Sinner, Bolelli e Vavassori in finale agli Australian Open 2024

L'impresa maggiore, va da sé, resta quella di Sinner, che sconfigge in quattro set Novak Djokovic - uno che a Melbourne aveva trionfato per dieci volte - e vola in finale di singolare agli Australian Open 2024: un vero e proprio passaggio di consegne, anche perché Sinner pare proprio aver raccolto l'eredità tecnica del campione serbo, mai osservato così in difficoltà fisicamente. In finale, per l'Italia, anche il doppio formato da Bolelli e Vavassori. Bolelli ha già vinto, in coppia con Fognini, lo Slam australiano nel 2015. Può ripetersi. Sinner, alla prima finale Slam in carriera, gioca con il sole in tasca. 

Fognini vince in doppio a Shenzen: il miglior tennista italiano degli ultimi 35 anni

Vince il doppio a Shenzen, in coppia con Lindstedt, Fabio Fognini, quarto titolo nella specialità, dopo i tre conquistati con Simone Bocelli, tra i quali spiccano gli Open d'Australia. E quattro titoli Fognini ha vinto anche in singolare: Stoccarda, Amburgo, Vina del Mar ed Umago. È stato n. 13  al mondo in singolare, ha giocato e vinto spesso in Coppa Davis, indimenticabile la vittoria contro Murray. Ha, tolto il servizio, grandi fondamentali. Piaccia o non piaccia, Fognini è il miglior tennista italiano degli ultimi 35 anni.

Il doppio Fognini - Bolelli vince gli Open d'Australia 2015

Successo storico per il tennis italiano agli Australian Open 2015. Trionfa il doppio formato da Fognini e Bolelli, quasi 56 anni dopo l'ultimo e fino ad oggi unico successo azzurro nel doppio per il tennis maschile: allora, 1959, al Roland Garros, vinsero Pietrangeli e Sirola, due fuoriclasse, soprattutto Pietrangeli. Ed il doppio ai tempi era frequentato anche dai grandi singolaristi, che oggi invece per lo più lo disertano. Resta tuttavia l'impresa di Fognini e Bolelli: un titolo dello Slam è un titolo dello Slam. Chissà? Magari quest'affermazione sarà il viatico per una nuova carriera per Fognini e Bolelli anche nel singolare. 

Flavia Pennetta, in coppia con Martina Hingis, trionfa nel doppio a Mosca

Secondo successo del doppio formato da Flavia Pennetta e Martina Hingis a Mosca 2014, dove la Pennetta aveva già vinto nel 2010 in coppia con la Dulko. Non  riusciranno ad accedere al Master di categoria di Singapore, perché hanno cominciato tardi a raccogliere punti. Certo è che da quando hanno cominciato a giocare insieme, poco più di quattro mesi, hanno trovato un affiatamento destinato a regalare loro tanti altri successi. Per la Pennetta, si tratta del successo numero 17 nel doppio, mentre nel singolare i tornei Wta conquistati dalla campionessa brindisina sono 10.

Flavia Pennetta e Martina Hingis trionfano a Wuhan in Cina: primo successo di un grande doppio

Dopo il ritiro di Gisela Dulko, con la quale aveva dominato la specialità del doppio nelle stagioni a cavallo tra il 2009 ed il 2011 issandosi sino al numero uno della classifica Wta, Flavia Pennetta si era dovuta dedicare, infortuni permettendo, soprattutto al singolare. Ora, con Martina Hingis, ha ritrovato una compagna di gioco all'altezza, come confermano le finali raggiunte ad Eastbourne ed agli Us Open e, buon ultimo, il successo colto a Wuhan in Cina, sul cemento. Per la Pennetta, si tratta del sedicesimo trionfo nel doppio, da cumulare ai dieci ottenuti in singolare. E' la più grande tennista italiana di sempre ed una delle migliori della sua generazione.

La Pennetta perde con Serena Williams ai quarti degli Us Open 2014: 6-3, 6-2

L'illusione dura lo spazio di tre giochi, quelli iniziali, quando la Pennetta si issa sul 3-0, con due break di vantaggio. Serena Williams, altra categoria di peso, ma cosa avrà mai mangiato per diventare la massa semovente di muscoli che è oggi?, decide di cambiare passo e vince i sei giochi successivi ed il primo set: 6-3. Picchia la palla con una veemenza mai vista. La Pennetta si rianima all'inizio del secondo set. Dopo il 2-2 iniziale, con la bella Flavia che si aggrappa ad un gran servizio, Serena Williams scappa via di nuovo, una bordata dietro l'altra fino al 6-2 finale, dopo un'ora e tre minuti di gioco. La Pennetta lascia il campo con l'onore delle armi. Serena Williams è di un'altra categoria. Non solo di peso. Per la campionessa brindisina, agli Us Open 2014, ci sono ancora le semifinali del doppio da giocare, in coppia con Martina Hingis.

Roland Garros 2012: Sara Errani in finale, battuta la Stosur in tre set

Nuova impresa di Sara Errani al Roland Garros 2012. La tennista bolognese batte in tre set l'australiana Stosur, che la precede in classifica, e vola in finale. Partita emozionante. La Errani vince il primo set, cede di schianto nel secondo, si riprende nel terzo, che chiude 6-3. Alla fine, 7-5, 1-6, 6-3. Il sogno del trionfo a Parigi acquista contorni di concretezza. La Stosur era un'avversaria insidiosa, già finalista al Roland Garros nel 2010, quando perse da Francesca Schiavone, vantava anche il successo agli Us Open 2011. Ma, contro questa Sara Errani c'è stato poco da fare. Finale nel singolare finale nel doppio in coppia con Roberta Vinci. Nessuno avrebbe osato immaginarlo all'inizio del torneo.

Sara Errani non si ferma più: batte la Kerber e vola in semifinale al Roland Garros

Memorabile quest'edizione del Roland Garros per Sara Errani, che batte in due set la mancina tedesca Kerber, che nel terzo turno aveva estromesso la Pennetta dal torneo, e vola in semifinale. E pensare che fino allo scorso anno la brevilinea tennista bolognese mai si era spinta nella seconda settimana in un torneo dello Slam. In questo 2012, invece, il sorprendente salto di qualità, nel gioco e nella concentrazione. E così dopo i quarti di finale agli Open d'Australia, ecco le semifinali al Roland Garros. A questo punto, sulle ali dell'entusiasmo, Sara Errani potrebbe anche vincere, ripetendo l'impresa riuscita alla Schiavone nel 2010. Anche nel doppio, dove pure l'Errani ha raggiunto le semifinali in coppia con Roberta Vinci. Stiamo a vedere.

Roland Garros 2012: i doppi azzurri in semifinale

Doppi azzurri in semifinale al Roland Garros 2012. Roberta Vinci e Sara Errani si confermano reginette della specialità in questa stagione già ricca di successi. La sorpresa, però, viene dal doppio maschile, con le semifinali raggiunte dal duo Bracciali e Starace. Anche perché se Starace è rimasto competitivo anche nel singolare, Bracciali ormai da qualche anno frequenta soltanto il doppio. Ed è un peccato, perché il suo braccio, nomen omen, è di primissimo ordine, come il suo gioco di dritto. Ha sempre patito gli spostamenti laterali e gli scambi troppo lunghi. Che nel doppio, invece, sono ridotti. Stiamo a vedere.