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giovedì 1 settembre 2022

Fenomenologia di Erling Haaland

Haaland come Greaves, a 22 anni.

L'ultimo capace di segnare così tanto a poco più di 22 anni, è stato Jimmy Greaves, asso inglese del Chelsea prima e del Tottenham poi, con una breve parentesi, nella stagione 1961/62, nel Milan, con cui segnò 9 gol in 10 partite: il che fa capire a quali medie realizzative viaggiasse. Ecco, Greaves, come Haaland oggi, a poco più di 22 anni, al termine della stagione 1962, aveva segnato oltre 180 gol, tra squadre di club e nazionale inglese. Ieri Haaland, con una tripletta, è salito a 9 gol in 5 giornate di Premier League* e sembra destinato ad abbattere ogni record realizzativo. Potrà riuscirci se, diversamente da Greaves, non avrà un declino precoce quanto precoce fu la sua ascesa. Se saprà essere anche longevo, Haaland potrà segnare 1.000 e più gol tra i professionisti. Greaves si fermò a poco più di 500. Comunque, tantissimi.

Le caratteristiche tecniche di Haaland

Alto 1,94 m, Haaland, già oggi il miglior calciatore della storia norvegese, pesa 94 kg. Affronta sistematicamente difensori meno alti e meno pesanti di lui che, a dispetto della formidabile complessione, è piuttosto rapido e sa scatenare una progressione irresistibile. Nella quale ricorda Adriano Leite Ribeiro, mancino come lui. Per il tiro tremendo, potentissimo, sia destro che di sinistro, ricorda invece un altro scandinavo, lo svedese Nordahl. Ma, Haaland domina anche nel gioco aereo, nel quale la statura aiuta ma non basta. Lui ha anche scelta di tempo, stacco imperioso e coraggio, come il tedesco anni '70/'80 Hrubesch. In più ha l'arroganza agonistica di Ibrahimovic: vuole sempre palla, vuole sempre battere a rete e ama altresì partecipare alla costruzione del gioco sulla trequarti, dove arretra alla ricerca di palloni. Anche nel City di Guardiola.

Haaland e la Norvegia.

Se Greaves, visto che abbiamo voluto stabilire questo raffronto iniziale, ebbe la possibilità di mettersi in mostra con l'Inghilterra, con la quale vinse il Mondiale del 1966, Haaland è norvegese e la Norvegia, nella sua storia, ha partecipato ad una sola fase finale degli Europei, nel 2000, e a due fasi finali dei Mondiali, nel 1938 e nel 1998. Ecco, la sfida che Haaland dovrà raccogliere sarà quella di trascinare un Paese con poca tradizione calcistica oltre i propri limiti storici.


* Aggiornamento del 5.9.2022: da ieri, 10 gol in sei partite di Premier per Haaland. Media impressionante.

Erling Haaland ai tempi del
Salisburgo



domenica 19 ottobre 2014

Cristiano Ronaldo 450 gol in carriera: è il più forte di tutti

Doppietta ancora per lui nella Liga, 15 gol nelle prime otto partite del campionato spagnolo, poco meno di due gol a partita. Cristiano Ronaldo è una macchina da gol che avvicina la perfezione. Per lui, cifra tonda e che cifra! Ha segnato 450 gol in carriera, 394 con squadre di club. La sua media realizzativa, da quando è al Real Madrid, ha conosciuto un'impennata vertiginosa: 271 gol in 258 partite, alla media di 1,05 gol a partita. Cristiano Ronaldo è più forte di Messi, è, in questo momento, il più forte di tutti.

giovedì 28 novembre 2013

Un grande Bargnani, doppia doppia per lui, ma è crisi nera per i New York Knikcs

Sta rifiorendo nel ruolo che a Toronto pensavano dovesse abbandonare. A New York, Bargnani vive la sua migliore stagione da centro, non soltanto segna i canestri di cui è sempre stato capace, ma difende anche con rinnovata intensità, testimoniata dai dieci rimbalzi e dalla quattro stoppate messi a segno nella partita, l'ennesima, che i Knicks hanno perso contro i Los Angeles Clippers. Per Bargnani anche 20 punti e, pertanto, visti i 10 rimbalzi, doppia doppia per lui, un risultato che potrebbe diventare normale per il campione romano, che insisto ad accostare a Nowitzki. Il problema è un altro, la squadra, che segna parecchio ma concede troppi punti e rischia di trovarsi prima del previsto fuori dai play-off. Da questo punto di vista Bargnani è poco fortunato. E nello sport, come nella vita, la fortuna ha la sua importanza. Il rischio è che un Bargnani finalmente maturato debba ancora pagare, come in parte gli è accaduto a Toronto, i limiti di un gruppo poco competitivo. E parlo di gruppo non a caso, dacché singolarmente, a cominciare da Carmelo Anthony, non è che i campioni manchino

venerdì 15 novembre 2013

Un grande Bargnani intimidisce Howard, ma i New York Knicks perdono contro Houston

L'aria di New York fa bene ad Andrea Bargnani. Altra grande prova del cestista romano nella sfida che i suoi Knicks perdono di un soffio contro Houston. E dire che Bargnani aveva di fronte una stella Nba come il coetaneo Howard, 2 centimetri meno alto (2.11 Howard, 2.13 Bargnani) eppure sette chili di più (120 kg Howard, 113 circa Bargnani), insomma una mole ragguardevole, che, tuttavia, non ha impedito a Bargnani di mettere a referto 24 punti, parecchi dalla zona pitturata. Di suo, poi, Bargnani ci ha messo la precisione nel tiro da tre, tre conclusioni e tre canestri: un classico del suo repertorio alla Nowitzki. Dopo otto partite, sono 120 i punti di Bargnani, ad una media di 15 a gara, mentre i rimbalzi catturati sono 32, 4 a partita. E qui che deve e può migliorare.

sabato 8 giugno 2013

La media gol di Messi, strepitosa con il Barca, precipita con l'Argentina

Potranno assegnargli anche dieci palloni d'oro e seguitare a ritenere che Messi sia il segreto dei successi del Barcellona degli ultimi anni. Ho sempre creduto il contrario. Il che non vuol dire che Messi non sia forte, anzi fortissimo, ma insomma quello che fa con il Barca e per merito del collettivo del Barca, non lo ripete con l'Argentina. Tutti sono rimasti sbalorditi dalla sua media realizzativa in blaugrana, 0,82 reti a partita dal 2004 ad oggi, che si impenna nelle ultime due stagioni, da 73 e 60 gol, fino all'incredibile soglia di 1,21 gol a partita. Tuttavia, con la casacca della nazionale argentina, Messi viaggia ad una media decisamente più normale, 32 gol in 80 partite, 0,40 di media. Chi è il vero Messi? Quello del Barcellona o quello dell'Argentina? Probabilmente, la verità sta nel mezzo. Nel frattempo, il Barca si è ulteriormente rinforzato affiancando a Messi Neymar. 

mercoledì 8 maggio 2013

Balotelli in doppia cifra in serie A: è la prima volta in carriera. Ci era già riuscito in Premier League

Dieci gol per Balotelli in questo campionato, anzi, occorre precisare, in questo scorcio di campionato. Prima volta in doppia cifra in serie A. Prima della parentesi inglese, si era issato sino a nove reti nell'anno del triplete. Scommessa vinta quella fatta dal Milan. Perché Balotelli è sempre decisivo ed i 10 gol segnati, scrivo all'inizio del secondo tempo, sono arrivati in appena undici partite. Una media realizzativa da Cristiano Ronaldo. Per le statistiche, aggiungo che Balotelli è arrivato a quota 82 gol in carriera. Non pochi per un giocatore che ancora deve compiere 23 anni.
* Aggiornamento del 9 maggio 2013: Balotelli nella ripresa ha segnato ancora. Sicché 11 gol in 11 partite per lui con il Milan nonché 83 gol in carriera.

martedì 13 novembre 2012

Toronto perde ancora con Utah, ma Bargnani migliora

Toronto continua a stentare nella stagione 2012/13, per adesso replica di quelle passate, poco fortunate per la franchigia canadese in Nba. E' giunta una nuova sconfitta nella lunghissima partita contro Utah, dopo tre tempi supplementari. Confortano, però, i progressi di Bargnani. Più efficace sotto canestro, tanto da aver messo a referto 8 rimbalzi e 2 stoppate, niente di straordinario per un lungo come lui, ma sopra la media degli ultimi tempi. Meno efficace Bargnani è risultato nei tiri dal campo. Ciò non gli ha impedito di segnare comunque 19 punti. La sua media realizzativa sale, così, in sette a partite, a 17,4.

giovedì 8 novembre 2012

Bargnani sta tornando in forma: 25 punti nella sconfitta di Toronto contro Dallas

Sta finalmente ritrovando la migliore condizione Bargnani. La scorsa stagione, quando aveva ormai conquistato lo status di asso della Nba, una serie di infortuni a catena ne aveva condizionato il rendimento, facendogli saltare moltissime partite. Nella stagione 2012/13, appena cominciata, il centro romano sta tornando prepotentemente alla ribalta. Nell'ultima gara, che la sua Toronto ha perduto contro Dallas, Bargnani ha messo a referto 25 punti, nonostante lo zero alla voce triple, catturando anche nove rimbalzi. Quelli giusti per un lungo come lui, nel fondamentale per lui da sempre più carente. Poi, resta inteso, Bargnani è soprattutto un realizzatore, uno da più di 20 punti a partita. La sua media realizzativa, nelle prime cinque gare è di 16 punti, dovrà alzarsi ancora.

mercoledì 21 marzo 2012

La media gol di Messi. Che non è il più forte di sempre. Maradona era di un'altra categoria

Numeri iperbolici quelli di Messi. Dopo la tripletta di ieri sera, i gol con il Barcellona sono 234, sicché Messi, 25 anni a giugno, diventa il più grande goleador della storia del Barca. Notevole, assolutamente notevole. Se non fosse che si ricomincia con la solita storia dei confronti con i grandi del passato, che, a detta dei lodatori del tempo presente, Messi avrebbe già superato. Non sono d'accordo. Perché si trascura di considerare il fattore "Barca". Senza perdersi in troppe disquisizioni, cito qualche numero significativo. Messi, nel Barcellona più forte di sempre, segna con una straordinaria media, 0,75 nella Liga, 0,76 in Champions. Con la casacca dell'Argentina, però, mistero apparente del calcio, la sua media si normalizza ed anzi precipita a 0,32, poco meno di un gol ogni tre partite. Ci sarà un motivo? Perché dev'esserci. Ne converrete. Lo 0,32 con l'Argentina, peraltro, è il frutto del rapporto tra le 64 partite giocate, una quantità statisticamente affidabile, ed i 22 gol segnati. Qual è il vero Messi? Quello del Barca, fenomenale, oppure quello con la maglia albiceleste, forte, ma meno di tanti altri? Probabilmente, la risposta esatta sta nel mezzo. Sicché Messi è fortissimo, nessun dubbio, ma Maradona resta di un'altra categoria.
Aggiungo che Ronaldo, nonostante i terribili infortuni patiti in carriera, ha chiuso l'attività agonistica con una media di 0,68 gol a partita, 442 reti in 644 partite: media superiore a quella mantenuta fino ad ora da Messi di 0,64 gol partita, frutto del rapporto tra le 416 partite giocate ed i 269 gol segnati.
* Aggiornamento dell'8 maggio 2012: Messi è arrivato, ad una giornata dalla fine, a 50 gol nella Liga, davvero troppo perché si possa ancora considerare attendibile il campionato spagnolo, nel quale Cristiano Ronaldo è comunque a 45. Cifre iperboliche. Basti pensare che proprio Cristiano Ronaldo, in Premier League, si è fermato al massimo a 31.
*Aggiornamento dell'11 dicembre 2012: gli 86 gol stagionali di Messi sono un'enormità. Battuto il primato di Gerd Muller: 85 gol nel 1972. Il punto, però, è un altro, richiamando quanto scritto sopra, nella Liga Messi segna troppo, perché nella Liga, in assoluto, si segna troppo. Chiarisco meglio il mio pensiero in nuovo post che segnalo: "Messi 86 gol: fermate la Liga!".
*Aggiornamento dell'8 giugno 2013: ieri Messi ha giocato l'ennesima partita a bassissima intensità con l'Argentina, nella sfida terminata a reti bianche contro la Colombia. Segnalo, al riguardo, un nuovo post:  "La media gol di Messi, strepitosa con il Barca precipita con l'argentina".
*Aggiornamento del 28 luglio 2021: torno a questo post dopo più di otto anni. Messi ha continuato a segnare a raffica con il Barca ed anzi la sua media è cresciuta a 0,86 gol a partita. Come ha continuato a faticare con l'Argentina: 0,50 gol a partita, ad oggi, meglio di prima, ma nettamente peggio che in blaugrana. Ha fallito la finale mondiale del 2014 e le finali di Coppa America 2015  e 2016, vincendo, ma ai rigori, quella del 2021. La mia idea su di lui non è mutata.