Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta seconda guerra mondiale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta seconda guerra mondiale. Mostra tutti i post

giovedì 26 marzo 2020

Il rinvio di Tokyo 2020: chi scriverà il nuovo Decameron?

Il Comitato Olimpico Internazionale ha disposto il rinvio dei giochi olimpici di Tokyo 2020. Si disputeranno non quest'estate, ma più avanti, non però oltre l'estate del 2021. Insomma, questo stramaledetto coronavirus - quale che sia stata la sua scaturigine, immagino destinata a rimanere nel campo delle probabilità e, pertanto, in certo senso, misteriosa - è riuscito dove avevano potuto solo le due guerre mondiali del 1900. Quando saltarono le Olimpiadi di Berlino 1916. Si sarebbero poi tenute nella capitale tedesca con  20 anni di ritardo, nel 1936. E quando saltarono le Olimpiadi di Tokyo, che ritorna come vedete, nel 1940, con slittamento al 1964!, e di Londra dal 1944 al 1948, perché la perfida Albione contava di più. Molti atleti, il prossimo anno, potrebbero non gareggiare per raggiunti limiti anagrafici o di tenuta atletica o di pazienza, a pensarci bene fa lo stesso. Una cosa, però, anzi qualcuna di più, sulla gestione dell'emergenza sanitaria voglio dire:
1. da anni, almeno due decenni, vanno in giro pellicole, le più rozze, su pandemie e variamente declinati cataclismi sanitari, con tanto di riferimenti ora all'eterna, leopardiana, ostilità della natura verso il suo ospite più illustre, l'uomo, ora con cenni a complotti e manovre oscure e sotterranee strategie d'ingegneria sociale;
2. molti studi scientifici vanno illustrando, e da lustri, era necessaria la virgola oxfordiana, la possibilità di pandemie letali;
3. la tecnologia avanza inesorabile (ma non onnipotente);
4. eppure, eppure, eppure il progredito mondo occidentale, cresciuto a weekend nelle capitali europee, Erasmus e spritz e idolatria della scienza, che però sa e non sa e aspetta di sapere un poco di più, si è fatto trovare gravemente impreparato. E non va oltre la quarantena, di cui siamo debitori alla Serenissima Repubblica di Venezia e bisogna andare indietro di secoli.
5. E così stiamo messi male, come nel 1348 e manca anche un Boccaccio che potrà scriverci un Decameron.

venerdì 19 febbraio 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): Londra 1948 (12^ puntata)

Dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, dopo dodici anni da Berlino '36 e due edizioni capitate, e perciò saltate, nel mezzo del conflitto più spaventoso della storia del genere umano, le Olimpiadi tornano a Londra nel 1948. Per la seconda volta, dopo quelle del 1908 e 64 anni primia delle terze, e per ora ultime nella capitale britannica, del 2012. Nel medagliere prevalgono, come nella guerra da poco terminata, gli Stati Uniti, davanti ad una sorprendente Svezia ed alla Francia. L'Italia è quinta ed assomma, alla fine, otto ori, undici argenti ed otto bronzi . Nell'atletica leggera, arriva, nel lancio del disco, l'annunciato oro, con tanto di record olimpico,  di Adolfo Consolini, un colosso di 1,83 m per 100 kg, cui dedicherà splendide pagine un giovane inviato della Gazzetta dello Sport, Gianni Brera, seguito sul podio da un altro italiano, Giuseppe Tosi. Si rinnova, poi, la tradizione della staffetta 4x100, con un bronzo. Due sono le stelle della manifestazione: la velocista olandese, già mamma, Fanny Blankers - Koen, che si aggiudica ben quattro medaglie d'oro, tra 100, 200, 80 m ad ostacoli e staffetta 4x100, ed il cecoslovacco Emil Zatopek, che inizia un lungo dominio nel mezzofondo, vincendo l'oro nei 5.000 e nei 10.000 m. Zatopek, in particolare, sovverte le regole della corsa ed indigna i puristi, con la sua andatura sgraziata, la testa ciondolante, il volto continuamente straziato da smorfie di dolore. Ha uno stile pessimo, che tuttavia risulta estremamente redditizio, al punto da sfiancare tutta la concorrenza, a cominciare da quella degli atleti finlandesi. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata, 11^ puntata)