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venerdì 25 settembre 2020

Imola 2020: Filippo Ganna oro a cronometro! Battuto Van Aert

Grandissima impresa per il ciclismo italiano ad Imola, sede dei mondiali di ciclismo 2020. L'azzurro Filippo Ganna ha da poco conquistato l'oro nella prova a cronometro, precedendo l'asso belga Van Aert di 26" e l'elvetico Kung di 29".

Si tratta del terzo successo stagionale per Filippo Ganna, dopo il campionato italiano di specialità e la cronometro della Tirreno-Adriatico. Ganna ha solo 24 anni e mi domando che corridore potrà diventare. Potrà vincere un Grande Giro? Certo è un colosso di 1,93 m per 86 kg, ma ricordo che Wiggins, pure in origine pistard e grande contro le lancette, non era poi tanto più piccolo: 1,90 m per 83 kg. E nel 2012 vinse il Tour. Presto per rispondere, probabilmente. Di certo, Ganna è un cronoman naturale, compostissimo in sella e capace di potenza assoluta.

La straordinarietà dell'impresa di Ganna risalta scorrendo l'albo d'oro. Il mondiale a cronometro si corre dal 1994 e mai un azzurro aveva conquistato l'oro. Quanto è forte Ganna? Si può paragonare, nell'esercizio contro il tempo, a Baldini o Moser? Il tempo dirà. Ma mi pare proprio di sì. Anzi, forse, vista l'impressione di forza che lascia, Filippo Ganna andrebbe accostato a Learco Guerra, che la stampa immaginifica degli anni '30 ribattezzò "La locomotiva umana".

mercoledì 23 settembre 2020

I migliori ciclisti britannici della storia: comanda Froome

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti britannici della storia. Primo è risultato, per distacco, il grande Chris Froome. Classifica aggiornata al 15 aprile 2024.

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                 

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia, UAE Tour):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Chris Froome (Gran Bretagna): 3.129 punti (2007-): 1.720 punti al Tour de France (quattro volte primo, una volta secondo, una volta quarto), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 670 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 120 punti al Giro del Delfinato (tre volte primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    2. Geraint Thomas (Gran Bretagna): 1.312 punti (2007-): 700 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 60 punti al campionato britannico (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 18 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti al Giro dell'Algarve (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti all'E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    3. Mark Cavendish (Gran Bretagna): 1.292 punti (2007-): 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 100 punti al campionato britannico (due volte primo, due volte secondo) 108 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta quinto una volta nono), 90 punti alla Scheldeprijs (tre volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 50 punti al Giro del Qatar (due volte primo), 510 punti per vittorie di tappa al Tour (trentaquattro vittorie di tappa), 204 punti per vittorie di tappa al Giro (diciassette vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]

    4. Robert Millar (Gran Bretagna): 1.058 punti (1980-1995): 160 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta decimo),  150 punti al Giro d'italia (una volta secondo), 250 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, una volta sesto), 35 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta decimo),  30 punti al campionato britannico (una volta primo), 96 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    5. Bradley Wiggins (Gran Bretagna): 844 punti (2001-2016): 500 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 30 punti al campionato britannico (una volta primo), 12 punti alla Parigi-Roubaix (una volta nono), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)

    6. Simon Yates (Gran Bretagna): 828 punti (2014-): 190 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta settimo), 140 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta ottavo), 250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto), 10 punti al campionato britannico (una volta terzo), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    7. Tom Simpson (Gran Bretagna): 760 punti (1959-1967): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 208 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte quarto, una volta nono), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 144 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 6 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta decimo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta decimo), 30 punti alla Freccia Vallone (una volta terzo), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    8. Adam Yates (Gran Bretagna): 735 punti (2014-): 360 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto, una volta nono, una volta decimo), 30 punti al Giro d'Italia (una volta nono), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti all'UAE Tour (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]

    9. Maximilian Sciandri (Gran Bretagna): 670 punti (1989-2004): 90 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto), 72 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto, una volta settimo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 50 punti alla Leeds International Classic (una volta primo), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 30 punti alle Olimpiadi (una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna volta primo), 60 punti al Giro di Romagna (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa)


    10. Tao Geoghegan Hart (Gran Bretagna): 364 punti (2017-): 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    11. Thomas Pidcock (Gran Bretagna): 275 punti (2021-): 30 punti al campionato del mondo (una volta primo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta decimo), 120 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alle Strade Bianche (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]


    mercoledì 25 settembre 2013

    Mondiali di Firenze: tris di Tony Martin nella cronometro, secondo Wiggins, terzo Cancellara

    Terzo titolo mondiale consecutivo, dopo Copenaghen e Valkenburg, anche Firenze sorride a Tony Martin, che precede nella prova a cronometro due sommi specialisti come Wiggins e Cancellara. Nelle prove contro il tempo, il campione tedesco, alla decima affermazione stagionale, è il più forte e c'è poco da aggiungere. Martin ha corso oggi i 57,9 km della crono alla media di quasi 53 km/h, impiegando 46" meno di Wiggins e 48" meno di Cancellara. Fabian Cancellara potrà rifarsi domenica nella prova in linea, a condizione che arrivi fresco all'ultimo giro del circuito dopo tanta salita.

    giovedì 20 giugno 2013

    Tour de France 2013: Froome contro Contador

    Si avvicina la partenza del Tour de France 2013. Tutti i favori del pronostico sono, con molta ragione, per il britannico nativo del Kenya Froome. Eccellente cronoman ed agilissimo scalatore, secondo lo scorso anno per rispetto nei confronti del capitano Wiggins, sembra destinato ad indossare la maglia gialla di Parigi. Il solo capace di contendergli il primato è Alberto Contador, che fino a due anni fa avrebbe vinto a mani basse, ma che ora, dopo la squalifica, pare aver smarrito la sicurezza, e la pedalata, di un tempo. Dopo il Giro d'Italia del 2012, Contador non è più stato lo stesso. Froome invece arriva alla Grande Boucle in eccellenti condizioni di forma, avendo già vinto importanti corse a tappe in stagione, come il Giro di Romandia ed il Giro del Delfinato. Insomma, Froome favorito, Contador unico rivale all'altezza. Per il resto, considerata anche la crisi infinita in cui si dibatte Andy Schleck, c'è soltanto da sperare in qualche sorpresa.

    giovedì 16 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: a Treviso vince Cavendish, che fa tris. Crisi nera per Wiggins, che perde circa tre minuti da Nibali in rosa

    Quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2013, da Longarone a Treviso, 134 km, per larga parte pianeggianti ed arrivo destinato allo sprint. Pioggia battente a rendere insidioso un percorso altrimenti piuttosto facile. A 25 km dal traguardo, resistono i fuggitivi di giornata, ma il gruppo incalza a 55km/h per annullare un distacco di poco superiore ai due minuti. Intanto, Wiggins, attardato ed in precarie condizioni di salute, becca un crisi nera e comincia a perdere terreno. Tutto o quasi il team Sky si raduna attorno al proprio capitano e lo scorta verso il traguardo: il ritiro dell'asso inglese è quasi certo a questo punto. Il plotone si ricongiunge con i cinque battistrada, tra i quali figurano gli italiani Felline e Marcato, soltanto a 500 metri dal traguardo. Duecento metri più tardi, esce prepotente al centro della carreggiata Mark Cavendish, che vince di forza con oltre una bicicletta di vantaggio. Per Cavendish, si tratta del terzo successo in questa edizione della corsa rosa. Vittoria n. 11 al Giro in totale, n. 99 in carriera. Il traguardo delle 100 vittorie potrebbe essere tagliato a giorni. Wiggins, sconsolato, arriva con circa tre minuti di ritardo. E' fuori dalla classifica e, forse, fuori dal Giro. Nibali, manco a dirlo, resta al comando.

    martedì 14 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: undicesima tappa, Tarvisio - Vajont. Ancora alta montagna, favorito Rigoberto Uran

    Il Giro d'Italia 2013 è ormai entrato nel vivo. Domani, 15 maggio, si correrà l'undicesima tappa, da Tarvisio al Vajont. Nibali è saldamente al comando della classifica generale. Incalzato da Cadel Evans, che lo segue a 41". Sovvertiti i pronostici della vigilia, si allunga sulla maglia rosa l'ombra di un corridore del team Sky che non è Wiggins, ma, il colombiano Rigoberto Uran, chiamato a ripetere l'impresa odierna. Mi pare che in salita uno scalatore puro come lui possa costituire una seria insidia per Nibali. Stiamo a vedere. Rigoberto Uran, vale la pena di ricordarlo, è già arrivato settimo al Giro d'Italia 2012, sicché non può considerarsi una sorpresa.

    Giro d'Italia 2013: vince Uran sul Montasio, cede Wiggins, crolla Hesjedal. Nibali conserva la maglia rosa

    Sarà Cadel Evans a contendere a Vincenzo Nibali il successo nel Giro d'Italia 2013. Questo il verdetto, sempre suscettibile di smentite, del Montasio, la durissima salita che ha deciso la tappa odierna, tutta corsa in Friuli, nel cuore delle Alpi Giulie, da Cordenons all'Altopiano del Montasio per l'appunto. Naufragano ancor prima dell'erta finale le speranze del campione in carica Hesjedal che becca un crisi solenne e dice addio ai piani alti della classifica. Nibali è in forma e difende la maglia rosa senza grandi affanni. Con lui arriva Cadel Evans, un osso duro che lotterà fino alla fine e che, sulla carta, non ha punti deboli. Con l'eccezione dell'anagrafe. Vincitore di giornata il colombiano Rigoberto Uran, compagno di squadra di Wiggins. Si tratta di uno scalatore puro, di cui si sentirà parlare parecchio. Quanto a Wiggins, che perde oltre un minuto, la sensazione è che possa lasciare il Giro anzitempo e dedicarsi al progetto di riconquista del Tour. Non l'avrei detto.

    sabato 11 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: a Saltara vince Dowsett. Nibali è maglia rosa, secondo Evans a 29", terzo Wiggins a 1'16"

    Clamoroso l'esito della cronometro di Saltara, ottava tappa del Giro d'Italia 2013. Vince un britannico, ma non Wiggins, bensì Dowsett, fino ad oggi privo dei quarti di nobiltà per figurare in un pronostico. Tutti sorpresi. Delude Wiggins, che, dopo il tempo perduto nella tappa di ieri, continua a soffrire i colpi della malasorte, cambia bicicletta e recupera soltanto nel finale. Secondo posto per lui dietro l'ex compagno di squadra. Per Wiggins soltanto una decina di secondi guadagnati su Nibali. Quarto di tappa e finalmente maglia rosa. Grandissima impresa del siciliano, che diventa il favorito per il successo finale. Dovrà guardarsi, a questo punto, soprattutto da Cadel Evans secondo in classifica generale a 29" da Nibali. Wiggins, terzo, a 1'16", non è fuori dai giochi, ma, pare sottotono, al momento, per i numerosi rovesci di fortuna di questi primi otto giorni del Giro.

    venerdì 10 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: ottava tappa, cronometro da Gabicce Mare a Saltara. Favorito Wiggins, Nibali in difesa

    Sabato 11 maggio 2013 dev'essere il giorno di Wiggins al Giro. Da Gabicce Mare a Saltara, lunga cronometro di 54,8 km, non tutta pianeggiante, i primi 20 km prevedono continui saliscendi e cambi di ritmo, che di solito svantaggiano gli specialisti delle prove contro il tempo. Ma, ci saranno anche 12 km abbondanti di tutta pianura, nei quali l'asso inglese potrà azionare i rapporti più lunghi. Nibali, oggi autore di un grande attacco in discesa che, senza una sfortunata caduta, l'avrebbe portato alla maglia rosa, è chiamato a difendersi. Stimo che potrebbe perdere da Wiggins circa 2 secondi a km nei tratti vallonati, 3 secondi a km in pianura. Insomma, a conti fatti, domani Wiggins dovrebbe scavalcare Nibali in classifica generale. Stiamo a vedere. Rimane il fresco ricordo dei grandi successi di Wiggins al Tour de France dello scorso anno nelle tappe a cronometro di Besancon e Chartres.

    Giro d'Italia 2013: settima tappa in diretta. Nibali attacca in discesa e cade. A Pescara vince Hansen. Maglia rosa per Intxausti. Wiggins cede 1'27" a Nibali

    Giro d'Italia 2013, settima tappa, da Marina San Salvo a Pescara. Percorso vallonato, contrappuntato da frequanti saliscendi, somglia a quelle tappe dette "mangia e bevi" che al Tour de France si corrono a ridosso del Massiccio Centrale. Nibali si candida ad una grande prova, anche per cercare di guadagnare su Wiggins, da cui perderà parecchio a cronometro. Mi aspetto una grande prova anche da Di Luca, che corre in casa. A -38 km dal traguardo, guida un gruppetto di fuggitivi, con Sella che passa primo su un Gpm di terza categoria. Il gruppo della maglia rosa ha un ritardo di circa 2 minuti. A poco più di 8 km dall'arrivo attacco di Nibali in discesa. Wiggins resta attardato. Ma, le traiettorie prescelte dal siciliano sono tanto redditizie quanto ardue. E Nibali cade, salvo rimmettersi rapidamente in sella. Intanto, l'australiano Hansen, superstite della fuga di giornata, comincia da solo l'ultimo Gpm. E vince per distacco. Dietro, Wiggins fatica più del previsto e cede al coraggioso Nibali 1'27". Domani cronometro: recupererà l'asso inglese? La maglia rosa, nel frattempo, è passata dalle spalle di Paolini a quelle del corridore basco Intxausti.

    giovedì 9 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: a Margherita di Savoia vince Cavendish, Viviani secondo, Goss terzo

    Giro d'Italia 2013, sesta tappa, in terra di Puglia, da Mola di Bari a Margherita di Savoia. Percorso congeniale alle ruote veloci e Cavendish favorito d'obbligo. A circa 32 km dal traguardo, una caduta frantuma il gruppo e parecchi corridori, tra i quali Wiggins, restano attardati. Il gruppo, più avanti si ricompatta e Wiggins, ai -3 dal traguardo se ne va anche in testa a tirare: un motore straordinario il suo. Volata lunghissima, Cavendish esce ai 250 metri dallo striscione d'arrivo e vince con margine. Bis per lui in questo Giro. Battuti Viviani, secondo, e Goss, terzo. In totale, invece, sono 10 le vittorie di Cavendish al Giro d'Italia, 98 tra i professionisti.

    martedì 7 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: a Serra San Bruno vince Battaglin, secondo Felline, terzo Visconti

    Giro d'Italia 2013, quarta tappa da Policastro Bussentino, provincia di Salerno, a Serra San Bruno, provincia di Vibo Valentia. Poco meno di 246 km, tappa lunga quasi quanto una classica, Paolini faticherà a difendere la maglia rosa dagli attacchi dei pretendenti alla vittoria finale. A 19 km dal traguardo, cinque battistrada con pochi secondi di vantaggio sul gruppo maglia rosa, la salita è impegnativa dopo tante ore di corsa, sebbene la pendenza sia attorno al 6%. Allunga Marcato in testa. Ma, si tratta di un fuoco di paglia. Scatta Georges, che invece guadagna rapidamente un minuto. Il plotone dei migliori procede ad andatura regolare. A 14 km dall'arrivo, però, passano in testa due uomini del team Sky, con Wiggins subito dietro. Che il vincitore dell'ultimo Tour voglia sferrare un attacco? In ogni caso, tanto basta a dimezzare subito il vantaggio di Georges. Comincia a piovere ed il freddo renderà più pesanti le gambe dei corridori. Ai -10, scatta Danilo Di Luca, che aggancia Georges. Sopraggiunge anche il colombiano Chalapud Gomez. Georges viene riassorbito dal gruppo, mentre la strada comincia a spianare. Di Luca e Chalapud Gomez tengono fino oltre l'ultimo km. Ma, il gruppo rinviene a doppia velocità, allo sprint vince Battaglin. Battaglin Enrico, che non ha legami di parentela con Battaglin Giovanni, vincitore di Giro e Vuelta nel 1981. Paolini conserva la maglia rosa.

    lunedì 6 maggio 2013

    Giro d'Italia 2013: a Marina di Ascea vince Paolini, che veste anche la maglia rosa

    Giro d'Italia 2013, terza tappa da Sorrento a Marina di Ascea. Percorso splendido attraverso la costiera amalfitana. Corsa a lungo tranquilla, controllata dal team Sky della nuova maglia rosa Puccio, che ha scalzato Cavendish al comando della classifica generale dopo la cronosquadre di ieri. Sulla salita di Sella di Catona, si scatena la bagarre, attacca Hesjedal, che, consapevole della forza di Wiggins a cronometro, sa di non poter correre di conserva. Il gruppo si frantuma, il canadese è tenace, ma i grandi del plotone tengono. Restano davanti poco più di 30 corridori, quando comincia una discesa, ricca di curve e di passaggi ardui, che richiedono una grande tecnica di guida. A 6,5 km dal traguardo, Paolini evade dal gruppo di testa e guadagna cinquanta, sessanta metri, ma l'andatura generale è davvero alta e non c'è modo di avvantaggiarsi di più. Anzi, no. Paolini ottiene una decina di secondi, che gli bastano a vincere. Paolini prende anche la maglia rosa.

    lunedì 22 aprile 2013

    Giro d'Italia 2013: i favoriti. Wiggins, Nibali, Basso, Hesjedal, Samuel Sanchez, Scarponi. Anzi no, perché Basso non parte.

    Il 4 maggio, da Napoli, partirà il Giro d'Italia 2013: percorso particolarmente adatto agli specialisti delle prove contro il tempo, considerati i 90 km circa che si correranno a cronometro. Insomma, Wiggins, vincitore dell'ultimo Tour de France, è il favorito d'obbligo, tanto più che si difende assai bene anche in montagna. Subito dopo di lui Nibali, chiamato alla consacrazione. In carriera, il campione siciliano vanta piazzamenti sul podio al Giro ed una vittoria alla Vuelta. Dovrà dimostrarsi capace di staccare Wiggins in salita e, perché no?, in discesa, terreno sul quale non varrà Magni, ma è certamente tra i più abili oggi nel gruppo. Poi, Ivan Basso, che ha il curriculum e l'esperienza per gestire al meglio le tre settimane di corsa, ma,  36 primavere cominciano ad essere tante. Più staccati, nei pronostici, ed anche loro piuttosto avanti con gli anni, Scarponi, ottimo piazzato all'ultima Liegi, Samuel Sanchez e la maglia rosa dello scorso anno, Hesjedal, che si è conquistato con quella sorprendente vittoria i quarti di nobiltà necessari a comparire tra i pretendenti ad un nuovo successo. Ancora non è chiaro se ci sarà Contador. In quel caso, l'asso spagnolo meriterebbe una citazione per lo meno al fianco di Wiggins e di Nibali. Segue borsino dei favoriti.
    Aggiornamento del 2 maggio 2013: Basso dà forfait, il Giro perde un protagonista annunciato.
    Wiggins *****
    Nibali *****
    Basso ****
    Hesjedal ***
    Samuel Sanchez ***
    Scarponi **

    lunedì 1 ottobre 2012

    Giro d'Italia 2013: Wiggins sfida Contador?

    La stampa estera, a cominciare dal prestigioso quotidiano londinese "The Guardian", ha reagito alla presentazione del Giro d'Italia 2013 in modo pressoché unanime: percorso disegnato per Wiggins. Il campione britannico, dopo lo storico trionfo al Tour de France 2012, viene giustamente ritenuto all'altezza di competere per la vittoria finale anche al Giro. Tanto più quello del 2013 che prevede oltre 90 km a cronometro, l'esercizio prediletto da Wiggins. Ci sarà, però, anche molta salita. Ed allora il favorito, per me, resta Contador. Che, peraltro, contro il tempo sa il fatto suo. C'è da sperare nella maggiore partecipazione possibile dei migliori interpreti delle gare a tappe. Per esempio, Froome, luogotenente di Wiggins nel formidabile team Sky, ci sarà? Ed Andy Schleck?

    martedì 24 luglio 2012

    Wiggins ha vinto il Tour de France 2012. Ma, il vero vincitore è stata la noia

    Tutto secondo pronostico. Wiggins, sabato, ha stravinto a cronometro. Cavendish, domenica, ha dominato la volata. Vittoria n. 23 al Tour per l'asso britannico. La novità, questa volta, sta nel successo di Wiggins, britannico egli pure, primo nella storia a vestire la maglia gialla a Parigi. C'è sempre una prima volta. Scontato da dire, ma, per dovere di cronaca, va detto. Più di tutti e più di tutto, però, in questo Tour de France edizione 2012, ha vinto la noia. I corridori andranno anche più piano di prima, e con ogni probabilità questo è un bene, tuttavia maggior coraggio nell'affrontare la corsa non avrebbe guastato. E non guasterebbe.

    venerdì 20 luglio 2012

    Tour de France 2012: bis di Cavendish a Brive la Gaillarde. Wiggins fa il gregario in maglia gialla

    Una squadra formidabile il team Sky di Wiggins e Froome e Cavendish. Oggi, a Brive la Gaillarde, nel Limousin, a ridosso del Massiccio Centrale, è stata la volta, la seconda in questo Tour de France 2012, di Mark Cavendish. Volata alla sua maniera, impreziosita dall'aiuto ricevuto dal suo capitano e maglia gialla Wiggins. Una prova dello strapotere di Cavendish allo sprint, vittoria numero 22 in assoluto al Tour, ma soprattutto della sua squadra. Wiggins, ripetiamolo, il Tour l'ha già vinto ieri. Domani, a cronometro, incrementerà il suo vantaggio, prima della sfilata trionfale a Parigi. Il Tour de France più noioso e prevedibile della storia recente.

    giovedì 19 luglio 2012

    Tour de France 2012: a Peyragudes vince Valverde. Nibali deludente, Froome straordinario, ma Wiggins ha già vinto il Tour

    Diciassettesima tappa del Tour de France 2012, ultimo arrivo in salita. Traguardo inedito per la corsa francese a Peyragudes, Pirenei centrali. Attacco da lontano di Valverde. I primi della classifica generale affrontano assieme l'ultima salita. Nibali ha atteso, credo troppo. Wiggins e Froome andavano attaccati da lontano, cercando l'impresa e rischiando la crisi. E' Ivan Basso a tirare il gruppo della maglia gialla, ma sembra più per riprendere Valverde e permettere a Nibali di giocarsi il successo di tappa che non per terremotare la classifica. Anzi, no. Perchè Nibali, ad osservarlo bene, non sembra in grande giornata. A 7 km dal traguardo, Basso molla e Nibali barcolla. Il siciliano dovrà piuttosto difendersi. E viene staccato. Froome giocherella sui pedali, formidabile, scatta, aspetta Wiggins. In salita, c'è poco da discutere, Froome è superiore al suo capitano. Ma, per quest'anno almeno, è tutto deciso. Vincerà, anzi ha già vinto Wiggins. Primo inglese ad aggiudicarsi il Tour de France. La tappa finisce a Valverde, ma, questo, francamente, è un dettaglio.

    mercoledì 18 luglio 2012

    Tour de France 2012: a Bagneres de Luchon trionfa Voeckler. Attacco di Nibali, ma Wiggins e Froome lo controllano. Crollo di Evans

    Pirenei, Alta Garonna, si arriva a Bagneres de Luchon, tra le più celebri stazioni termali di Francia: acqua buona per le vie respiratorie. Oggi fa molto calde sulle strade del Tour de France, edizione 2012. I corridori salgono a fatica, magliette aperte e sguardo perso. Voeckler in fuga: l'alsaziano è da anni un eroe nazionale, tra gli ultimi capaci di interpretare il ciclismo alla maniera di una volta. Coraggioso ai limiti della temerarietà. Vince a braccia levate in mezzo alla folla osannante, dopo avere domato montagne mitiche come il Tourmalet ed il Peyrisourde, tanto che domani correrà con la maglia pois, che indica il miglior scalatore del gruppo. Per la cronaca, a Bagneres de Luchon, Voeckler aveva già vinto dopo una grandissima azione nel 2010. Dietro il gruppo maglia gialla è tirato dal solito Froome, Evans non ce la fa: il vincitore dello scorso anno dovrà dire definitivamente addio al podio. Un crollo paragonabile a quello patito da Indurain al Tour del 1996. Nibali, scortato da Basso, pare pimpante. Tanto che Nibali attacca a poche centinaia di metri dall'ultimo gran premio della montagna per giocarsi tutte le sue carte nella discesa finale. E' Wiggins in persona a reagire. Sono le prime autentiche emozioni di un Tour sino ad ora sonnacchioso. E, tuttavia, Nibali avrebbe dovuto partire prima, anche a costo di saltare e di perdere il podio. Alla fine, Nibali, Wiggins e Froome arrivano assieme.

    lunedì 16 luglio 2012

    Tour de France 2012: a Pau trionfa Fedrigo, secondo Vandevelde, terzo Voeckler

    Dopo l'incredibile tappa di ieri, disseminata di chiodi, un avvenimento senza precedenti negli ultimi 30 anni, per stare alla memoria ciclistica di chi scrive, oggi il Tour de France 2012 fa tappa a Pau, Aquitania, Pirenei Atlantici, prima dell'ultimo giorno di riposo, previsto per domani. Fuga doveva essere, fuga è stata, con il gruppo, a tirare il fiato, che proceden ad andatura cicloturistica e Wiggins, maglia gialla e vincitore designato da mesi, che si può permettere l'attesa cavalleresca del rivale Evans. I sei fuggitivi si approssimano al traguardo di Pau, forti di oltre dieci minuti sul plotone. Si avvantaggiano Fedrigo e Vandevelde. Vince, da pronostico, il più veloce Fedrigo. Ancora un francese. Terzo, il generosissimo Voeckler. Tour noiosissimo, poco coraggio da parte degli avversari di Wiggins, aspettando, lo stanno portando in carrozza a Parigi.