Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Raas. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Raas. Mostra tutti i post

giovedì 14 gennaio 2021

Tour de France 1980: Zoetemelk

Il primato dei sei secondi posti al Tour de France difficilmente sarà sottratto a Joop Zoetemelk. Eppure ne vinse anche uno, di Tour, il grande campione olandese, nel 1980, qualche mese prima della soglia biologica fatidica nelle grandi corse a tappe: i 34 anni. Fu per il ritiro di Bernard Hinault, vincitore delle due edizioni precedenti e delle due successive? Nessuno può dirlo. L'asso bretone fu messo fuori causa da una tendinite, che lo costrinse al ritiro mentre guidava la classifica con 21" di vantaggio. Epperò Zoetemelk vinse quel Tour. Dopo essere stato secondo dietro Merckx nel 1970 e nel 1971, dietro Van Impe, nel 1976, quindi proprio dietro Hinault, nel 1978 e nel 1979. E sempre dietro al Tasso avrebbe concluso di nuovo il Tour, nel 1984, a quasi 38 anni.

Tour de France 1980

In quell'edizione 1980 della Grande Boucle, Zoetemelk precedette in classifica il connazionale Kuiper di 6'55" e il francese Raymond Martin di 7'56". Fu l'apoteosi di una lunghissima carriera, nella quale raccolse anche la Vuelta a Espana del 1979 e corse di un giorno di prestigio, come la Freccia Vallone, l'Amstel Gold Race e, soprattutto, il campionato del mondo del 1985 a Giavera del Montello, in Italia, precedendo Greg LeMond e Moreno Argentin. Tornando al Tour de France 1980, Zoetemelk si aggiudicò due frazioni a cronometro. Ma, nelle edizioni passate, dal grande passista scalatore che era, aveva per esempio colto due successi sull'Alpe d'Huez. Il trionfo olandese fu completato dal secondo posto di Kuiper e dal decimo di Lubberding nonché da 11 complessivi successi di tappa di corridori dei Paesi Bassi, di cui tre furono colti da Raas.

martedì 16 giugno 2020

Tour de France 1982: Hinault IV

Fu il Tour de France degli olandesi, quello del 1982, con quattro corridori piazzati tra i primi dieci della classifica generale. Due dei quali sul podio. Non sul gradino più alto, però, dove si assise, per la quarta volta in carriera, Bernard Hinault.


Route of the 1982 Tour de France.png
Tour de France 1982

L'asso bretone fu subito maglia gialla, con la vittoria nel cronoprologo di Basilea. Poi, il simbolo del primato passò sulle spalle del primo corridore australiano di grande valore, almeno su strada, Phil Anderson. Hinault, tornò in vetta il giorno della festa nazionale francese, dopo l'ennesima cronometro, vinta dall'olandese, si è detto che fu il loro Tour, Knetemann. L'avrebbe tenuta sino a Parigi, difendendola in montagna e puntellandola a cronometro, dove avrebbe colto altri due successi parziali a Martigue e Saint-Priest. 

A Parigi, primo Hinualt, secondo, per la sesta volta in carriera!, l'olandese Zoetemelk, a 6'21", terzo l'olandese Van der Velde, a 8'59", quarto l'olandese Peter Winnen, a 9'24". E poi nono l'olandese Kuiper

All'epoca, gli italiani disertavano in massa il Tour. Il meglio piazzato risultò lo scalatore Mario Beccia, trentatreesimo a 52'35".

Da segnalare che ci furono 145,2 km di cronometro individuale più 69 km di cronometro a squadre, per complessivi 214,2 km contro il tempo. E una cronometro a squadre di ulteriori 73 km fu annullata per via di una manifestazione. Evidente era l'intenzione degli organizzatori di favorire Hinault, formidabile cronoman. Dei suoi 28 successi parziali al Tour, 13 arrivarono contro il tempo! Tre meno di Merckx, 16 cronometro al Tour, a fronte dei 34 trionfi parziali, altro record!, terzo, in questa speciale classifica, un altro grande francese, ma normanno, Anquetil, 11 successi contro il tempo.

lunedì 15 giugno 2020

Tour de France 1978: la prima di Hinault

Bernard Hinault, bretone di Yffiniac, dopo essere passato al professionismo nel 1975, evitò di correre il Tour fino al 1978. Quando vi si presentò, dopo aver già conquistato la Vuelta a Espana. 

Route of the 1978 Tour de France.png
Tour de France 1978
La concorrenza era forte, dal connazionale Thevenet, vincitore di due Tour, tra cui l'ultimo del 1977, lo scalatore belga Van Impe e l'eterno secondo olandese Zoetemelk (che, poi, il suo unico Tour de France l'avrebbe conquistato a 34 anni nel 1980, approfittando proprio del ritiro di Hinault). 

La prima maglia gialla fu dell'olandese da classiche Raas. Nella quarta frazione, la cronometro a squadre penalizzò moltissimo Hinault, costretto a un difficile recupero. Il 7 luglio, giorno dell'ottava tappa, il suo primo acuto alla Grande Boucle. Contro il tempo: da Saint Emilion a Sainte-foi-la-Grande, in Nuova Aquitania, alla vigilia dei Pirenei. La maglia gialla si trasferì sulle spalle del belga Bruyère. 

Sui Pirenei, il ritiro inaspettato di Thevenet, che apriva spazio alle ambizioni di tutti gli altri, a cominciare da Hinault. Il giorno della festa nazionale francese, a cronometro, fu la volta di Zoetemelk, che si vestì di giallo all'esito della frazione conclusa sull'Alpe d'Huez: vincitore di giornata fu Kuiper, che precedette Hinault di soli 8". Zoetemelk prese comunque la maglia gialla, tenendola nelle successive frazioni alpine. Fino alla terza, e più lunga, cronometro  individuale di quel Tour, 72 km, da Metz a Nancy, che Hinault stravinse, infliggendo a Zoetemelk un ritardo di 4'10", quasi 3,5" a chilometro! Fu il trionfo, poi celebrato due giorni dopo a Parigi. Dove salì sul gradino più alto del podio, precedendo Zoetemelk di 3'56" ed il portoghese Agostinho di 6'54".

Bernard Hinault 1978 (cropped).jpg
Bernanrd Hinault, 1978
Per Hinault, sarebbe stato il primo di cinque Tour de France. Il secondo dei dieci Grandi Giri conquistati in una carriera straordinaria.

domenica 15 aprile 2018

Amstel Gold Race 2018: vince Valgren, secondo Kreuziger, terzo Gasparotto

Ciclismo danese alla riscossa. È Valgren Andersen, già quarto al Giro delle Fiandre, a conquistare l'Amstel Gold Race 2018, battendo in volata Kreuziger. Appena più staccato Gasparotto, del resto già due volte primo nella classica del Limburgo. L'avevo sottovalutato alla vigilia. Quarto Sagan, quinto Valverde. Gilbert non ce l'ha fatta, corsa anonima la sua. Resta ineguagliato il primato di cinque Amstel dell'olandese Raas. Mercoledì la Freccia Vallone. O Valverde o Alaphilippe. 

domenica 8 aprile 2018

Amstel Gold Race 2018: i favoriti. Gilbert su tutti

Comincia la campagna ciclistica delle Ardenne. Domenica prossima, l'Amstel Gold Race 2018. Gilbert punta ad eguagliare il primatista Raas, che vinse cinque volte la classica del Limburgo. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento del 09 aprile 2018: vi sarà anche Sagan. Non c'è tutta la salita della Liegi, sicché, dal pronostico, il fresco vincitore della Roubaix non si può escludere.
*Aggiornamento dell'11 aprile 2018: aggiungo al pronostico Diego Ulissi, ma con una sola stelletta. Ulissi tiene in salita ed è veloce. Epperò, corse come l'Amstel richiedono un fondo di cui Ulissi, come tanti altri corridori, non sempre ha dato prova. Tanto per dire, la Milano-Torino, corsa che Ulissi ha vinto nel 2013, in parte assimilabile alla classica del Limburgo, misura circa 180 km. L'Amstel Gold Race ne prevede 80 di più. E questo fa tutta la differenza.
*Aggiornamento del 13 aprile 2018: due stellette per Wellens, che ha vinto la Freccia del Brabante davanti a Colbrelli.
  1. Gilbert *****
  2. Valverde ****
  3. Kwiatkowski ***
  4. Matthews ***
  5. Alaphilippe ***
  6. Sagan **
  7. Wellens **
  8. Colbrelli **
  9. Ulissi *


Risultati immagini per amstel gold race
Amstel Gold Race d'epoca: 1970


domenica 16 aprile 2017

Amstel Gold Race 2017: poker di Gilbert

Grandissima vittoria di Gilbert, alla quarta affermazione sul traguardo dell'Amstel Gold Race. Solo Raas, con cinque successi, ha fatto meglio dell'asso vallone nella classica del Limburgo. Gilbert, grande favorito alla vigilia, ha preceduto Kwiatkowski ed Albasini. Nono Colbrelli.