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martedì 6 febbraio 2024

Il punto dopo la 23^ di Serie A 23/24: Inter avanti

Va all'Inter il derby d'Italia: i nerazzurri, guidati da un Calhanoglu assai ispirato, allungano in testa alla classifica, ma restano da giocare ancora quindici partite. Per l'Inter, sedici (recupero con l'Atalanta).


Il Milan vince, dentro una partita altelenante, contro il Frosinone. Jovic è un  centravanti di valore.


L'Atalanta, con l'Inter la squadra più in forma del momento, supera la Lazio con De Ketelaere sugli scudi: a me non sembra un fenomeno. Ma, i progressi rispetto alle recite indecise della passata stagione sono innegabili.


Terzo successo consecutivo della Roma di De Rossi, che travolge il Cagliari. Con Dybala, la Roma è sempre un'altra squadra.


Il Bologna batte il Sassuolo, ormai pienamente invischiato nella lotta per non retrocedere; il Napoli supera il Verona con una prodezza di Kvaratskhelia. La Fiorentina perde a Lecce; pareggi a reti bianche tra Udinese e Monza, Empoli e Genoa e Torino e Salernitana.

domenica 26 novembre 2023

Juve-Inter 1-1. L'Inter resta in testa

Una palla persa da Dumfries innesca il contropiede di Chiesa. Palla a Vlahovic, libero tra De Vrij e Acerbi, e gol della Juve. L'Inter, mai vista così passiva in stagione, trova presto il pareggio. Volata di Thuram dulla destra, palla al centro per Lautaro che in anticipo batte a rete con un destro incrociato. Si va all'intervallo sul risultato di parità. Nella ripresa, al netto di una certa supremazia territoriale nerazzurra  il risultato non cambis più. Sotto tono, Calhanoglu, Mkhitaryan,  Dumfries e Dimarco. L'Inter resta in testa, ma la sensazione è che la Juve lotterà ancora per il titolo.

martedì 14 novembre 2023

Il punto dopo la 12^ di A 23/24: esonerato Garcia

Serie A 2023/24: 12^ giornata

L'Inter, che batte un buon Frosinone, resta al comando della classifica, inseguita a 2 punti dalla Juve, che supera il Cagliari: l'Inter di Simone Inzaghi ha il miglior attacco e la miglior difesa, con 29 gol segnati e appena 6 gol subiti. Dopo la sosta per la nazionali, sarà proprio il derby d'Italia, in scena a Torino, a fornire indicazioni più attendibili sulla corsa per il titolo, dalla quale si sfila il Napoli.


La sconfitta interna degli azzurri contro l'Empoli costa la panchina a Garcia: Tudor o Mazzarri - il secondo è più bravo - sono in corsa per la sostituzione. Si parla tanto di gruppo e di gioco collettivo. Eppure al Napoli è bastato perdere il totem difensivo Kim, che con la sua velocità consentiva di tenere la squadra molto alta, per smarrire punti e sicurezze.


Rallenta il Milan, rimontato dal Lecce. Il derby capitolino finisce con un pareggio che non scontenta i contendenti, non troppo distanti dal quarto posto. 


La Fiorentina batte il Bologna, il Genoa sconfigge il Verona. Pareggi tra Torino e Monza, con Colpani ancora sugli scudi e convocato in nazionale, Sassuolo e Salernitana e Udinese e Atalanta.

lunedì 20 marzo 2023

Il punto dopo la 27^ giornata di Serie A 22/23

Continua la corsa lanciatissima del Napoli, che vince 4-0 sul campo del Torino, con Osimhen, autore di una doppietta, e l'indomabile Kvaratskhelia ancora sugli scudi. Gli azzurri di Spalletti, oltre a uno spartito mandato a memoria ed eseguito con naturalezza, conquistano tutti i palloni contesi. Hanno una voglia di vincere paragonabile a quella del Nottingham Forest di Brian Clough.


Il derby d'Italia, viziato da tre consecutivi tocchi di mano di Rabiot e Vlahovic, sfuggiti ad arbitro e Var, finisce alla Juve di Allegri, mentre l'Inter, pur penalizzata, annaspa tra una condizione atletica scadente, un gioco monocorde, infortunati e svogliati. Se non ci fosse la Champions, Inzaghi sarebbe stato esonerato da un pezzo.


Un gol di Zaccagni regala alla Lazio il derby capitolino. Sconfitta una Roma troppo rinunciataria, rimasta in dieci presto per l'espulsione di Ibanez.


Il Milan cade a Udine, l'Atalanta batte l'Empoli. Continua il buon momento di Sassuolo e Fiorentina che superano, rispettivamente, Spezia e Lecce.


Pareggi tra Monza e Cremonese e Salernitana e Bologna. In coda, successo importante della Sampdoria di Stankovic contro il Verona: decide una doppietta di Gabbiadini.

 

domenica 3 aprile 2022

Juve-Inter 0-1. Calhanoglu (r). L'Inter c'è ancora per lo scudetto

È per l'Inter, per mille note ragioni, il campo tradizionalmente più difficile della Serie A, quello della Juve. Questa sera anche di più, perché qualunque risultato diverso dalla vittoria spegnerebbe le residue speranze di scudetto. Vedremo come avrà preparato la partita Inzaghi.

La cronaca.

Parte meglio la Juve. Che sfiora il gol per una clamorosa respinta sbagliata da Handanovic, salvato dalla traversa. Palloni persi da Bastoni e Brozovic. Punte nerazzurri isolate e poco assistite. Ritmi elevati fino alla mezz'ora. Rigore per l'Inter per pestone di Morata a Dumfries, il più combattivo e intraprendente e determinato dei nerazzurri. Calhanoglu tira, Szczesny para: sulla respinta carambola e gol. Interviene il Var e si ripete il rigore: Calhanoglu questa volta trasforma. Vlahovic sfiora il pareggio nel recupero. Si chiude il primo tempo. Da registrare un giallo precoce a Lautaro e poi ammonizioni anche per Rabiot e Locatelli, sostituito da Zakaria. Il risultato premia per ora un'Inter poco convincente e troppo lunga sul campo. Ripresa. Dopo dieci minuti escono Lautaro e Dumfries per Darmian e Correa. Inter coperta dietro, con Bastoni che continua a soffrire Cuadrado. Nella Juve entrano Kean e De Sciglio per Morata e Alex Sandro. Percussione centrale di Zakaria che prende il palo. Cambia di nuovo Inzaghi: fuori Calhanoglu, ammonito, e Brozovic, per Vidal e Gagliardini. L'Inter sfiora il gol con Vidal dopo caparbia azione dil Vidal rifinita da Barella. Poi è Correa  sprecare un assist di Darmian. Escono Cuadrado e Rabiot per Bernardeschi e Arthur. Punizione dal limite per la Juve. Dybala calcia alto. Cinque minuti di recupero. Esce anche Dzeko per Gosens. Successo importantissimo per l'Inter dopo una partita di grandissima sofferenza. Può essere stata la partita della svolta. 


mercoledì 12 gennaio 2022

Inter-Juve 2-1. Supercoppa all'Inter!

Unico precedente nel 2005, quando fu l'Inter di Mancini a vincere la Supercoppa italiana. Si replica questa sera, ore 21:00, stadio Meazza in San Siro. Inter in formazione tipo, Juve con molti assenti, a cominciare da Chiesa, che resterà fuori per il resto della stagione. Inter favorita ma il derby d'Italia è sempre partita aperta ad ogni pronostico. 

La cronaca.

È una nuova amnesia di De Vrij, davvero in fase d'involuzione, che perde McKennie, a propiziare il vantaggio della Juve. L'Inter reagisce e pare meritarsi tre calci di rigore. Gliene viene assegnato uno solo che Lautaro trasforma di forza e previsione. Intervallo. Nella ripresa il ritmo cala, la Juve è ordinata dietro, raccolta intorno a Chiellini. L'Inter è imprecisa, con Brozovic meno lucido del solito. Dumfries sbaglia spesso l'ultimo passaggio. Il predominio territoriale non viene capitalizzato. Escono - e non condivido sul momento ma poi andrà bene comunque - Lautaro e Dzeko per Sanchez e Correa. Poi Vidal per Barella. Nella Juve entrano Dybala e Kean per Morata e Kulusevski e Arthur per Bernardeschi. Il risultato non cambia. Supplementari. Nell'Inter entra Dimarco per Perisic. Lo spettro dei rigori si palesa. Ma proprio allo scadere, al 120', si realizza la speranza di Peppino Prisco. Darmian lotta, palla a Sanchez, controllo, tiro, rete. L'Inter conquista la Supercoppa Italiana a dispetto del solito arbitraggio inadeguato. La Juve niente. Sì! Simone Inzaghi, continuo a pensare, ha sbagliato i cambi. Ha svuotato troppo presto l'area di rigore. Gli è andata bene ugualmente. Ma contro questa Juve, avrebbe dovuto vincere prima e più largamente. Ho rivisto le immagini. Va bene, c'era solo il rigore che è stato fischiato. 

lunedì 25 ottobre 2021

Il punto dopo la 9^ giornata di Serie A 21/22

Napoli e Milan appaiate in testa alla classifica con 25 punti. Ma, se il Milan ha avuto la meglio in modo fortunoso di un Bologna ridotto in nove e pagato dazio all'immobilità di Ibrahimovic, il Napoli ha tenuto bene il campo contro la Roma di Mourinho, strappando un prezioso pareggio ed offrendo l'ennesimo saggio di solidità.

Stesso risultato del derby d'Italia tra Inter e Juve, decisa da un rigore discutibilissimo dato ai bianconeri, che ha pareggiato il gol di Dzeko. Simone Inzaghi ha di nuovo sbagliato i cambi, vanificando il predominio nerazzurro durato più di un'ora. Allegri, dal canto suo, sta ricavando il massimo da questa Juve. Prudenza, attesa e capitalizzazione della buona panchina offensiva.

Tonfo biancoceleste a Verona, dove Giovanni Simeone ha messo a segno una quaterna. Se Sarri non fosse Sarri, sarebbe già in discussione. Già contro l'Inter la Lazio aveva vinto solo per i demeriti di Inzaghi. E non si può lasciare in panchina Luis Alberto.

Successo esterno dell'Empoli sulla Salernitana con doppietta di Pinamonti, che è centravanti di qualità e che all'Inter sarebbe stato più utile di Sanchez. Vittorie anche per Torino, Salernitana e Sassuolo, con Berardi sempre sugli scudi.

giovedì 21 ottobre 2021

Domenica Inter-Juve

La partita, il derby d'Italia, si presenta da sé e non richiede chissà quale affresco. Starei di più sul lato tattico, questa volta. Inter e Juve hanno bisogno dei tre punti per restare in corsa per lo scudetto. Per la Juve, più dietro in classifica, sarà l'ultima chiamata. Per l'Inter la penultima, ma siamo lì. Come si giocherà? Juve indietro, pronta a ripartire con Chiesa e Cuadrado, uno che ora dribblando ora cadendo, fa sempre la differenza contro i nerazzurri, l'Inter proponendo gioco, nello stile scelto da Simone Inzaghi. Chi vincerà? Chi avrà saputo sfruttare al meglio le debolezze dell'avversario. Molto dipenderà dall'Inter, che considero più forte. Dovrà evitare giocate troppo rischiose in mezzo al campo, che potrebbero innescare le ripartenze avversarie. Non c'è un difensore nerazzurro che possa pareggiare la velocità di Chiesa, ad esempio, e nemmeno  quella di Morata. Con una gestione più attenta e meno frenetica del possesso palla, l'Inter, alla lunga, stante la maggior qualità, dovrebbe avere la meglio.

martedì 9 febbraio 2021

Juve-Inter 0-0. Lukaku peggiore in campo

Risultato quanto mai scomodo l'1-2 dell'andata, che l'Inter dovrebbe ribaltare tra poche ore, sul campo della Juve. In palio la finale di Coppa Italia. La partita è più importante di quanto si dica. Un derby d'Italia è sempre importante. Vincerlo entusiasma e dona certezze. Perderlo agisce in senso contrario. Poi, all'Inter non basterà vincere. Dovrà farlo, per ottenere la qualificazione, con due gol di scarto. 

La cronaca.

Handanovic compie almeno tre grandi interventi ed è il migliore dell'Inter. Basta questo a spiegare la prova opaca dei nerazzurri, mai davvero pericolosi in una partita che dovrebbero vincere con due gol di scarto. Solo la scarsa vena serale di Cristiano Ronaldo evita all'Inter la sconfitta. Partita imbarazzante di Lukaku, che, nelle partite importanti sparisce letteralmente. Non tiene un pallone, non vince un contrasto, non tenta un dribbling. A contendergli la palma di peggiore in campo, Brozovic, autore di una regia scialba e banale, e Sensi, subentrato a Eriksen. Hakimi ha predicato nel deserto eppure ha messo dentro un mucchio di palloni. Non ci giro intorno. Con Icardi, due o tre di quei palloni sarebbero finiti in rete. Sì, con Icardi, che peraltro contro la Juve segnava sempre. Conte conferma di non essere allenatore da Coppa. La sua carriera, non breve, è eloquente. Inter eliminata, Juve in finale. 

martedì 2 febbraio 2021

Inter-Juve 1-2. Errore di Bastoni e Handanovic

Senza gli squalificati Hakimi e Lukaku, l'Inter ospita la Juve, per la semifinale d'andata della Coppa Italia 2020/21. Inter in vantaggio con una conclusione di prima, in anticipo, di Lautaro Martinez, che batte un Buffon poco reattivo. Pareggia la Juve su rigore fischiato per una leggerissima trattenuta di Young su Cuadrado, che quasi sviene. Niente di nuovo. Poi, Bastoni e Handanovic imbasticono uno degli errori più pacchiani della storia del calcio, regalando palla a Cristiano Ronaldo, che raddoppia. Sempre per insistere in uno stucchevole possesso palla, peraltro correndo indietro! Nella ripresa, l'Inter ha due grandi occasioni con Sanchez, che tira addosso a Demiral sulla linea di porta, e Darmian, con parata di Buffon. Al 73' entra Eriksen per Vidal. A cinque minuti dal termine, dentro Pinamonti e Sensi, per Bastoni e Brozovic. Dipendesse da me, da qui a fine stagione, Sanchez e Handanovic non vedrebbero più il campo. Ex giocatori. Sì anche Sanchez. Non segna mai: 7 milioni di euro netti l'anno e non segna mai. Quanto a Bastoni, ha un bel mancino, ma non sa difendere, dettaglio non trascurabile per un difensore. Brutta sconfitta perché evitabile. La Juve è poca cosa, quest'anno. 

martedì 19 gennaio 2021

Il punto sulla Serie A dopo la 18^ giornata: Milan campione d'inverno?

Il successo esterno sul campo del Cagliari consegna, di fatto, al Milan il titolo di campione d'inverno, spesso premonitore del successo pieno a maggio: non credo che andrà così. Ad ogni modo i rossoneri, ieri di nuovo trascinati da Ibrahimovic, autore di una doppietta, restano la grande sorpresa della Serie A 2020/21. Non posso tacere del dodicesimo rigore in 18 partite fischiato in favore del Milan. C'era? C'erano gli altri? Forse, sì. Secondo me, non tutti. A mia memoria, il record dei rigori stagionali è proprio del Milan: 15, nella stagione 2002/2003. Quel Milan avrebbe vinto la Champions e aveva giocatori di ben altra qualità. Tanto per offrire dei punti di riferimento ad un dibattito che, sulla stampa nazionale, non esiste. Mistero!

Il derby d'Italia va all'Inter che vince, con punteggio meno severo di quanto mostrato in campo, 2-0, contro una Juve dimessa e spaesata. Non accadeva dal 2016. 

Il derby di Roma va alla Lazio, che strapazza una Roma svagata almeno quanto la Juve: Luis Alberto, ripeto, grande giocatore, segna una doppietta.

Il Torino, con un uomo in più per oltre un'ora, non riesce ad avere ragione dello Spezia: la conduzione di Giampaolo è stata fallimentare. Esonerato, al suo posto arriva Nicola.  

Vittoria tennistica del Napoli contro la Fiorentina di Prandelli: gli azzurri potrebbero essere rientrati nella lotta per il titolo.

domenica 17 gennaio 2021

Inter-Juve: 2-0. Vidal, Barella. Dominio nerazzurro

Riuscirà Conte a vincere una sfida davvero decisiva? Sarebbe una novità nella sua gestione nerazzurra. L'occasione c'è stasera, con l'Inter che sfida la Juve meno competitiva degli ultimi nove anni e mezzo. 

La cronaca:

L'Inter potrebbe chiudere il primo tempo sul 4-0, ma Lautaro, due volte, e Lukaku sbagliano conclusioni davvero facili. Prima, c'era stato il gol di testa di Vidal, sì proprio lui e non l'avrei detto, su cross mancino di Barella: il migliore in campo assieme al velocissimo Hakimi. Che dopo qualche minuto nella ripresa raddoppia con un bel destro in quello che sembra un contropiede ed invece è solo calcio verticale. Grande il lancio di Bastoni, perché il calcio è un gioco semplice. Per la Juve, finora dominata, entrano Kulusevski e McKennie. Lautaro anima un bel contropiede a 20 minuti dal termine, ma conclude a lato sul palo lungo. Young esce per Darmian. Esce anche Vidal, alla miglior partita in maglia nerazzurra, per Gagliardini. Entra Sanchez per Lautaro Martinez: l'argentino ha giocato bene per la squadra, ma, per diventare un fuoriclasse assoluto, deve diventare più preciso sotto porta. Oggi ha commesso troppi errori di misura. C'è anche tempo per una buona parata di Handanovic su conclusione di Chiesa. Grande prova, anche di personalità, dell'Inter, contro una Juve francamente modesta. Va dato merito anche a Conte, che pure continua a non piacermi.


mercoledì 13 gennaio 2021

Fiorentina-Inter:1-2. Lukaku! Inter ai quarti di Coppa Italia. Sfiderà il Milan

Orario pomeridiano, le 15:00, per Fiorentina-Inter, ottavi di finale della Coppa Italia 2020/21. Nella settimana, che si concluderà con il derby d'Italia contro la Juve, Conte decide, finalmente, di puntare ad un centrocampo di qualità, con Eriksen e Sensi dall'inizio. 

La cronaca: gioca Vidal e non Sensi. E proprio Vidal, autore comunque di una prova anonima, trova il primo gol nerazzurro su rigore trovato da Sanchez dopo respinta del portiere viola su tiro di Eriksen. Intervallo. Comincia la ripresa e subito Lautaro potrebbe raddoppiare ma spedisce a lato da posizione favorevole. Pareggia Kouame per la Fiorentina, dopo mischia confusa in area nerazzurra. Entrano Hakimi, Lukaku e Barella. E Hakimi sfiora due volte il gol. La partita non si sblocca e si va ai supplementari. Esce Vidal per Brozovic. L'Inter attacca ma senza grande ordine. Sanchez non angola un colpo di testa da due passi su cross di Hakimi. Lukaku è molto macchinoso. Bel tiro a giro di Eriksen, palla respinta in angolo da Terracciano. Che più tardi si ritrova tra i piedi un colpo di testa di Lukaku imbeccato da un angolo di Eriksen: grave errore del belga. Che poi si riscatta con un gol di testa, che regala all'Inter la qualificazione ai quarti di finale. In conclusione, partita sofferta, l'Inter spreca energie preziose in vista del derby d'Italia di domenica sera contro la Juve. Una citazione per la partita di Castrovilli: il 10 della Fiorentina è una mezzala classica di grande qualità.

giovedì 9 gennaio 2020

Sfida scudetto Inter-Juve. Sei volte ha vinto l'Inter

Duello al vertice tra Inter e Juve nella serie A 2019/20. Con molti precedenti, sebbene datati, nella storia del calcio italiano. Nel 1938, l'Inter, Ambrosiana-Inter come allora si chiamava, guidata dall'estro impareggiabile di Giuseppe Meazza, conquistò il suo quarto scudetto, battendo in volata la Juve. Lo stesso sarebbe accaduto nel 1953 e nel 1954, con l'Inter di Foni, nel 1963, con il primo titolo di Herrera, nel 1980, con Bersellini e poi nel 2009, quando l'Inter di Mourinho vinse con ampio margine. Vediamo come andrà a finire in questa stagione il derby d'Italia per lo scudetto.

domenica 6 ottobre 2019

Inter-Juve: 1-2. Handanovic, Conte e Lukaku inguaiano l'Inter

Sembrava la primavera del 2018. Ancora errore di coppia di Skriniar, palla sotto le gambe, e Handanovic, che quasi sviene invece di parare. E gol per la Juve. Segnato da Dybala. Un tocco di mano di De Ligt propizia il rigore trasformato da Lautaro Martinez per l'Inter. Che regge il peso dell'attacco mentre Lukaku sbaglia qualunque cosa: scelte, stop e tiri. E nella ripresa Conte lascia dentro lui e toglie l'argentino. La Juve segna ancora con Higuain, che sorprende una difesa nerazzurra mal piazzata. Si salva Barella, oltre a Lautaro. Pagata la precoce uscita di Sensi. Conte perde contro la Juve dopo il Barca. Non giochi a fare Mourinho. Perché non c'è confronto.

lunedì 30 settembre 2019

Serie A 2019/20: il punto dopo la 6^ giornata. Milan in crisi!

Inter a punteggio pieno, Juve ad inseguire con due punti di ritardo. E, domenica prossima, Inter-Juve, con il derby d'Italia che torna ad essere decisivo per la serie A come non accadeva da anni. Vince il Napoli contro il Brescia, Mertens si issa a 114 gol con gli azzurri, ad una lunghezza da Maradona, ma è solo un dato statistico. Torna al gol Balotelli, di gran lunga il miglior centravanti italiano: 166 gol in carriera. Avrà anche dissipato molto del suo talento, ma i suoi numeri, ha ancora 29 anni, meritano rispetto. La Fiorentina, trascinata da un favoloso Ribery, affonda il Milan di Gianpaolo: i rossoneri sono modesti e male assemblati. La crisi è acuta e non penso che il Milan ne uscirà facilmente. Larga vittoria della Lazio e vittoria di misura della Roma. Questa sera il Toro sfida il Parma.

venerdì 7 dicembre 2018

Juve-Inter 1-0: Spalletti sbaglia ancora

Sbaglia ancora Spalletti. Vincenti non si diventa! Bella Inter nella prima mezz'ora, palo di Gagliardini, errore di mira di Perisic, sotto tono, che si scontra con Icardi. Errori imperdonabili contro una Juventus solida e cinica, che nel dribbling e nella corsa di Cancelo ha la sua principale arma tattica. Nella ripresa, sostituzione assurda di Politano, vero punto di equilibrio del gioco nerazzurro. Entra Borja Valero con il passo della sgambata domenicale a Villa Borghese.  La Juventus prende campo. Su un cross di Cancelo, Handanovic sonnecchia in porta e Asamoah, che se la gioca con Gresko, molla Mandzukic. Gol per la Juve. Che l'Inter non rimonta. Anche perché Lautaro Martinez tira fuori di tre metri la palla del possibile pareggio. Con Spalletti, mi ripeto, ci si piazza, ma non si vince.

mercoledì 5 dicembre 2018

Juve-Inter: affresco del derby d'Italia

Quando Gianni Brera coniò, per la sfida tra Inter e Juve, o Juve e Inter, la locuzione fortunatissima derby d'Italia, correva l'anno 1967. Aldo Moro era, per la terza volta, Presidente del Consiglio dei Ministri, guidando un governo di centro-sinistra, Giuseppe Saragat, socialdemocratico, era Presidente della Repubblica. L'Italia stava smettendo gli abiti del paese rurale, la dorsale appenninica cominciava a spopolarsi, Milano, Torino e Genova continuavano ad accogliere emigrati dal meridione e dalle isole. Mutavano i costumi. Ma, ancora non c'era stato lo sconquasso che avrebbe portato il 1968. Dentro gli stadi, non esisteva il tifo organizzato, c'erano pochissimi posti a sedere, ci si andava con giacca e cravatta. E cappello, molte volte. Le immagini di repertorio, tutte rigorosamente in bianco e nero, le canzoni, le acconciature, i volti, tutto, a rivederlo, rimanda ad un mondo che oggi appare lontanissimo, sfumato. Olio su tela. Ecco, sono passati 51 anni, e sembrano, tale è l'effetto straniante provocato dal confronto con i nostri giorni, molti di più. E il derby d'Italia, prima della trovata breriana, era già tale da molti anni. Nel tempo, la rivalità tra Inter e Juve è cresciuta o diminuita, secondo i casi e le occasioni e gli interpreti. Venerdì 7 dicembre, l'ennesimo capitolo di questo grande libro popolare italiano.

lunedì 3 dicembre 2018

Serie A 2018/19: il punto dopo la 14^ giornata. Campionato squilibrato

Campionato squilibrato, come mai prima. La Juve passeggia contro una Fiorentina dimessa, coglie il tredicesimo successo in quattordici partite e tocca quota quaranta punti! Inaudito. La serie A si è trasformata in una versione mediterranea della Ligue 1 o della Bundesliga. Con corsa per il titolo conclusa dopo mezzo campionato. Com'è potuto accadere? Prima della deriva del calcio globalizzato, la serie A aveva sviluppato anticorpi contro lo strapotere del calcio ricco, regalando, ogni lustro, una sorpresa. Nel dopoguerra, i due scudetti della Fiorentina, i due scudetti della Lazio e della Roma, il tricolore del Bologna e del Cagliari e del Torino e del Verona e della Sampdoria, i due titoli del Napoli di Maradona. Ora, invece, si va verso l'ottavo scudetto della Juve. Che è forte, ma, contro di lei, molte squadre scendono in campo con atteggiamento rinunciatario, con rassegnazione, come se la sconfitta dovesse giungere comunque. Inesorabile e fatale. L'assenza d'incertezza toglie fascino al campionato. L'Inter pareggia a Roma, in mezzo ad un paio di errori arbitrali gravi, uno per parte, e raggiunge il Napoli al secondo posto, ma gli azzurri sfideranno stasera l'Atalanta. Vince il Milan, con fortuna contro il Parma, il Chievo di Pellissier strappa un punto alla Lazio di Ciro Immobile. Torna al successo la Sampdoria, imitata dal Torino. Venerdì, derby d'Italia. L'Inter giocherà sul campo della Juve. Una vittoria nerazzurra servirebbe moltissimo. Non solo all'Inter, ma alla serie A. Noiosa più dell'Arsenal di Brady.

venerdì 27 aprile 2018

Inter-Juve: l'Inter deve vincere

Partita da non sbagliare, partita da vincere. L'Inter ha bisogno di battere la Juve per mille ragioni. Per coltivare il sogno della Champions League, per onorare la propria storia, per interrompere l'egemonia bianconera sul campionato, che dura da troppi anni, per ritrovare la consapevolezza della propria forza. E per vincere, avrà bisogno di limitare al massimo gli errori. Spalletti non deve fallire la formazione. Io giocherei con un 3-4-3, con Cancelo e Santon esterni, facendo partire Rafinha, che soffre ancora i ritmi alti, dalla panchina. Mi aspetto moltissimo da Icardi, già autore di quattro gol nel derby d'Italia.