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mercoledì 17 novembre 2021

Giro d'Italia 2022: percorso e partecipanti

Si annuncia un Giro d'Italia difficilissimo quello del 2022, con partenza da Budapest in Ungheria e arrivo spettacolare, contro il tempo, all'Arena di Verona. Quella conclusiva sarà la seconda di due crono, per complessivi 26,3 km contro il tempo: poco. Penalizzati i grandi passisti. Sei  le tappe di montagna. Sei gli arrivi in salita. Senza che ci sia coincidenza esatta tra le une e gli altri. Per esempio, la tappa dell'Aprica, di alta montagna, si chiude dopo una discesa di sei km. La prima tappa ungherese, piatta, si chiude con ascesa impegnativa. Ecco il dettaglio delle tappe, intervallate, da tre e non due giorni di riposo a causa della partenza magiara. 

  • 1^ 6 maggio Budapest - Visegrad 195 km
  • 2^ 7 maggio Budapest - Budapest 9,2 km🕔
  • 3^ 8 maggio Kaposvar - Balontofured 201 km
  • 10 maggio primo giorno di riposo
  • 4^ 10 maggio Avola - Etna (rif. Sapienza) 166 km
  • 5^ 11 maggio Catania - Messina 162 km
  • 6^ 12 maggio Palmi - Scalea 192 km
  • 7^ 13 maggio Diamante - Potenza 198 km
  • 8^ 14 maggio Napoli - Napoli 149 km
  • 9^ 15 maggio Isernia - Blockhaus 187 km
  • 16 maggio secondo giorno di riposo
  • 10^ 17 maggio Pescara - Jesi 194 km
  • 11^ 18 maggio Sant'Arcangelo di Romagna - Reggio Emilia 201 km
  • 12^ 19 maggio Parma - Genova 186 km
  • 13^ 20 maggio Sanremo - Cuneo 157 km
  • 14^ 21 maggio Santena - Torino 153 km
  • 15^ 22 maggio Rivarolo Canavese - Cogne 177 km
  • 23 maggio terzo e ultimo giorno di riposo
  • 16^ 24 maggio Salò - Aprica 200 km
  • 17^ 25 maggio Ponte di Legno - Lavarone 165 km
  • 18^ 26 maggio Borgo Valsugana - Treviso 146 km
  • 19^ 27 maggio Marano Lagunare - Santuario di Castelmonte 178 km
  • 20^ 28 maggio Belluno - Marmolada (Passo Fedaia) 167 km
  • 21^ 29 maggio Verona - Verona 17,1 km🕔 

Non si sa ancora, invece, chi parteciperà alla corsa rosa. Pogacar, Roglic e Bernal, i tre fari del ciclismo attuale nelle corse a tappe, andranno al Tour, a quanto pare. Potrebbero esserci i francesi Bardet e Thibaut Pinot, finalmente restituito all'agonismo dopo molta sfortuna. Forse, l'altro francese Gaudu, ottavo all'ultima Vuelta. Ma, anche Carapaz, vincitore nel 2019, Hart, vincitore nel 2020, almeno uno dei gemelli Yates. Forse Evenepoel, che vorrà scoprire se i grandi giri siano davvero alla sua portata. Io penso di sì. Ne sapremo di più nei primi mesi del 2022.

Aggiornamento del 03 gennaio 2022: Evenepoel pare proprio che non sarà al via del Giro e che correrà invece la Vuelta. Dovrebbe esserci Thomas Pidcock, il predestinato inglese che spopola anche nel ciclocross e che la corsa rosa l'ha già vinta, categoria under 23, nel 2020.

lunedì 5 giugno 2017

Tour de France 2017: i favoriti. Froome, Aru e Bardet

Chi vincerà il Tour de France 2017? Molti prevedono, all'unanimità gli scommettitori professionali, il successo di Froome, in cerca della quarta affermazione a Parigi. I francesi sperano in Bardet, ma il Thibaut Pinot ammirato al Giro d'Italia, cronometro a parte, potrebbe dire la sua. Contador ha superato la soglia fatidica dei 34 anni, a parte Horner alla Vuelta, nessuno ha vinto una grande corsa a tappe dai 35 anni in poi. Quintana, lo sappiamo, vince solo se perdono gli altri. Allo stato, ancora non si sa, con esattezza, chi parteciperà. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento dell'8 giugno 2017: dopo la pessima prova a cronometro di ieri da parte di Froome, al Giro del Delfinato, corsa che il britannico ha sempre conquistato prima dei suoi successi al Tour de France, gli tolgo una stelletta nei pronostici e forse dovrei togliergliene due. Mentre ne aggiungo una a Valverde, che, senza l'ingombro di Quintana, chissà?, potrebbe davvero dire la sua.
*Aggiornamento del 12 giugno 2017: all'esito del Giro del Delfinato, vinto dal danese Fuglsang su Porte, restano grosso modo invariate le possibilità dei maggiori pretendenti al successo al Tour de France 2017. Froome, tutto sommato, sta bene, meno di quanto pensassi un mese fa, più di quanto tutti abbiano pensato dopo la cronometro al Delfinato. Porte, secondo me, è un piazzato ma non un vincente.
*Aggiornamento del 23 giugno 2017: Nibali, al Tour, non ci sarà.
*Aggiornamento del 27 giugno 2017: la perentoria affermazione di Aru al campionato italiano di domenica scorsa mi obbliga ad assegnargli un'altra stelletta nel pronostico.
*Aggiornamento del 30 giugno 2017: Thibaut Pinot ha dichiarato due giorni fa, all'Equipe, di non puntare alla classifica generale, preferendo concentrarsi su un successo di tappa.
*Aggiornamento del 03 luglio 2017: la cronometro inaugurale di sabato ha estromesso, causa una terribile caduta, Valverde. Thibaut Pinot nella tappa odierna con arrivo a Longwy, è riuscito perdere più di tre minuti. Allora, è vero, la classifica generale, in questo Tour, non fa per lui.
*Aggiornamento del 10 luglio 2017: caduto Porte nel tappone con arrivo a Chambery, ormai la lotta per la vittoria finale è ristretta a Froome, Bardet e Aru.

  1. Froome ****
  2. Bardet ****
  3. Aru ****
  4. Rigoberto Uran ***
  5. Quintana **

giovedì 28 luglio 2016

Tour de France 2016: le pagelle

Si è concluso domenica scorsa con il terzo successo di Chris Froome il Tour de France 2016, ecco le pagelle dei protagonisti.


  • FROOME: voto 9,5. Il britannico corre da padrone, meno forte in salita, e generalmente meno agile in sella, inventa attacchi in discesa, poi guadagna e si difende, scavando il divario con gli avversari nelle prove a cronometro. Maturo e consapevole della propria superiorità, cominciano ad amarlo persino i francesi.
  • BARDET: voto 8. Travolto dalla pressione e da un malanno il grande rivale Thibaut Pinot, Bardet compie un'impresa in salita nella tappa di Saint Gervais Mont Blanc e risale al secondo posto della classifica generale. Primo podio al Tour e la concreta speranza di vincerlo un giorno. A condizione di migliorare nelle prove contro il tempo.
  • QUINTANA: voto 6. Non di meno, perché un terzo posto al Tour vale pur sempre qualcosa. Epperò il colombiano ha mancato una grande occasione, quest'anno che Froome in salita non mulinava le gambe alle frequenze impossibili degli anni passati. Mai uno scatto risoluto, strategia di corsa inesistente, atteggiamento passivo e sfiduciato. E' ancora giovane Quintana, ma le occasioni perdute cominciano ad essere parecchie.
  • ARU: 5. E non di più. Perdere 17 minuti in una tappa è moltissimo, Fuori anche dai primi dieci. Lo considero sopravvalutato. Spero di essere smentito. Contro il tempo, la cronoscalata fa poco testo, fatica, in salita non stacca i migliori ma anzi ne viene staccato.
  • NIBALI: 5. Che errore correre da gregario un Tour! Dopo quattro grandi giri vinti. I francesi erano increduli. Deve rispettare il suo passato ed il suo palmares. E poi si sapeva che Aru nemmeno tra i primi cinque sarebbe riuscito ad arrivare. 
  • YATES: 8. Viene dalla pista e deve ancora compiere 24 anni. Va forte dappertutto. Un Tour l'inglese mi pare destinato a vincerlo prima o poi. Sorprendente.
  • VALVERDE: 7,5. Dopo il podio al Giro, il sesto posto al Tour, per la sesta volta tra i primi dieci alla Grande Boucle per il corridore più completo e regolare della sua generazione.
  • CAVENDISH: 9. Il re delle volate, dopo un paio di stagioni di appannamento, durante le quali aveva perso terreno nei confronti dei tedeschi Kittel e Greipel, è tornato a dettare legge. Quattro vittorie in questo Tour de France 2016 per Cavendish, 30 in carriera, dopo Merckx, 34.
  • SAGAN. 9. Ennesima maglia verde, tre perentorie vittorie di tappa. Sagan è diventato il campione assoluto, che si era a lungo intravisto. Straordinaria la maturazione conosciuta dal corridore slovacco nell'ultimo anno. Fuoriclasse.
  • THIBAUT PINOT: 4,5. Migliorato a cronometro, ero convinto che fosse pronto per la vittoria. Ma fatica a reggere la pressione. Per un corridore, la testa, molte volte, viene prima delle gambe. Detto questo, continuo a considerarlo fortissimo.

giovedì 21 luglio 2016

Froome vince cronoscalata (Sallanches-Megève) e terzo Tour

Leggera sindrome da terza settimana? Chris Froome non domina la cronoscalata da Sallanches a Megève? Sembrava, dopo i primi chilometri. Poi, Froome ha cambiato marcia e stravinto. Anche il Tour, ormai si può dire. Aru, una volta tanto, fa una bella gara e chiude terzo dietro Froome e lo specialista Tom Dumoulin. Chi impressiona è Yates: viene dalla pista ma ha soltanto 24 anni e potrebbe essere il terzo inglese, un giorno non lontano, a vincere il Tour, dopo Wiggins e Froome. Per ora, tuttavia, Froome resta imbattibile. Il suo terzo Tour è in cassaforte.

giovedì 14 luglio 2016

Froome appiedato, Yates in giallo, anzi no! La giuria ci ripensa, Froome conserva la maglia gialla. Sul Mont Ventoux vittoria di De Gendt

Né Bardet né Pinot. Nell'anniversario della presa della Bastiglia, non c'è l'impresa di un francese sulle strade del Tour de France 2016. L'arrivo sul Mont Ventoux è conquistato dal fuggitivo belga De Gendt. Ma la notizia di giornata è Froome appiedato, colpa di una moto ferma, della folla e dell'organizzazione, che poi riceve una bici, la cambia e perde la maglia gialla in favore del connazionale Yates. Tour tecnicamente povero in salita quest'anno. E non per colpa del percorso ma dei corridori, a cominciare da Quintana, sempre in attesa di non si sa cosa.
*Aggiornamento delle 18:20: una pagliacciata senza precedenti al Tour. Froome resta in giallo. No. Non si fa così. Gli incidenti, quali che siano, attengono alla natura medesima delle corse in bicicletta. Froome aveva perso la maglia gialla, ingiustamente. Ma, restituirgliela d'ufficio, è anche più ingiusto, innaturale ed in contraddizione con tutta la storia del ciclismo. La credibilità del Tour de France 2016 è pari a zero.