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giovedì 11 luglio 2019

Ciccone maglia gialla, secondo a La Planche Des Belles Filles

🚲 Le Tour De France 2019
Sesta tappa del Tour de France 2019 da Mulhouse a La Planche Des Belles Filles, primo arrivo in salita, sei gran premi della montagna, di cui tre di prima categoria. Né Alpi né Pirenei, ma VosgiLe Markestein, più di 10,8 km al 5,8%, Ballon d'Alsace, 11 km al 5,8 % e infine la Planche Des Belle Filles, 7 km all'8,7 %, con punte ripidissime ed un finale al 24%. Impossibile nascondersi. Qui Froome dimostrò di poter vincere il Tour del 2012, quando però era luogotenente di Wiggins. Che fu poi primo a Parigi, con Froome secondo. Mi aspetto all'attacco Bernal, Pinot e Bardet. Cosa farà Alaphilippe in maglia gialla?
La corsa: va via una fuga, che prende un largo vantaggio. Restano in quattro: Tim Wellens, Teuns, Ciccone e Meurisse. Tre belgi e un italiano. Ma, dietro il gruppo della maglia gialla Alaphilippe rinviene a ritmi elevati, quando ancora deve iniziare l'ultima ascesa. Il plotone dei migliori è tirato da Valverde, un califfo del ciclismo internazionale che accetta di fare il gregario di Quintana e di Landa. All'inizio della Planche Des Belles Filles, Giulio Ciccone è virtualmente maglia gialla. I battistrada rallentano. Il vantaggio scema a 3'30", quando mancano circa 5 km al traguardo. A 4,2 km dall'arrivo, davanti restano Ciccone e Teuns. Dal gruppo scatta prima Barguil, campione nazionale francese, poi Landa, che appare davvero in grandi condizioni: ma si rivelerà meno forte del previsto. L'Ineos, rimasta con Kwiatkowski, Thomas e Bernal, non reagisce. Ripreso Barguil. Vince Teuns, che sprinta sul durissimo sterrato. Ciccone, secondo, conquista la maglia gialla, nonostante lo scatto di un fantastico Alaphilippe. Rinviene Geraint Thomas. Che agguanta il quarto posto, cede un poco Alaphilippe, superato sul traguardo da Thibaut Pinot.
Ordine d'arrivo:
1. Teuns
2. Ciccone
3. Meulisse
4 Geraint Thomas
5. Thibaut Pinot

giovedì 16 maggio 2019

San Giovanni Rotondo: Valerio Conti in rosa, a Masnada la tappa

Giro d'Italia 2019, 6^ tappa, Cassino-San Giovanni Rotondo, 238 km

Parte con il sole la sesta tappa del Giro d'Italia 2019, da Cassino a San Giovanni Rotondo. Ed è già una notizia, dopo la terribile giornata di ieri, che i corridori hanno trascorso interamente sotto una pioggia incessante. Dopo pochi chilometri, però, è una costante di questa prima settimana di corsa, una caduta sconvolge il gruppo. Abrasioni anche per la maglia rosa Roglic. Che, tuttavia, riparte. Poco dopo 50 km di gara prende corpo una fuga, cui finiscono per partecipare 13 corridori, tra i quali Amador, Masnada e Valerio Conti. Il gruppo lascia fare. Troppo. I fuggitivi regolati un volata da Masnada arrivano con oltre 7 minuti di vantaggio. Valerio Conti strappa la maglia rosa a Roglic. Da anni non vedevo una fuga "bidone" come questa. Credo che abbia inciso la stanchezza lasciata dalla tappa bagnata di ieri. Credo, altresì, che Roglic, Nibali e Simon Yates faticheranno non poco a recuperare il ritardo accumulato.  Il francese Madouas, in patria, è molto considerato. E anche i nostri Conti e Masnada hanno fondo e possibilità non ancora conosciute. Nessuno di loro vincerà quest'anno, ma i big si sono complicati la vita.

giovedì 12 luglio 2018

Sul Mur de Bretagne trionfa Daniel Martin

BREST - MUR DE BRETAGNE / 6^ tappa/ Tour de France 2018


Sesta tappa del Tour de France 2018, da Brest al Mur de Bretagne. A 5 km dal traguardo foratura per l'olandese Tom Dumoulin. Poco prima del triangolo rosso dell'ultimo km, sul Mur de Bretagne, scatta Daniel Martin. Insegue Richie Porte. Vince Daniel Martin, uno che può fare classifica fino alla fine: il corridore irlandese è stato sesto lo scorso anno e nono due anni fa. Bardet, a sorpresa, cede 30", Dumoulin 50". Ricapitolando: 1. Daniel Martin; 2. Latour; 3. Valverde; 4. Alaphilippe; 5. Majka. Buona la prova di Nibali, oggi più reattivo di Froome. Van Avermaet conserva la maglia gialla. 

giovedì 10 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: sull'Etna vince Chaves, Simon Yates maglia rosa

Oggi, sesta tappa del Giro d'Italia 2018, Caltanissetta-Etna, 169 km e salita sul vulcano di 15 km, con i primi dieci caratterizzati da aspre pendenze. Froome continua a pedalare con fatica. Il Giro è ancora lungo, ma il britannico è lontano dalla forma migliore. Ha vinto Chaves, mentre la maglia rosa è finita a Simon Yates, gemello di Adam. I due saranno dei riferimenti nelle grandi corse a tappe per i prossimi anni. Ho visto meglio Pozzovivo e Thibaut Pinot. Il francese, insieme a Tom Dumoulin, ora terzo a 16", resta il mio favorito per il successo finale. Simon Yates, che, peraltro, è compagno di squadra di Esteban Chaves, non so se sia già pronto per vincere il Giro. Però, va forte dappertutto. Preciso: a cronometro non brilla, ma si difende. Più del gemello,  perlomeno.

giovedì 9 luglio 2015

Tour de France 2015: a Le Havre vince Stybar, Sagan eterno secondo

Sesta tappa del Tour de France 2015, da Abbeville a Le Havre, in Normandia. Una lunga fuga poi ripresa, la solita caduta, che coinvolge questa volta la maglia gialla Tony Martin e Nibali, senza conseguenze di classifica perché nei 3 km dall'arrivo, e poco altro. Alla fine, vince Stybar e secondo, manco a dirlo, Sagan.

giovedì 14 maggio 2015

Greipel vince in volata a Castiglione della Pescaia

Sesta tappa del Giro d'Italia 2015, da Montecatini a Castiglione della Pescaia. Arrivo del gruppo compatto e vittoria secondo pronostico di Greipel, che vince a mani levate con una bicicletta di vantaggio su Pelucchi secondo, terzo invece arriva Modolo: per il velocista tedesco si è trattato della terza vittoria al Giro, dopo la prima del 2008 e la seconda del 2010. Avvistato, dopo giorni di corsa anonima, Tom Boonen, a circa 200 metri dal traguardo: il campione fiammingo, da qui alla fine, un successo cercherà di strapparlo. Invariata la classifica generale, guidata dalla maglia rosa Contador, peraltro caduto in prossimità dell'arrivo. Domani si andrà da Grosseto a Fiuggi, la tappa più lunga di questo Giro, 264 km: se stesse bene, l'arrivo in leggera salita sarebbe disegnato per Gilbert.

giovedì 15 maggio 2014

Giro d'Italia 2014: a Montecassino trionfa Matthews in maglia rosa

La sesta tappa è anche la più lunga, poco meno di 260 km, del Giro d'Italia 2014. Arrivo suggestivo ed inedito a Montecassino, 70 anni dopo la distruzione della meravigliosa abbazia benedettina. Lungo l'ascesa finale, si avvantaggiano in sei, tra i quali Cadel Evans, che pare quanto mai competitivo nonostante sia più vicino ai 40 che ai 30, e la sorprendente maglia rosa, l'australiano Mattews. Quintana, rimasto attardato con il grosso del gruppo, si sforza di inseguire, ma a 5 km dal traguardo resta senza compagni di squadra. Davanti è una lotta tutta australiana per lo sprint. Cadel Evans ci prova ripetutamente, ma, Matthews è più veloce e trionfa. La maglia rosa si cuce più stretta sulle sue spalle.

Il Giro d'Italia arriva a Montecassino: i favoriti di tappa

Oggi, sesta tappa del Giro d'Italia 2014, che giunge, per la prima volta nella sua storia, a Montecassino, sede della storica abbazia benedettina, distrutta sotto i bombardamenti alleati 70 anni fa. L'erta finale non ha pendenze elevate, grosso modo 9 km al 5%, con rari picchi al 10%. Insomma, l'arrivo in salita dovrebbe adattarsi a corridori esplosivi, a passisti scalatori. Come lo stesso Ulissi vincitore ieri. Tuttavia, poiché la tappa misurerà poco meno di 260 km, come una grande classica, non si può escludere che gli uomini di classifica, da Cadel Evans, apparso ieri in grandi condizioni, allo stesso Quintana, si battano per vincere. Possibilità di successo anche per Joaquim Rodriguez e Pozzovivo, oltre al figlio d'arte Nicholas Roche.

giovedì 9 maggio 2013

Giro d'Italia 2013: a Margherita di Savoia vince Cavendish, Viviani secondo, Goss terzo

Giro d'Italia 2013, sesta tappa, in terra di Puglia, da Mola di Bari a Margherita di Savoia. Percorso congeniale alle ruote veloci e Cavendish favorito d'obbligo. A circa 32 km dal traguardo, una caduta frantuma il gruppo e parecchi corridori, tra i quali Wiggins, restano attardati. Il gruppo, più avanti si ricompatta e Wiggins, ai -3 dal traguardo se ne va anche in testa a tirare: un motore straordinario il suo. Volata lunghissima, Cavendish esce ai 250 metri dallo striscione d'arrivo e vince con margine. Bis per lui in questo Giro. Battuti Viviani, secondo, e Goss, terzo. In totale, invece, sono 10 le vittorie di Cavendish al Giro d'Italia, 98 tra i professionisti.

venerdì 11 maggio 2012

Giro d'Italia 2012: vince Rubiano Chavez a Porto Sant'Elpidio. Malori, secondo, conquista la maglia rosa

Sesta tappa del Giro d'Italia 2012. Fuga di lunghissima gittata, evadono in 15 dal gruppo e procedono inizialmente ad una media forsennata, superiore ai 45 km/h. Tappa di media montagna, continui saliscendi, tappa "mangia e bevi", avrebbe detto Adriano De Zan. I favoriti per il successo finale lasciano fare, spaventati dagli arrrivi in salita di domani e dopodomani. Il più brillante tra i fuggitivi è il colombiano Rubiano Chavez, vincitore della classifica degli scalatori al Tour de San Luis in Argentina, che resta da solo sul Gpm di Montegranaro, a 34 km dal traguardo di Porto Sant'Elpidio. Malori, che inegue Rubiano Chavez, è virtualmente maglia rosa, mentre Navardauskas, che ancora la indossa, perde contatto dal plotone ed arranca. Il gruppo si allunga, dev'essersi svegliato, a dieci km dal traguardo. Testa a testa a distanza per la maglia rosa tra Rubiano Chavez e Malori. La stanchezza morde le gambe. Vince Rubiano con poco più di un minuto su Malori, che regola il gruppetto dei quattro più immediati inseguitori. Malori, nonostante il clamoroso recupero finale del gruppo, è maglia rosa.