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giovedì 22 ottobre 2020

Ai Laghi di Cancano: vince Hindley. Kelderman muova maglia rosa

Riuscirà almeno una salita leggendaria, come lo Stelvio, naturale Cima Coppi, lunga, stressante, sopra i 2.000 m, dove osano le aquile o qualcosa del genere a ravvivare una corsa che langue? Riuscirà, almeno lo Stelvio, a ridestare dal torpore un gruppo apparso stanco e provato negli ultimi giorni? Oggi, diciottesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, 207 km. Penultima occasione per gli avversari di Almeida di togliergli la maglia rosa, prima della cronometro finale di domenica, che favorisce, sulla carta, il portoghese. 

Ci voleva lo Stelvio, per far saltare il banco, allora. Almeida detronizzato, ma si è battuto come un leone e ne sentiremo parlare a lungo nei prossimi anni. Nibali cede all'anagrafe e alla statistica e perde quasi 5 minuti dal vincitore di giornata  Hindley. Mentre la maglia rosa finisce sulle spalle dell'olandese Kelderman. Vincerà a Milano uno di loro o l'inglese Geoghegan Hart. Ora terzo nella generale. Distacchi di secondi. Domani tireranno il fiato. Prima delle tre volte sul Sestriere, sabato, e della cronometro finale, domenica. Ammainata la bandiera di Nibali, cosa resterà all'Italia nelle corse a tappe?

martedì 2 giugno 2020

Giro d'Italia 1975: vince Bertoglio! Le 7 tappe di De Vlaeminck!

Nel 1975, il Giro d'Italia comincia senza il vincitore delle tre edizioni precedenti, il "cannibale" belga Eddy Merckx. Ed anche senza Francesco Moser, che molti, sopravvalutandone le doti da corridore a tappe, pensano possa diventare il riferimento italiano nei grandi giri. Moser andrà al Tour. Il pronostico è più aperto del solito. Ma, la vittoria finale di Fausto Bertoglio rappresenterà comunque una sorpresa.


File:Fausto Bertoglio 1975.jpg - Wikipedia
Fausto Bertoglio


Il percorso è disegnato per scalatori. Torriani immagina che Baronchelli, giunto ad una manciata di secondi da Merckx nel 1974, possa annettersi il Giro in salita. Giro che, non a caso, terminerà sullo Stelvio. Baronchelli, però, è giovane e patisce le attese. Le molte salite premiano lo scalatore spagnolo Galdòs, a lungo maglia rosa. Che perde proprio in favore di Bertoglio nella cronoscalata della 14^ tappa, che il medesimo Bertoglio si aggiudica. La porterà fino alla fine, precedendo Galdos di 41" e Felice Gimondi di 6'18". La difesa della maglia rosa sui tornanti dello Stelvio, raccontata da Claudio Ferretti sulla moto della Rai, entrò nella grande storia del ciclismo. Quarto, nella classifica generale, sarà il belga da classiche Roger De Vlaeminck, l'unico con i connazionali Van Looy ed Eddy Merckx a vincere tutte e cinque le classiche monumento. Il quarto posto al Giro del 1975 sarà il suo miglior piazzamento in una gara a tappe, impreziosito dal trionfo in sette traguardi parziali!

martedì 23 maggio 2017

Nibali trionfa a Bormio, Landa secondo, Quintana terzo. Tom Dumoulin cede ma lotta e resta in maglia rosa

Impresa avrebbe dovuto essere, impresa è stata. Nibali trionfa sul traguardo di Bormio all'esito di una spettacolare tappa di alta montagna, con Mortirolo e due volte lo Stelvio. Lungo il versante svizzero dello Stelvio, Nibali attacca. E fa il vuoto, gettandosi all'inseguimento del fuggitivo di giornata Landa, uno che senza la caduta dei primi giorni, ora lotterebbe per il primato. In discesa lo raggiunge e poi lo batte in volata sul traguardo di Bormio. Quintana non perde molto, ma perde. Va in difficoltà Thibaut Pinot, che cederà alla fine più di un minuto e quaranta, oltre due minuti, invece, il ritardo della maglia rosa Tom Dumoulin, che resta un serio candidato al successo finale. L'olandese guida ancora la classifica generale, con 31" su Quintana e 1'12" su Nibali.

lunedì 22 maggio 2017

Rovetta-Bormio: tocca a Nibali, Quintana e Pinot attaccare a fondo Tom Dumoulin

Domani, sedicesima tappa del Giro d'italia 2017. O mai più. Tappa lunga, sopra i 220 km, con tre gran premi della montagna di prima categoria, Mortirolo (nel versante affrontato nel 1990, il Giro di Bugno), Stelvio e Giogo di S. Maria, prima della lunga discesa verso Bormio. Quintana, Thibaut Pinot e Nibali attaccheranno e non hanno alternative. Perché la maglia rosa Tom Dumoulin sta bene, va forte in salita e sa che potrà guadagnare un altro paio di minuti nella cronometro conclusiva di domenica prossima. Il rischio è  che qualcuno, attaccando, vada in crisi. Ma, questo Giro, per vincerlo, bisogna rischiare di perderlo. Nibali il coraggio di attaccare ce l'ha. E la discesa finale lo favorisce. Quintana e Pinot, in salita, restano i migliori del gruppo. Scommetto su una tappa spettacolare.

mercoledì 28 maggio 2014

Quintana in rosa, Hesjedal segue a 8"

Tappa balorda quella di ieri al Giro d'Italia 2014. Tempo infame, pioggia, salite ripidissime, discese pericolose, comunicazioni disordinate. Procedere con lentezza, qualcuno lo fa, non Quintana, che nella discesa dallo Stelvio si avvantaggia. E vince poi, sull'arrivo inedito di Valmartello, a seguito di uno splendido assolo. Era il grande favorito della vigilia, questo è noto ed il secondo posto nella classifica generale al Tour de France 2013 è una prova della forza di Quintana. Resta, però, l'imbarazzo per la direzione della corsa. Se tutti avessero affrontato la discesa dallo Stelvio senza tenere le mani costantemente sulle leve dei freni, che sarebbe successo? Secondo me, Quintana avrebbe vinto comunque. Ma, infliggendo un minore distacco agli avversari.