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lunedì 18 luglio 2016

Lo strapotere di Froome, re del Tour de France

Prima arrossiva, Froome. Poi si difendeva dagli attacchi della stampa, che dubitava delle sue prestazioni sbalorditive, di quella straordinaria e mai vista cadence de pedalage. Ora, Froome, padrone assoluto del Tour de France 2016, mostra una sicurezza quasi sfacciata, sorride ai timidi attacchi degli avversari, tutti condannati a correre per un piazzamento. Non so se sia, o meglio, se sarà vera gloria, la sua. Epperò, i suoi antagonisti davvero scompaiono al confronto, perché corrono come soldatini pronti a rientrare nei ranghi al primo "a posto" del comandante britannico. L'unico che avrebbe il coraggio di attaccare, se non fosse zavorrato dal dovere di fedeltà al capitano Quintana, è Valverde. Che, da campione navigato, sa che, per vincere, bisogna rischiare di perdere tutto. Speriamo che almeno lui provi a far saltare il banco.

mercoledì 13 luglio 2016

Mont Ventoux: Froome e gli altri favoriti. Salita finale accorciata di 6 km

Tappa solenne domani, 14 luglio e festa nazionale per i francesi, al Tour de France 2016, da Montpellier al Mont Ventoux, il monte calvo, spazzato dal terribile Mistral, cantato dal Petrarca, che ha consacrato le vittorie di Gaul e di Poulidor, di Merckx e di Thevenet fino al Froome del 2013, quello lunare come il paesaggio della vetta di Provenza con una frequenza di pedalata mai vista prima. La maglia gialla è favorita? Non lo so. Ma direi di no. Perché gli attacchi imprevisti degli ultimi giorni li ho interpretati come il sintomo di una condizione imperfetta. Quintana o Bardet potrebbero anche staccarlo. Tutto può succedere anche che si ritrovi Aru e persino che risorga Pinot, per quanto appaia difficile. Di certo, nell'aria rarefatta del Mont Ventoux non si potrà bluffare. Poi magari finirà che Froome scatterà, con la sua proverbiale cadence de pedalage ed ammazzerà la corsa. Peccato, in ogni caso, che la salita sia stata accorciata di 6 km, per decisione dell'organizzazione del Tour. 

martedì 14 luglio 2015

Froome trionfa in maglia gialla a La Pierre Saint Martin, cede Quintana, cede di più Contador, crolla Nibali, che perde altri 4'26"

Tour de France 2015, decima tappa nel giorno della festa nazionale francese da Tarbes a La Pierre Saint Martin, Pirenei. Lunga fuga di Fedrigo, ancora in vantaggio ai piedi del Col de Soudet, salita di dodici chilometri e mezzo che diventa il teatro di uno spettacolare, quanto annunciato, attacco di Froome. La maglia gialla fa presto il vuoto e non c'è avversario che sappia tenergli testa. Nemmeno quel grandissimo scalatore che è Quintana. Fatica Van Garderen, fatica di più Contador, crolla, e pure questo crollo era nell'aria, Nibali, che deve definitivamente abdicare ad ogni sogno di gloria: in classifica generale il campione uscente è a quasi sette minuti dal britannico. La cadence de pedalage di Froome, per tornare a lui, è quella del 2013, intensissima ed impressionante. Questo successo, voluto con estrema determinazione, per le sue dimensioni, avrà l'effetto di tramortire la concorrenza. Froome ha già vinto il Tour o, quanto meno, soltanto Froome, a questo punto, può perderlo. Anche perché la sua squadra, il team Sky, è fortissima. Dietro Froome, battendo Quintana in volata, arriva, infatti, il compagno di squadra della maglia gialla, Richie Porte