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giovedì 19 marzo 2015

Sacchi sbaglia: Tevez è fortissimo, ma Roberto Baggio era di un'altra categoria

Sacchi, ieri sera, ha esaltato, giustamente, Tevez, che deciso la sfida di Champions League contro il Borussia Dortmund, arrivando però ad indicarlo siccome un fuoriclasse "senza controindicazioni", addirittura, secondo lui, più forte di Roberto Baggio. Eresia calcistica. Che Tevez sia un grande giocatore è fuor di dubbio, dacché unisce ad una tecnica ragguardevole una grande tenuta nei contrasti, la corsa di un centrocampista e quella garra tanto cara agli argentini. Epperò Roberto Baggio era di un'altra categoria. Nel tocco, nel dribbling, di cui fu un virtuoso tra i massimi nella storia del calcio, nella visione del gioco, nell'assist con il difensore davanti, quello che ti fa subito riconoscere il fuoriclasse dal buon giocatore. Certe traiettorie, Meazza fu tra i primi ad immaginarle, Roberto Baggio le credeva possibili e le realizzava con disarmante regolarità. Roberto Baggio era anche più goleador di Tevez e fece quel che fece a dispetto di infortuni tremendi, che avrebbero interrotto la carriera di molti giocatori. Esclusi, in ordine di grandezza, Maradona, Pelé e Di Stefano, Roberto Baggio regge il confronto con tutti i grandissimi, da Meazza, a Cruijff, a Zico, a Ronaldo. Che si possono anche ritenere più forti di lui, ma, insomma l'accostamento è possibile per Baggio. Non per Tevez. Al primo Sacchi deve la finale raggiunta dalla sua nazionale dal gioco racchio nel 1994. Altro che! 

giovedì 29 maggio 2014

Storia dei mondiali di calcio: 16^ puntata (1994, negli Stati Uniti vince il Brasile)

Uno dei più sopravvalutati allenatori della storia del calcio, Arrigo Sacchi, è il commissario tecnico della nazionale italiana ai mondiali del 1994, organizzati per la prima volta dagli USA. Le partite, perché si possano seguire la sera in Europa, si giocano ad orari assurdi, le dodici o le quindici, in condizioni climatiche estreme, per caldo ed umidità. Sacchi, integralista del gioco più difensivo mai concepito, quello a zona, non convoca attaccanti di valore, un po' perché il ruolo è in crisi, un po' per una certa sua ostinazione. I centravanti sono Casiraghi, che qualche gol lo segna in genere, e Massaro, che centravanti non è, ma che nel Milan più ricco di sempre gioca pure in mezzo all'area, tanto palloni gli arrivano. Il girone eliminatorio, con tanto di sconfitta all'esordio contro l'Irlanda, è un pianto. Vittoria sofferta contro la Norvegia e pareggio con il Messico. Roberto Baggio appare sottotono, la squadra, a cominciare dal portiere Pagliuca non brilla. Sotto di un gol agli ottavi, cui l'Italia si qualifica come miglior terza!, allo scadere Baggio pareggia. Nei supplementari, su rigore, raddoppia. Si ripete ai quarti con la Spagna, fino alla sublime doppietta in semifinale contro la Bulgaria di Stoichkov. E' un momento d'oro per il calcio dell'est. Anche la Romania del fantasista Hagi figura bene e raggiunge i quarti di finale. Anche perché elimina a sorpresa l'Argentina, dopo la squalifica di Maradona, trovato positivo all'efedrina, sostanza dimagrante. Peccato, perché l'Albiceleste era avviata alla conquista del titolo. Maradona giostrava dietro Batistuta, Caniggia e Balbo, mentre alle sue spalle il centrocampo viveva degli assalti di Simeone e della geniale regia di Redondo. In finale, l'Italia trova il Brasile. Squadra tutto sommato modesta, nella quale prevale la sostanza una volta tanto. Centrocampo robusto con Dunga e Mazinho, le sgroppate di Branco sulla sinistra. Il genio abita in attacco, però, con due piccoletti dai piedi fatati come Romario e Bebeto. Baggio gioca nonostante una contrattura rimediata contro la Bulgaria: è l'ombra di se stesso. Gioca anche Franco Baresi, tornato dopo l'infortunio al menisco nella partita inaugurale. Finisce in parità, anche dopo i supplementari. Ai rigori, sbagliano Baresi, Massaro e persino uno stanchissimo Baggio. Il Brasile, per la quarta volta nella sua storia, è campione del mondo. Italia seconda, grazie a Baggio e ad una sfacciata fortuna, Svezia terza, Bulgaria quarta. Stoichkov ed il carneade russo Salenko sono capocannonieri con sei reti. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata, 15^ puntata)