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mercoledì 19 maggio 2021

A Montalcino vince Schmid. Crisi per Evenepoel, grande Bernal

Oltre 30 km di sterrato nella campagna, nell'undicesima tappa del Giro d'Italia 2021, da Perugia a Montalcino. Una piccola "Strade Bianche", dove pressione delle ruote, abilità di guida del mezzo e resistenza alla polvere conteranno quanto buone gambe. Bernal ed Evenepoel torneranno a sfidarsi per la testa provvisoria della classifica.

La cronaca.

Va via l'immancabile fuga. Tutti aspettano lo sterrato, che produce più selezione di quanta ne fosse attesa. Tra le vittime del percorso, ma forse anche del giorno di riposo e dei fantasmi della caduta alla Sanremo 2020, c'è anche Remco Evenepoel, mentre Egan Bernal, ma si sapeva, si mostra a proprio agio lungo questa miniatura di Strade Bianche. La fuga arriva: vince Schmid davanti a Covi. Bernal, dietro, è scatenato e stacca tutti quelli del suo gruppetto nell'ultimo km. Mentre la generosità sollecitata da ordini di scuderia di Joao Almeida non riesce a contenere il crollo del compagno di squadra Evenepoel, che cede all'asso colombiano 2'08". Si difendono discretamente Vlasov, Hugh Carty, Simon Yates e un combattivo Damiano Caruso, che risale al terzo posto in classifica generale. Debacle, invece, per Ciccone e, più ancora, per Nibali.

sabato 6 marzo 2021

Strade Bianche 2021: vince Van der Poel, secondo Alaphilippe

Mathieu Van der Poel contro Van Aert. Tra poche ore, lungo le Strade Bianche, andrà in scena l'ennesimo atto della rivalità tra l'olandese e il belga. Ma saranno della partita anche il campione del mondo Alaphilippe e l'inglese Pidcock. 

Restano in tre davanti: Alaphilippe, Van der Poel e Bernal. Allungo perentorio di Mathieu Van der Poel, cui Alaphilippe non sa reagire. L'asso olandese, figlio di Adrie Van der Poel e nipote di Raymond Poulidor, ha mostrato una potenza strepitosa. Alaphilippe gli ha ceduto 20" in poche centinaia di metri. Soltanto quarto, con un minuto di ritardo, Van Aert, campione uscente, che era però all'esordio stagionale su strada.

sabato 30 maggio 2015

Crisi di Contador sul Colle delle Finestre, ma il Giro è suo. Bis di Aru sul Sestriere

La telecronaca Rai ha immaginato un altro esito. Sterile esercizio di fantasia. La crisi di Contador sullo sterrato del Colle delle Finestre, che pure c'è stata, appare da subito incapace di mutare gli scenari della corsa. Perché Contador ha classe ed esperienza, sale del suo passo, fa una discesa giudiziosa e risale del suo passo verso Sestriere. Cede poco più di due minuti ad Aru, ottimo vincitore di giornata. Un altro capolavoro di strategia del castigliano, che affronta senza scomporsi la prima difficoltà di questo Giro. Tutto nella norma. Contador non è Bartali e non è Gaul e non è Pantani. Forte, ma non fortissimo, in salita, i suoi successi nelle gare a tappe sono stati costruiti anche a cronometro. Pure questa volta è andata così.

domenica 8 aprile 2012

Parigi - Roubaix 2012: Boonen vince per la quarta volta. Eguagliato il primato di De Vlaeminck

Assolo formidabile del re del pavé, il leggendario Tom Boonen resta solo a circa 50 km dal traguardo, pedalata possente sulle strade della Parigi - Roubaix, che sputano polvere e polvere, tra pavé e sterrato, sterrato e pavé, la bicicletta che oscilla, trema, supplica, mormora, quasi si piega, un tormento, una pena. Per tutti, non per Boonen che corre da solo, non so dire se coraggioso o temerario, verso la vittoria, per la quarta volta in una magnifica carriera. Gli avversari corrono soltanto per la piazza d'onore. Ingresso solitario nel velodromo di Roubaix, Boonen è maestoso, stanchissimo ma ancora possente. Quarto successo alla Roubaix, come il connazionale De Vlaeminck: primato eguagliato. La Parigi - Roubaix dopo il Giro delle Fiandre e la Gand - Wevelgem: un dominio imbarazzante da parte dell'asso fiammingo. Peccato per la caduta di Filippo Pozzato.