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mercoledì 21 maggio 2014

Storia dei mondiali di calcio: 13^ puntata (1982, al Mundial di Spagna vince l'Italia, il mito di Pablito)

Vigilia funestata da polemiche interminabili. Gli azzurri di Bearzot vengono attaccati dalla stampa nazionale unanime, ma anche da dirigenti, osservatori, tifosi. A Bearzot si rimprovera di aver lasciato a casa Beccalossi, che a dire il vero avrebbe meritato la convocazione di più agli Europei del 1980, e soprattutto il capocannoniere Pruzzo. Sicché il Mundial di Spagna, anno di grazia 1982, non comincia sotto i migliori auspici. Nel girone eliminatorio di Vigo, arrivano tre brutti pareggi, contro Perù, Polonia e Camerun ed una stentatissima qualificazione al girone successivo, che ci vede opposti ai campioni del mondo uscenti dell'Argentina, nella quale già brilla la stella dell'immenso Maradona, ed ai fantastici giocolieri del Brasile di Santana: un centrocampo strepitoso, dove Falcao comanda il gioco, Cerezo galoppa, Junior muove dalla fascia sinistra, Zico segna, Socrates inventa ed Eder calcia a velocità mai viste. Un tripudio di tecnica, di eleganza. Una squadra che pare destinata a raccogliere l'eredità di quella del 1970. A sorpresa, l'Italia batte l'Argentina, con gol di Tardelli e Cabrini, mentre Rossi, rientrato dopo una lunga squalifica dovuta allo scandalo scommesse del 1980, seguita a stentare, attirandosi gli strali della critica. Contro il Brasile, cui basterebbe un pareggio, per accedere alle semifinali, Rossi però si ridesta dal lungo letargo e segna un tripletta destinata a mutare il corso della storia del mondiale e della sua carriera. A nulla valgono, per i supponenti brasiliani, che non accettano di giocare per il pareggio, le bellissime reti di Socrates e di Falcao. Esordisce al mondiale in quella storica partita Beppe Bergomi, 18 anni e mezzo, che prende il posto dell'acciaccato Collovati. Non uscirà più di squadra fino alla fine. In semifinale, una doppietta di Rossi estromette la Polonia, cui manca l'asso Boniek. Nell'altra semifinale, i tedeschi battono ai rigori, dopo una strepitosa rimonta la Francia di Platini e Giresse. Decisivo l'ingresso dell'infortunato Rummenigge, che segna il suo quinto gol. Rummenigge e Rossi, alla vigilia della finale tra Germania Ovest ed Italia guidano la classifica cannonieri con cinque reti. In finale, Bergomi, che gioca al posto dell'infortunato Antognoni, con cambio di modulo deciso da Bearzot, marca Rummenigge, reduce dalla conquista di due palloni d'oro consecutivi. La mossa si rivelerà decisiva. Bruno Conti, ala destra imprendibile, furoreggia dappertutto, ha tecnica brasiliana e concretezza europea. Sarà il miglior giocatore del mondiale. Atterrato in area a metà del primo tempo, rigore per l'Italia, che Cabrini calcia a lato del palo alla sinistra di Schumacher. Nella ripresa, però, l'Italia passa con Rossi, sei gol e capocannoniere del torneo, raddoppia con un gol da urlo, urlo vero, di Tardelli, dopo scambio in area tra l'immenso libero Scirea ed il giovane Bergomi, segno che l'Italia attaccava a pieno organico. E dilaga con una prodezza di Altobelli. Per i tedeschi arriverà poi il gol della bandiera di Breitner. Italia campione del mondo per la terza volta: 1934, 1938, 1982. Il capitano Zoff alza la coppa. E' un trionfo. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata)

lunedì 15 ottobre 2012

Le dieci migliori ali destre della storia

Veniamo alle migliori ali destre della storia. Non indico Cristiano Ronaldo, ala ai tempi del Manchester United, i primi tre anni, perché poi sulla fascia ci finirono Rooney o Tevez: Cristiano Ronaldo è un attaccante, infatti. Per il resto, scelte obbligate ed esclusioni discutibili. Segue la classfica. Cosa ne pensate?
*Aggiornamento del 28 giugno 2022: estendo la classifica alle 37 migliori ali destre della storia.
  1. Garrincha
  2. Best 
  3. Bruno Conti
  4. Jairzinho
  5. Mattews
  6. Hamrin
  7. Figo
  8. Littbarski
  9. Keegan
  10. Beckham
  11. Jimmy Johnstone
  12. Rep
  13. Julinho
  14. Meroni
  15. Robben
  16. Munoz  (River Plate)
  17. Simonsenn
  18. Dalglish
  19. Omar Corbatta
  20. Di Maria
  21. Causio
  22. Wilkes
  23. Jair
  24. Haller
  25. Hassler
  26. Daniel Bertoni
  27. Frank Arnesen
  28. Donadoni
  29. Vanenburg
  30. Bernd Schneider
  31. Chris Waddle 
  32. Michel
  33. René Van de Kerkhof
  34. Claudio Sala
  35. Bernardo Silva
  36. Steve McManaman
  37. July


martedì 27 marzo 2012

Stramaccioni all'Inter: conferenza stampa di presentazione. Di sé dice: fortunato non predestinato. Apparizione a sorpresa di Balotelli

Presentato Stramaccioni, da ieri sera il nuovo allenatore dell'Inter, dopo avere diretto il primo allenamento della squadra. Arriva in leggero ritardo, divisa ufficiale, aria seria, molto compreso del nuovo ruolo. Stramaccioni sa il fatto suo, ammette che subentrare ad un altro allenatore a stagione in corso è difficile. Ma, la crisi dell'Inter pare non spaventarlo. Moratti gli ha soltanto detto: "dobbiamo vincere". E non è poco. Sta attento a schivare i colpi della sala stampa e dichiara che non intende insegnare calcio. Fa bene, a certi livelli si presume che giocare si sappia già. A Stramaccioni interessa "trasmettere idee". Non si sente un predestinato, ma, piuttosto fortunato. Ringrazia Bruno Conti, che gli ha spianato la carriera chiamandolo alla Roma. Dichiara il suo apprezzamento per il gioco di Sacchi, considera Mourinho un mito. Si rifugia anche in qualche dichirazione di prammatica del tipo: la squadra è forte. Laddove tutti sappiamo che questa squadra è stata forte. Dice di voler puntare su entusiasmo, ritmo ed intensità, ma non credo che potrà trasformare Cambiasso in una saetta. Ad un certo punto, entra in sala stampa Balotelli: "una carrambata", esclama Stramaccioni. La battuta è pronta, l'eloquio non molto sciolto. Dai giocatori si fa dare del lei. L'impressione generale è buona. Poi, come sempre, sarà il campo a stabilire il valore di Stramaccioni allenatore dell'Inter. Dimenticavo, Branca era al suo fianco. Ma, non avrebbe dovuto essere licenziato?