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lunedì 24 novembre 2014

Dieci ragioni per cui Mancini non è l'allenatore giusto per l'Inter

Moratti ha una grande passione per l'Inter, ma, si lascia troppo influenzare dalle simpatie e dalle antipatie, nelle decisioni, ieri, nei consigli, oggi. Pare abbia raccomandato a Thohir di sostituire Mazzarri o con Mancini o con Leonardo. Gli eroi delle disfatte con il Villareal e con lo Shalke 04. Almeno io così li ricordo. E non con Zenga, che pure, con una squadra così malridotta, avrebbe potuto far valere quelle doti di condottiero amatissimo dal pubblico nerazzurro, che a Mancini mancano. Ecco dieci ragioni per cui Mancini non è l'allenatore giusto per l'Inter:
  1. Mancini ha apprezzato davvero un solo giocatore: Mancini stesso. Per se stesso ha avuto i riguardi che ha, da allenatore, negato a tutti gli altri. Ieri ha sbattuto Kovacic sulla fascia sinistra, costringendolo ad una brutta figura e privando la squadra della più importante fonte di gioco.
  2. Mancini patisce la tensione non meno di Mazzarri. Da giocatore si rifiutò di battere il rigore nella finale di Coppa delle Coppe con l'Arsenal. Da allenatore ha spesso mancato la vittoria sul traguardo, fallendo gli scontri diretti in Europa e rischiando di perdere lo scudetto del 2008. Che era perso, in effetti, Poi, entrò Ibrahimovic e la storia è nota.
  3. Mancini ha litigato con tutti i giocatori di taglia, fisica, pari o inferiore alla sua. Con Ibra no. E non per la mitezza del carattere dello svedese.
  4. Mancini non ammette le proprie responsabilità nelle sconfitte. E nemmeno nei pareggi. Di cui è sommo esperto: furono 18 nella stagione 2004/05.
  5. Mancini è allenatore da 4-4-2. Quando esce dal seminato, come ieri nel derby, ecco l'assurdità di Kovacic ala sinistra.
  6. Mancini viene da due anni di insuccessi tra Manchester City e Galatasaray, ma la scelta accurata delle sciarpe e delle scarpe, la stampa amica ed una certa dose di fortuna sacchiana l'hanno tenuto a galla.
  7. Mancini ha bisogno di grandi giocatori, insomma non è Zeman, ma neppure un aziendalista tipo Allegri o Garcia. All'Inter i grandi giocatori non ci sono, tolto Kovacic e, forse, Icardi.
  8. Mancini non è un grande motivatore, anzi è lunatico ed umbratile, con tendenza ad abbattersi alle prime difficoltà.
  9. Mancini se ne andò dall'Inter per libera scelta ed è tornato per l'ingaggio.
  10. Last but not least, da giovane tifava per la Juve.