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Visualizzazione post con etichetta Romario. Mostra tutti i post
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domenica 10 giugno 2018

Neymar eguaglia Romario: 55 gol con il Brasile

Prodezza e gol contro l'Austria e Neymar tocca quota 55 gol con il Brasile: eguagliato Romario al terzo posto della graduatoria dei marcatori della nazionale brasiliana. Solo Pelè, 77 gol, e Ronaldo, 62 gol, hanno, per ora, segnato più di lui con la casacca verdeoro. Ora, Russia 2018. Neymar può essere l'eroe del mondiale.

domenica 3 giugno 2018

Neymar ad un passo da Romario: 54 gol con il Brasile

Subito a segno, al ritorno dall'infortunio, Neymar, autore di uno dei due gol con cui il Brasile ha battuto la Croazia in amichevole in vista dei mondiali. Neymar ha toccato quota 54 gol con la nazionale brasiliana, uno meno di Romario, 55 gol. Ormai sono sempre meno lontani Ronaldo, 62 gol, ed il primatista Pelè, 77 gol. 

sabato 16 dicembre 2017

Cristiano Ronaldo 629 gol in carriera: decide anche il mondiale per club contro il Gremio. È il quinto goleador di sempre dietro Pelè, Romario, Gerd Müller e Puskas

Gol vittoria contro il Gremio nella finale del mondiale per club 2017. Cristiano Ronaldo firma l'ennesimo successo stagionale del Real Madrid e sale a 629 gol in carriera. È il quinto maggior goleador della storia, dietro Pelè, 762 gol, Romario, 746 gol, Gerd Müller, 731 gol, e Puskas, 700 gol. Una leggenda vivente. 

mercoledì 29 marzo 2017

Neymar eguaglia Zico: 52 gol con il Brasile

A segno ieri sera contro il Paraguay, sconfitto 3-0, Neymar ha segnato il gol n. 52 con la nazionale brasiliana, eguagliando il primato di una leggenda verdeoro come Zico. Nella graduatoria dei migliori cannonieri di sempre del Brasile, davanti a Neymar restano Romario, 55 gol, Ronaldo, 62 gol e Pelè, 77 gol. Considerando che Neymar ha da poco compiuto 25 anni, l'attaccante del Barcellona è destinato a superarli tutti.

venerdì 11 novembre 2016

Neymar 50 gol con il Brasile! Argentina travolta e Messi sopravvalutato!

Qualificazioni ai mondiali 2018, che si terranno in Russia. Girone sudamericano. Il Brasile travolge l'Argentina 3-0. E segna anche Neymar. Il gol n. 50 con la nazionale verdeoro, consolidando il quinto posto nella classifica dei marcatori di ogni tempo, dietro Pelè, 77 gol, Ronaldo, 62 gol, Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. Neymar compirà 25 anni tra qualche mese. Ed è inevitabile pronosticare che nel giro due o tre anni, seguitando di questo passo, diventerà il miglior cannoniere della nazionale brasiliana. E pensare che tanti, fino a pochi anni fa, strologavano intorno alla leggerezza fisica di Neymar! L'ultima vittoria del Brasile sull'Argentina ha, semmai, confermato la leggerezza caratteriale di Messi. Fenomeno al Barcellona, normale con l'Albiceleste. La media gol di Messi con il Barcellona è di 0,86 gol a partita, mentre con l'Argentina la sua media gol scende a 0,48 gol a partita. Perché? Perché il Barca esalta Messi più che il contrario.

domenica 14 giugno 2015

Cristiano Ronaldo tripletta all'Armenia e 496 gol in carriera

Tripletta all'Armenia per la rimonta del suo Portogallo e Cristiano Ronaldo sale a 55 gol con la nazionale maggiore lusitana. In carriera, invece, i gol di Cristiano Ronaldo sono 496. Presto saranno 500. E' già oggi il nono goleador di tutti i tempi, come da classifica che segue (indico fra parentesi i gol con le rispettive nazionali maggiori).
  1. Pelè 762 gol (77)
  2. Romario 746 gol (55)
  3. Gerd Muller 731 gol (68)
  4. Puskas 700 gol (84)
  5. Eusebio 626 gol (41)
  6. Zico 516 gol (52)
  7. Di Stefano 513 gol (29)
  8. Roberto "Dinamite" 512 gol (26)
  9. Cristiano Ronaldo 496 gol (55)
  10. Hugo Sanchez 479 gol (29)


mercoledì 12 novembre 2014

Neymar punta Zico: 42 gol con il Brasile

Nella stagione della consacrazione con il Barcellona, 14 partite e 12 reti, dopo gli stenti dello scorso anno, Neymar continua a brillare con i colori del suo paese. Doppietta nel 4-0 che il Brasile rifila alla Turchia e Neymar sale a 42 gol in nazionale, Zico, a 52 gol, non è più così lontano. più avanti, nella graduatoria dei cannonieri di ogni tempo della rappresentativa verdeoro ci sono Romario, 55 gol, Ronaldo 62 gol ed il primatista Pelè, 77 gol. Neymar, classe 1992, può superarli tutti.

martedì 14 ottobre 2014

Neymar 199 gol in carriera, 40 con il Brasile, quinto marcatore assoluto dopo Pelè, Ronaldo, Romario e Zico. Quaterna contro il Giappone

Amichevole, per carità, ed avversario, il Giappone, non irresistibile. Neymar, comunque, segna quattro gol ed arriva a quota 40 con la nazionale maggiore del Brasile, scavalcando Bebeto, 39 gol. Neymar diventa il quinto marcatore assoluto nella storia della nazionale, dopo Pelè, 77 gol, Ronaldo, 62 gol, Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. E pensare che ha soltanto 22 anni. Peraltro, con i quattro gol rifilati al Giappone, Neymar approda a 199 gol in carriera. Quota 200 è ad un passo.

martedì 24 giugno 2014

Neymar, doppietta al Camerun, 35 gol in nazionale, sesto assoluto nella storia

Doppietta al Camerun, dopo quella all'esordio contro la Croazia. Quattro gol per Neymar al mondiale brasiliano fino ad ora e provvisorio titolo di capocannoniere della manifestazione. Neymar si è, inoltre, portato a 35 gol con la nazionale brasiliana, staccando Jarzinho e Ronaldinho, fermi a 33, e scavalcando Rivaldo, 34 gol. Lontanissimo Pelé a 77 gol, come Ronaldo, 62 gol, più vicini sono Romario, 55 gol, e  Zico, 52 gol. Mentre Bebeto, quinto marcatore nella storia della nazionale brasiliana, autore di 39 gol, potrebbe essere raggiunto e superato da Neymar già in questo mondiale. Prossima tappa, gli ottavi di finale, nei quali il Brasile affronterà il Cile. Il Brasile, che non brilla come squadra, si aggrappa disperatamente a Neymar.

giovedì 29 maggio 2014

Storia dei mondiali di calcio: 16^ puntata (1994, negli Stati Uniti vince il Brasile)

Uno dei più sopravvalutati allenatori della storia del calcio, Arrigo Sacchi, è il commissario tecnico della nazionale italiana ai mondiali del 1994, organizzati per la prima volta dagli USA. Le partite, perché si possano seguire la sera in Europa, si giocano ad orari assurdi, le dodici o le quindici, in condizioni climatiche estreme, per caldo ed umidità. Sacchi, integralista del gioco più difensivo mai concepito, quello a zona, non convoca attaccanti di valore, un po' perché il ruolo è in crisi, un po' per una certa sua ostinazione. I centravanti sono Casiraghi, che qualche gol lo segna in genere, e Massaro, che centravanti non è, ma che nel Milan più ricco di sempre gioca pure in mezzo all'area, tanto palloni gli arrivano. Il girone eliminatorio, con tanto di sconfitta all'esordio contro l'Irlanda, è un pianto. Vittoria sofferta contro la Norvegia e pareggio con il Messico. Roberto Baggio appare sottotono, la squadra, a cominciare dal portiere Pagliuca non brilla. Sotto di un gol agli ottavi, cui l'Italia si qualifica come miglior terza!, allo scadere Baggio pareggia. Nei supplementari, su rigore, raddoppia. Si ripete ai quarti con la Spagna, fino alla sublime doppietta in semifinale contro la Bulgaria di Stoichkov. E' un momento d'oro per il calcio dell'est. Anche la Romania del fantasista Hagi figura bene e raggiunge i quarti di finale. Anche perché elimina a sorpresa l'Argentina, dopo la squalifica di Maradona, trovato positivo all'efedrina, sostanza dimagrante. Peccato, perché l'Albiceleste era avviata alla conquista del titolo. Maradona giostrava dietro Batistuta, Caniggia e Balbo, mentre alle sue spalle il centrocampo viveva degli assalti di Simeone e della geniale regia di Redondo. In finale, l'Italia trova il Brasile. Squadra tutto sommato modesta, nella quale prevale la sostanza una volta tanto. Centrocampo robusto con Dunga e Mazinho, le sgroppate di Branco sulla sinistra. Il genio abita in attacco, però, con due piccoletti dai piedi fatati come Romario e Bebeto. Baggio gioca nonostante una contrattura rimediata contro la Bulgaria: è l'ombra di se stesso. Gioca anche Franco Baresi, tornato dopo l'infortunio al menisco nella partita inaugurale. Finisce in parità, anche dopo i supplementari. Ai rigori, sbagliano Baresi, Massaro e persino uno stanchissimo Baggio. Il Brasile, per la quarta volta nella sua storia, è campione del mondo. Italia seconda, grazie a Baggio e ad una sfacciata fortuna, Svezia terza, Bulgaria quarta. Stoichkov ed il carneade russo Salenko sono capocannonieri con sei reti. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata, 15^ puntata)

martedì 20 maggio 2014

Brasile 2014: tutti gli errori di Prandelli. Al caldo prevale la tecnica, altro che corsa e forza

Mi domando chi siano i consulenti di Prandelli. Eppure qualche nozione elementare di atletica dovrebbe essere a disposizione della guida tecnica azzurra. Sostenere che in Brasile, in presenza di grande caldo e di altrettanta umidità, servano corsa e forza, equivale a misconoscere i dati di base dell'atletica. In simili condizioni di clima, prevale, semmai, la tecnica. Con il caldo, le prestazioni si abbassano, la corsa, come la reattività, si riduce, anche la forza si fa meno esplosiva. I ritmi diventano più lenti, cosicché a fare la differenza, in uno sport con la palla, com'è il calcio, conta più di tutto la qualità tecnica degli interpreti. Possibile che nessuno abbia imparato la lezione di Usa '94. Furono i brevilinei Bebeto e Romario, uno che neppure possedeva il concetto di corsa, a farla da padroni. Come Roberto Baggio. Contrariamente a quanto sostenuto da Prandelli, l'esperienza conterà moltissimo, intesa come capacità di gestire lo sforzo nel corso di una partita, ma anche come capacità di organizzare il gioco, che non potrà vivere di assalti e di continui rovesciamenti di fronte. Prevarrà l'attesa. E con l'attesa prevarranno i colpi inaspettati, le giocate impreviste, i tiri da lontano. Prandelli, che per lo meno ha puntato su Cassano, avrebbe dovuto convocare anche Totti. Come Tabarez avrebbe dovuto convocare Recoba. Altro che Forlan! Hodgson, invece, Lampard e Gerrard li ha chiamati.

domenica 5 gennaio 2014

E' morto Eusebio, uno dei maggiori calciatori di ogni tempo

Asso del Benfica e della nazionale portoghese, di origini mozambicane, Eusebio si è spento a 71 anni, provato da una lunga malattia. Centravanti possente, dalla falcata ampia e dal tocco felpato, possedeva una straordinaria accelerazione che gli permetteva di seminare gli avversari più veloci. Si riveda la finale di Wembley che il Milan vinse contro il Benfica in Coppa dei Campioni nel 1963. Eusebio era letteralmente immarcabile. Le sue progressioni rimangono un unicum nella storia del calcio, se si escluda il Ronaldo del Barcellona e del primo anno all'Inter. Vinse tutto in patria, segnò caterve di gol sia in Portogallo che in giro per l'Europa, fu capocannoniere, con nove centri, ai mondiali inglesi del 1966, dove i lusitani eliminarono il Brasile e conquistarono uno storico terzo posto. La potenza del suo tiro era inarrivabile, paragonabile soltanto a quella di alcuni mancini, come Puskas, Rivelino, Eder, Recoba. Ma, ed è questa la particolarità, Eusebio era destro. Ha chiuso la carriera, sebbene ci siano pareri discordi sulle sue reti ufficiali, con 626 gol. Da quello che mi risulta è il quinto cannoniere più prolifico della storia del calcio, dopo Pelé, Romario, Gerd Muller e Puskas. Che la terra gli sia lieve.

giovedì 18 ottobre 2012

I dieci migliori centravanti della storia

Passiamo ai dieci migliori centravanti della storia del calcio. Pure in questo caso, non è facile assimilare calciatori tra loro diversi, tenendo nel debito conto l'attitudine di parecchi campioni a mutare ruolo nel corso della carriera, Meazza fu un immenso centravanti, come lo fu Di Stefano, ma poi scelsero, eccellendovi, altre zone di campo. Meazza è tra le mezze ali, Di Stefano ho voluto inserirlo tra i centravanti, perché sebbene uomo ovunque, il gol era la sua ossessione. Hidegkuti fu un grande centravanti arretrato, ma, alla resa dei conti, era sostanzialmente un regista offensivo, come il primo Michael Laudrup, che pure indossava sempre il numero 9. Nessuno dei due è stato preso in considerazione per questa graduatoria. Segue la classifica, che è difficile, così, ai soliti primi dieci, aggiungo anche i secondi. Cosa ne pensate?
*Aggiornamento del 26 marzo 2024: estendo la classifica ai settantasei migliori centravanti della storia.

  1. Ronaldo                                     
  2. Di Stefano
  3. Eusebio
  4. Van Basten
  5. Pedernera
  6. Romario
  7. Gerd Muller
  8. Greaves
  9. Piola
  10. Batistuta
  11. Ademir
  12. Nordahl
  13. Tostao
  14. Kempes
  15. Leonidas
  16. Bobby Charlton
  17. Altobelli
  18. Dixie Dean
  19. Harry Kane
  20. Gary Lineker
  21. Sarosi
  22. Bican
  23. Careca
  24. Paolo Rossi
  25. Ibrahimovic
  26. Uwe Seeler
  27. Aguero
  28. Van Nistelrooy
  29. Shearer
  30. Lewandowski
  31. Benzema
  32. Vieri
  33. Klose
  34. Sindelar
  35. Luis Suarez
  36. Fritz Walter
  37. Krankl
  38. Van Persie
  39. Dixie Dean
  40. Hugo Sanchez
  41. Roberto "Dinamite"
  42. Boninsegna
  43. Adriano
  44. Santillana
  45. John Charles
  46. Atilio Garcia
  47. Drogba
  48. Weah
  49. Michael Owen
  50. Eto'o
  51. Bettega
  52. Voeller
  53. Klinsmann
  54. Crespo
  55. Rooney
  56. Cavani
  57. Diego Milito
  58. Trezeguet
  59. Fernando Torres
  60. Luis Artime
  61. Angelillo
  62. Higuain
  63. Giordano
  64. F. Inzaghi
  65. Icardi
  66. Papin
  67. Lukaku
  68. John Hansen (Danimarca)
  69. Hrubesch
  70. Toni
  71. Lacombe
  72. Pruzzo
  73. Bierhoff
  74. Makaay
  75. Julio Cruz
  76. Jan Wright


venerdì 10 febbraio 2012

Classifica dei primi dieci goleador di ogni tempo: 1. Pelé 762, 2. Romario 746, 3. Gerd Muller 731 ...

Premetto che si tratta di una classifica approssimata, perché niente è più difficile di una statistica dei gol segnati nel calcio, in tutte le competizioni. Ho escluso, per scelta, i cannonieri come Fridenreich avvolti nella leggenda che circonda il calcio pionieristico degli anni '10 e degli anni '20 ed altri fuoriclasse del gol, di cui non ho potuto verificare i dati con la dovuta attendibilità. Sicché quella che segue è una classifica che parte dagli anni '40 del secolo scorso e che non tiene conto delle partite amichevoli delle squadre di club né delle partite amichevoli delle nazionali quando non ufficiali: per esempio, Guatemala - Italia del 1986, di preparazione ai mondiali del Messico. Altobelli segnò tre gol, che non gli sono stati mai riconosciuti, altrimenti le sue segnature azzurre sarebbero 28 e non 25. Non escludo errori, approssimazioni e dimenticanze, considerando benvenute le correzioni documentate. Tra parentesi, indico i gol con le nazionali.
1. Pelé                   762 gol (77)               6. Zico                              516 gol (52)
2. Romario            746 gol (55)               7. Di Stefano                   513 gol (29)
3. Gerd Muller     731 gol (69)               8. Roberto "Dinamite"   512 gol (26)
4. Puskas              700 gol (84)               9. Hugo Sanchez              479 gol (29)
5. Eusebio             626 gol (41)             10. Henrik Larsson           471 gol (37)