza e gol contro l'Austria e Neymar tocca quota 55 gol con il Brasile: eguagliato Romario al terzo posto della graduatoria dei marcatori della nazionale brasiliana. Solo Pelè, 77 gol, e Ronaldo, 62 gol, hanno, per ora, segnato più di lui con la casacca verdeoro. Ora, Russia 2018. Neymar può essere l'eroe del mondiale.

Roland Garros 2018: 11 titoli per Nadal! Battuto Thiem 6-4, 6-3, 6-2

Undicesimo titolo al Roland Garros per Rafael Nadal. Travolto l'austriaco Thiem in finale: 6-4, 6-3, 6-2. Mai c'è stato, nel tennis, un dominio così lungo, e netto, sulla terra rossa. Non solo a Parigi. Ma, pochi avversari per Nadal. Soprattutto, negli ultimi anni.

venerdì 8 giugno 2018

Cecchinato sfida Thiem per la finale al Roland Garros 2018

Cecchinato contro Thiem. L'austriaco è alla terza semifinale sulla terra rossa di Parigi. Ed è riuscito a battere Nadal in questa stagione, a Madrid. Ha talento e il vento in poppa. Epperò Cecchinato, scopertosi campione proprio in questo Roland Garros 2018, con il suo gioco solido, il suo rovescio ad una mano, che è una rarità sul circuito, e la spensieratezza che si porta dietro l'impresa compiuta contro Djokovic nei quarti, può vincere. E riportare l'Italia in finale, cosa che non accade dal 1976, quando Adriano Panatta, che aveva ben altro curriculum, vinse contro Solomon. Resta un momento storico per il tennis italiano, almeno maschile, reduce da quattro decenni di risultati in chiaroscuro. 

martedì 5 giugno 2018

Cecchinato leggendario: semifinali al Roland Garros 2018. Battuto Djokovic in quattro set: 6-3, 7-6, 1-6, 7-6. Un italiano torna in semifinale a Parigi, 40 anni dopo Barazzutti


Cecchinato in forma splendida. Mette sotto un ritrovato Djokovic, vincendo i primi due set 6-3, 7-6. C'è il ritorno del campione serbo, che si aggiudica il terzo 1-6. Nel quarto Djokovic sale 4-1, ma Cecchinato non molla. E risale fino al 6-6. Secondo tie-break dell'incontro. Al secondo match point, Cecchinato trova il punto di una vittoria leggendaria. Un italiano torna in semifinale a Parigi, 40 anni dopo Barazzutti! Il punteggio finale è il seguente: 6-3, 7-6 (7-4), 1-6, 7-6 (13-11). Torna grande, grandissima, l'Italia del tennis.




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Corrado Barazzutti 


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Marco Cecchinato




domenica 3 giugno 2018

Cecchinato ai quarti del Roland Garros 2018: battuto Goffin

Batte il belga Goffin in quattro set. Vince il primo, 7-5, perde il secondo 4-6, vince terzo e quarto 6-0, 6-3. Grandissima impresa di Cecchinato, che approda ai quarti di finale del Roland Garros 2018. Grande Italia sulla terra rossa di Parigi. Domani, toccherà a Fognini. 

Neymar ad un passo da Romario: 54 gol con il Brasile

Subito a segno, al ritorno dall'infortunio, Neymar, autore di uno dei due gol con cui il Brasile ha battuto la Croazia in amichevole in vista dei mondiali. Neymar ha toccato quota 54 gol con la nazionale brasiliana, uno meno di Romario, 55 gol. Ormai sono sempre meno lontani Ronaldo, 62 gol, ed il primatista Pelè, 77 gol. 

venerdì 1 giugno 2018

Francia-Italia 3-1

Francia di grande spessore, tecnico ed atletico.  Va sul 2-0 con Umtiti e rigore di Griezmann. L'Italia, che schiera anche due terzini di modestia tecnica assoluta, come D'Ambrosio e De Sciglio, si aggrappa alla classe di Balotelli. Una sua punizione violentissima costringe Lloris alla respinta su cui si avventa Bonucci, che accorcia le distanze. Nella ripresa diverse occasioni da ambo le parti. Bravo e volitivo Chiesa. Francia sprecona con Dembelè, che però è un velocista imprendibile e poi inventa un pallonetto meraviglioso per il 3-1 francese. Dopo azione avviata dal solito errore di.disimpegno di D'Ambrosio. Eppure Mancini dovrebbe conoscerlo. La nazionale italiana resta in alto mare. La Francia, invece, al netto di una certa mancanza di concretezza, potrebbe anche vincere i mondiali. Di certo, non parte battuta.

Roland Garros 2018: Cecchinato agli ottavi di finale. Battuto Carreno Busta in 4 set

Marco Cecchinato batte lo spagnolo Carreno Busta in quattro set e vola agli ottavi di finale del Roland Garros 2018. Va forte il tennis italiano sulla terra rossa di Parigi. A quasi 26 anni, Cecchinato sta.giocando il miglior tennis della carriera. Non più solo servizio e dritto. Il suo rovescio a una mano è di tutto rispetto.

giovedì 31 maggio 2018

Golden Gala 2018: Tortu terzo nei 100 m

Terzo in 10"04, Tortu nei 100 m del Golden Gala 2018, appena andati in scena all'Olimpico di Roma. È stato preceduto solo da Baker, che ha corso in 9"93 e dal francese Vicaut. Ha fatto anche meglio di Coleman. Resiste ancora il primato di Pietro Mennea. Ma, Tortu ha confermato di essere destinato ad un ruolo di protagonista, nella velocità, nei prossimi dieci anni.

Golden Gala 2018: attesa per Tortu sui 100 m

Dopo il tempo fatto registrare a Savona, 10"03, a due centesimi dal primato nazionale di Pietro Mennea, Filippo Tortu è atteso questa sera, a Roma, Golden Gala 2018, ad una grande prova sui 100 m, che confermi il suo straordinario stato di forma. Considerato il valore dei partecipanti, da Coleman a Baker, Tortu potrebbe anche scendere sotto la soglia dei 10". Tra i velocisti cosiddetti bianchi, l'impresa è riuscita solo al francese Lemaitre, fino ad ora.

lunedì 28 maggio 2018

Italia - Arabia Saudita 2-1: a segno Balotelli e Belotti nella prima nazionale firmata Mancini

Zappacosta? Mille volte meglio Santon. Però gioca Zappacosta e prendiamo gol anche dall'Arabia Saudita. Nazionale azzurra modesta, la qualità media è bassa. Mancini lo sa. Perciò ha richiamato Balotelli. Che in campo cammina. Ma, inquadrata la porta, due volte su tre segna. È successo anche stasera. Italia batte Arabia Saudita 2-1. L'altro gol azzurro è stato di Belotti.

Giro d'Italia 2018: le pagelle, da Froome a Viviani

E' finito con la vittoria di Chris Froome il Giro d'Italia 2018. Ecco le pagelle dei protagonisti.
  • FROOME: 10. Ha vinto con merito, attingendo a risorse strategiche, che molti gli credevano estranee. La fuga cominciata sul colle delle Finestre e condotta termine dopo più di 80 km ha avvicinato Froome alla simpatia di tanti appassionati di ciclismo. Non solo calcolo.
  • TOM DUMOULIN: 9. Avesse fatto, ed avrebbe potuto, meglio contro il tempo, Tom Dumoulin avrebbe conquistato il secondo Giro d'Italia consecutivo. La piazza d'onore vale comunque molto e conferma la solidità di un corridore destinato ad essere protagonista delle corse a tappe nel prossimo lustro. Granitico.
  • ARU: 4. Preparazione sbagliata, probabilmente. Ma, anche cedimento psicologico. Se cade la convinzione, le gambe non vanno più. Spaesato.
  • CARAPAZ: 8. Primo ecuadoriano a vincere una tappa al Giro, in uno sport, il ciclismo, in cui non si improvvisa. Quarto nella generale. Grimpeur.
  • MIGUEL ANGEL LOPEZ: 7,5. Che abbia qualità, non c'è dubbio. Ma, ci vuole anche coraggio in bicicletta. E non sempre si può correre per il piazzamento. Attendista.
  • THIBAUT PINOT: 5,5. Resta il corridore che preferisco. Ma, sempre sotto la soglia delle sue possibilità. Senza il problema di salute, avrebbe finito sul podio. Entrato in forma troppo presto, ha dominato il Tour of the Alps, mai brillante in questo Giro. Svuotato.
  • POZZOVIVO: 7. Ennesimo piazzamento nei primi dieci della generale. Sempre presente. Bravo, a sorpresa, contro il tempo. Ha fatto la sua parte. Encomiabile.
  • SIMON YATES: 8,5. Tre tappe vinte, più di dieci giorni in maglia rosa. Uno scalatore puro, ma poco attento alla gestione delle energie. Sopra i 200 km, mi pare che accusi un poco. Del resto, viene dalla pista. Audace.
  • VIVIANI: 6. Quattro vittorie sono poche, attesa la bassa qualità della concorrenza. E la vittoria a Roma di Sam Bennet gli abbassa ancora il voto.

domenica 27 maggio 2018

A Roma vince Sam Bennet. Froome maglia rosa del Giro d'Italia 2018

Manca il successo a Roma, Elia Viviani, preceduto in volata da Sam Bennet. Tappa finale del Giro d'Italia 2018 tutta a Roma, ma abbreviata per lo stato imbarazzante delle strade, contrappuntate da buche indegne della capitale. Froome ha vinto il Giro. Ed il modo in cui l'ha fatto resterà nella storia del ciclismo. Fra un mese, o giù di lì, il Tour de France. Chris Froome ci sarà. E partirà ancora per vincere.

Real Madrid - Liverpool 3-1. Tredicesima Champions per il Real Madrid, terza consecutiva

Tredicesima Champions League per il Real Madrid, che ha battuto 3-1 il Liverpool di Klopp, bravo ma sulle tracce di Cuper. Doppietta del subentrato Bale, fantastica la rovesciata, e gol di Benzema per i blancos. Due papere del portiere del Liverpool, Karius. La prima è persino più goffa di quella che, nel 1965, permise il gol di Peirò nella rimonta dell'Inter di Herrera proprio contro il Liverpool.

sabato 26 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: ha vinto Froome. È nella leggenda del ciclismo

Quattro Tour de France (2013, 2015, 2016, 2017), una Vuelta a Espana (2017), un Giro d'Italia  (2018). Eguaglia Anquetil, Merckx, Hinault, Contador e Nibali, che prima di lui avevano saputo vincere i tre grandi giri nazionali. Tra i plurivincitori delle grandi corse a tappe, i sei successi di Froome lo collocano al settimo posto assoluto, preceduto da Merckx,  11 vittorie, da Hinault, 10 vittorie, da Anquetil, 8 vittorie, da Coppi, Indurain e Contador, 7 vittorie. Il successo di giornata, a Cervinia, va a Mikel Nieve. Ma, è solo cronaca. Crolla Thibaut Pinot. E non me lo spiego dopo ieri.  Ricapitolando, primo Froome, secondo Tom Dumoulin, terzo Miguel Angel Lopez, quarto Carapaz, quinto Pozzovivo . 

venerdì 25 maggio 2018

A Bardonecchia trionfo epico di Chris Froome, nuova maglia rosa. Crolla Simon Yates, che perde mezzora, cede anche Pozzovivo, si ritira Aru

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2018, da Venaria Reale a Bardonecchia, con in mezzo il Colle delle Finestre ed il Sestriere. Froome inventa un attacco d'altri tempi, ad oltre ottanta km dal traguardo, sullo sterrato del Colle delle Finestre. E stacca tutti. Guadagna in discesa, ancora sul Sestriere. Simon Yates naufraga letteralmente. Mentre Aru si era già ritirato da tempo, all'esito di un Giro tremendo per le sue ambizioni. Cede anche Pozzovivo. Inseguono, a distanza, Tom Dumoulin, Carapaz e Miguel Angel Lopez e Thibaut Pinot, che, con tutti i suoi difetti, che certa stampa si diverte ad esagerare, non molla e dimostra quanto conti il fondo nelle grandi corse a tappe. Quello che è mancato a Yates. Ma, l'impresa è tutta di Froome. Mai così audace nelle sue quattro vittorie al Tour. Azione formidabile la sua, per ideazione e realizzazione. Era dalla tappa di Saint Etienne, Tour 1990, che non vedevo un simile sconquasso in classifica in una sola tappa. E, quella di oggi, con certi colli mitici, è stata assai più spettacolare. Sulla salita finale dello Jafferau, Thibaut Pinot stacca Tom Dumoulin, che, tuttavia, con il motore diesel che ha, si sforza di salire con il proprio passo. Si lotta per la maglia rosa. Il vantaggio di Froome, quando Pinot e Dumoulin hanno iniziato lo Jafferau, è intorno ai 3'10". Dopo la tappa dello Zoncolan, arriva il bis di Chris Froome a Bardonecchia. Secondo l'ecuadoriano Carapaz, terzo, Thibaut Pinot, quarto Tom Dumoulin, che arriva a 3'21" da Froome, che prende la maglia rosa. Froome dovrà domani, nella ventesima tappa da Susa a Cervinia, difendere il primato conquistato oggi. Ci riuscisse, si assocerebbe al club esclusivo dei corridori capaci di vincere tutti i tre grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. Vale a dire, Anquetil, Merckx, Hinault, Contador e Nibali.
Ecco la classifica generale dopo diciannove tappe:

  1. Chris Froome
  2. Tom Dumoulin a 40"
  3. Thibaut Pinot a 4'17"

giovedì 24 maggio 2018

A Prato Nevoso vince Schachmann, crisi per Yates

Arriva una fuga al Giro d'Italia 2018. Vince il tedesco Schachmann a Prato Nevoso, arrivo in salita della diciottesima tappa. Lunga,  una volta tanto. E pensavo fosse adatta ad un fondista come Thibaut Pinot. Che si perde nel momento decisivo. Però, la tanta pianura che precede l'ascesa finale si fa sentire e cede, per la prima volta, 27", a Froome, Pozzovivo e Tom Dumoulin, la maglia rosa di Simon Yates. Perché il percorso, nel ciclismo, conta tantissimo. E perché tre settimane sono lunghe. Domani e dopodomani, può succedere di tutto in cima alla classifica.

mercoledì 23 maggio 2018

Tortu insegue Mennea: 10"03 a Savona sui 100

Il primato italiano resta a Mennea, quel 10"01, fatto registrare alle Universiadi di Città del Messico 1979. Dove Mennea, nel mezzo giro di pista, fece addirittura il record del mondo in 19"72. Epperò, il tempo odierno di Filippo Tortu, sui 100 piani, a Savona, è straordinario: 10"03, al livello del mare. Si era già capito lo scorso anno, ora possiamo confermarlo: l'atletica leggera azzurra ha trovato, in Tortu, nato il 15 giugno del 1998, un campione destinato a fare epoca. Già dai prossimi europei.