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lunedì 18 dicembre 2017

Balotelli: 10 anni di professionismo e 146 gol in carriera. La rinascita a Nizza

Quella maglia gettata a terra contro il Barca non si dimentica. Epperò Balotelli è maturato. A Nizza, il suo rendimento è da top player. E trovo sempre più assurdo che Balotelli non abbia giocato gli spareggi contro la Svezia. Al mondiale, se Ventura avesse scelto diversamente, ci saremmo andati. In questa stagione, Balotelli ha segnato 16 gol in 21 partite. Ne ha segnati 146 in carriera, ormai sono dieci i suoi anni da professionista, in 370 partite. I suoi critici restano molti, avrà anche dissipato molto del suo talento, soprattutto ha buttato via le stagioni tra il 2014 ed il 2016. Epperò i suoi numeri complessivi sono notevoli. Quelli della stagione in corso straordinari. No, su di lui, non mi ero sbagliato.

lunedì 13 novembre 2017

Italia eliminata dalla Svezia. Niente mondiali di Russia 2018. Unica consolazione: Buffon lascia

Non sentiremo più le sue prediche. Facciamoci bastare questa consolazione. Finisce la carriera azzurra del sopravvalutato Buffon. Purtroppo l'Italia non batte la Svezia e, complice la sconfitta dell'andata degli spareggi, perde l'ultimo treno per i mondiali di Russia 2018. L'ultima volta che la nazionale italiana aveva mancato una qualificazione ai mondiali era stata 60 anni fa, contro l'Irlanda del Nord. Perdemmo la possibilità di giocare i mondiali di Svezia, fatalità, 1958. Ventura, consigliato da Lippi, ha tante colpe, come il patetico blocco bianconero, vecchio come matusalemme. E gagliardo solo a parole. Sipario.

venerdì 10 novembre 2017

Svezia-Italia: 1-0. Disastro annunciato

Mi domando: come può una nazionale tra le più scarse della storia italiana rinunciare, con tanta iattanza, al talento di Balotelli? Nessun gioco, nessun triangolo chiuso, cambi di campo sbagliati, giocatori che si nascondono dietro gli avversari. E Balotelli resta a casa. No, non regge. Imbarazzante Svezia - Italia. I mondiali di Russia 2018 si allontanano. Ventura inadeguato al ruolo. 

giovedì 12 gennaio 2017

La nazionale di tutti i tempi: da Zenga a Meazza

Se ne parla in questi giorni, dopo la nazionale di tutti i tempi proposta da Ventura fino a quella indicata da Sconcerti sul Corriere della Sera. Qui sotto propongo la mia, panchina compresa (in tutto 23 giocatori, come ai mondiali attuali, con tre portieri). Zenga in porta, con Bergomi terzino destro marcatore, Nesta stopper, Facchetti terzino sinistro e Scirea libero e primo regista della squadra. A centrocampo Tardelli e l'immenso Valentino Mazzola. Totti 10, a raccordare, con il suo gioco di prima, centrocampo ed attacco, guidato da Meazza centravanti, sostenuto dall'estro di Roberto Baggio e dalla potenza di Riva.

 
ZENGA
 
SCIREA
 
 
BERGOMI                            NESTA            FACCHETTI
 
                       
        TARDELLI                                    V. MAZZOLA
 
 
TOTTI
 
             R. BAGGIO                                           RIVA
 
 
MEAZZA
 
 
In panchina: Zoff, Buffon, Burgnich, Maldini, F. Baresi, B. Conti, Pirlo, Rivera, S. Mazzola,  Berti, Altobelli, P. Rossi, 


domenica 9 ottobre 2016

Italia-Macedonia 3-2: doppietta Immobile

Italia avanti con Belotti e poi raggiunta e superata nella ripresa da Nestorovski e Hasani. E la Macedonia potrebbe segnare ancora. Ci vuole una doppietta di Ciro Immobile per dare la vittoria all'Italia di Ventura all'esito di una partita poco brillante degli azzurri. 

lunedì 5 settembre 2016

#Ventura è all'altezza della nazionale?

Di calcio sa. E l'esperienza in panchina, sia pure non di primissimo piano, quando si escluda il Torino, c'è l'ha. Epperò mi pare che soffra troppo critiche e battute. Ha addirittura denunciato un accerchiamento mediatico, che non vedo ancora. Insomma, sarà, è, all'altezza della nazionale? Qualche dubbio comincio ad averlo. Già le dichiarazioni su Berardi mi erano sembrate intempestive. Poi, le ultime, alla vigilia del primo impegno ufficiale, hanno rafforzato il dubbio che Ventura regga poco la pressione, da sempre associata al ruolo di commissario tecnico della nazionale.

giovedì 1 settembre 2016

Segna sempre Pellè: Italia 1 Francia 3

Grande gol di Pellè in mezzo alla migliore prestazione della Francia, che batte 3-1, a Bari, la prima Italia di Ventura. Il centravanti azzurro ha in nazionale un alto rendimento: 8 gol in 18 partite. Che giochi in Cina, poco importa. Sono gli altri a preoccupare. A cominciare dal solito, sopravvalutato, Buffon.

sabato 16 gennaio 2016

Immobile riaccende il Toro: travolto il Frosinone

Immobile segna appena tornato dal Siviglia, galvanizza un ambiente che si stava deprimendo e rilancia le ambizioni della squadra di Ventura, che trova anche la doppietta di Belotti. A segno, per i granata, anche Benassi, colpevolmente lasciato andare dall'incompetente dirigenza nerazzurra.

domenica 27 settembre 2015

Torino seconda forza del campionato: il capolavoro di Ventura. Risale la Lazio, crolla il Milan

Che Ventura fosse bravo, nell'ambiente si sapeva, ora debbono riconoscerglielo anche quelli che, attratti dalle sirene del clamore mediatico, hanno sempre stentato a rendere i dovuti meriti ad un tecnico di grande caratura, uno che sa di strategia e di tattica e, soprattutto, sa parlare come pochi ai suoi giocatori. Con lui, migliorano tutti. E non può essere un caso. Vince con il Palermo, torna al gol Benassi cui da anni pronostico una grande carriera, ed il Torino sale a 13 punti, seconda forza del campionato in attesa di Inter - Fiorentina in programma stasera. Vittoria esterna della Lazio, che ha in Biglia il proprio indispensabile uomo guida, sul campo del Verona: i biancocelesti, partiti non benissimo, sono in ripresa, Roma scavalcata. Crolla il Milan contro il Genoa. Difesa molle e nervosa, espulso Romagnoli, che sente il peso dei tanti elogi degli ultimi mesi. Mihailovic tutti questi miracoli non mi pare che li faccia.

lunedì 31 agosto 2015

Torino primo, Juve ultima. I grandi meriti di Ventura

Torino primo, Juve ultima. Chi l'avrebbe detto? Due giornate sono poche e va da sé che la Juve ultima non resterà, sebbene le dimensioni della crisi nella quale sono precipitati i bianconeri non vadano sottovalutate. Il Toro di Ventura, però, è una realtà. Che dura da anni ormai. Gioca un calcio arioso e redditizio, non si abbatte dopo un gol subito e sa organizzare grandi rimonte, che, per certi versi, rievocano quelle memorabili del Filadelfia, quando capitan Valentino Mazzola arrotolava le maniche delle pesanti maglie di lana del tempo e quello era il segno della repentina riscossa. Ecco, quel che più colpisce nel Torino di oggi è la fiducia nei propri mezzi e, con essa, nella possibilità di rimediare ad ogni errore. Questa serenità è figlia della grande cultura sportiva di Ventura, un maestro di calcio alla cui scuola tutti i giocatori crescono e migliorano. Baselli, altro grandissimo gol ieri, è arrivato da poco e sembra il primo Gerrard del Liverpool. Insomma, la Juve qualche posizione di classifica dovrà risalirla, ma il Torino è davvero forte ed in Europa finirà per andarci. 

domenica 27 gennaio 2013

Inter - Torino: 2-2. Stramaccioni esonerato?

Il Torino per lunghi tratti sembra il Brasile del '58 e non soltanto perché Ventura schiera i granata con il 4-2-4, non soltanto perché Meggiorini fa ballare una samba parecchio ritmata quelle belle statuine che sembrano Chivu, Juan Jesus e Ranocchia, ma, soprattutto perché l'Inter ha le sembianze di una squadretta oratoriale. Di cui è emblematico l'errore marchiano in cui incappa Guarin propiziando il gol di Meggiorini, che pareggia il vantaggio di Chivu, su bella punizione. Il rumeno poi esce per infortunio, ormai gioca dieci partite a stagione. Mudingayi ha una tecnica poverissima, possibile che giochi nell'Inter? Gargano non può fare il regista. Nagatomo ha il fisico di uno scappato dalla fame e sbaglia tutte le giocate. Cassano, sotto tono fisicamente, inventa le uniche giocate decenti. Nella ripresa, arriva il raddoppio di Meggiorini. Pareggia il subentrato Cambiasso servito da Zanetti. Nessuno si inganni, i due camminano per il campo a lungo, soprattutto il buon Saverio. L'Inter non ha gioco ed il suo tecnico, sopravvalutato quanto altri mai, non ha un'idea del gioco. Finisce 2-2, l'Inter è lontanissima dalla Champions. Stramaccioni va esonerato.

venerdì 14 settembre 2012

Torino - Inter: verifica delle ambizioni dei nerazzurri

Dopo la disastrosa sconfitta rimediata dalla Roma, l'Inter domenica renderà visita al Torino di Ventura, una delle squadre più in forma del campionato. Stramaccioni potrà finalmente schierare tra i pali Handanovic, chiamato a raccogliere la difficile eredità di Julio Cesar. Tra i convocati, anche Alvarez, uno che per essere lento è lento, ma vede il gioco e ne possiede i tempi: un rientro importante. Stramaccioni, tra gli allenatori più fortunati che si ricordino, perché allena l'Inter a nemmeno 37 anni, dovrà evitare i grossolani errori dell'ultima gara di campionato. Pereira è un terzino e non un interno sinistro, ad esempio. Sperimentare, con la Juve che corre e la Roma ed il Napoli che ne tengono il passo, è un lusso che l'Inter non può concedersi. Un'altra sconfitta segnerebbe l'inizio di una crisi.