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Visualizzazione post con etichetta Palacio. Mostra tutti i post
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domenica 24 gennaio 2016

#Mancinivattene. Inter: pareggio patetico con il Carpi. #Mancinivattene

Montoya cacciato dai fischi del Meazza. Ma, Mancini va oltre, tiene ancora in panchina Santon e riesuma Nagatomo. Chi? Nagatomo. Ma, sul serio? Sì, Nagatomo. Arriva il pareggio del Carpi, nemesi inevitabile per tanta sciatteria strategica. Telles fuori dopo il primo tempo, due moduli cambiati, Jovetic mortificato con l'ennesima panchina. L'Inter è quasi fuori dalla lotta scudetto. In un campionato invece del tutto alla portata. #Mancinivattene 

mercoledì 16 dicembre 2015

Larga vittoria dell'Inter sul Cagliari in Coppa Italia: 3-0. Brozovic migliore in campo

Gioca meglio, ultimamente, l'Inter. Anche ieri sera, ottavi di Coppa Italia contro il Cagliari, 3-0 firmato Palacio, Brozovic e Perisic, l'Inter ha dato saggio di un buono stato di forma ma anche di un'efficace organizzazione. Brozovic è tornato quello degli esordi, appena arrivato sembrava fortissimo, ed ora segna anche con regolarità. Terrà a questi livelli? L'interrogativo può estendersi a tutta l'Inter. Perché le difficoltà verranno ora. La rosa è vasta, le alternative sono numerose, per quanto manchi il fuoriclasse assoluto. Mancini si diverte a cambiare ed a me pare che cambi troppo. Per ora, i risultati gli danno ragione. E va bene così.

sabato 23 maggio 2015

Impresa di Mancini: l'Inter perde anche contro il Genoa. Mancini vattene

Nemmeno il doppio vantaggio, gol di Icardi e Palacio, basta all'Inter, rimontata e superata, nel finale dal Genoa. Mancini ha fallito pienamente. Fuori, e mestamente, dall' Europa League. Lo stratega ha raccolto 36 punti in 26 partite: 1,38 punti a partita. #Mancinivattene.

sabato 11 aprile 2015

L'Inter batte il Verona 3 - 0

Una vittoria finalmente. Che servirà a ridare fiato alle trombe dei manciniani. Comunque vittoria è stata e va bene così. Gol di Icardi e di Palacio ed un rigore parato da Handanovic a Toni. Poi arriva addirittura un autogol per il 3 - 0. Resto in ogni caso della mia opinione: #mancinivattene.

domenica 15 marzo 2015

Pareggio anche con il Cesena per l'Inter. Mancini vattene

Nemmeno il Cesena in casa riesce a battere l'Inter. Finisce 1-1 e l'Inter deve pure rimontare, con Palacio, lo svantaggio iniziale. Mancini, frastornato, indovina soltanto la decisione di schierare Andreolli, che si rivela una volta di più il miglior difensore centrale della squadra. Per il resto, il gioco latita, la fase difensiva è terribile, l'ansia da risultato evidente. Mancini, 21 punti in sedici partite, media di 1,31 punti a partita, deve andarsene. E se ne andrà. A meno di una miracolosa vittoria in Europa League. #Mancinivattene.
Aggiornamento del 16 marzo 2015: se non altro, Mancini ha riconosciuto che il terzo posto, in realtà sfumato da tempo, ora non è più possibile. Che stratega!

giovedì 19 febbraio 2015

Inter - Celtic 3-3

Non capisco cosa Mancini voglia dimostrare, mortificando Kovacic con panchine in serie. Detto questo l'Inter non passa sull'infuocato campo del Celtic. Primo tempo scoppiettante. L'Inter nei primi venti minuti domina grazie ad un pressing alto assai efficace e va sul 2-0: Shaqiri e Palacio. Poi un'entrata intempestiva di Kuzmanovic ed un errore in chiusura di Ranocchia, sempre svagato, e di Campagnaro, autogol, propiziano il pareggio dei padroni di casa. Santon suona la carica a fine primo tempo: grandissima personalità. Allo scadere segna Palacio dopo una respinta del portiere avversario. Nella ripresa cala il ritmo. L'Inter soffre ma potrebbe chiudere in contropiede se soltanto Icardi fosse in giornata. Anonimo Guarin. Mancini passa alla difesa a tre. Gli scozzesi non mollano ed alla fine pareggiano sul solito errore difensivo nerazzurro: Dodò, come Mancini, deve andarsene.

domenica 11 gennaio 2015

L'Inter di Andreolli, capitano, batte il Genoa 3-1

Dopo tante critiche, voglio elogiare Mancini per aver affidato ad Andreolli la fascia di capitano nella sfida contro il Genoa, venendone ripagato da una grande prova, temperamentale e tecnica. Podolski ha giocato una partita generosa con la personalità dei campioni: sarà prezioso. Icardi fa un gran gol di testa, in mezzo alle reti di Palacio e Vidic. Qualche sofferenza di troppo nella parte centrale della ripresa, quando il Genoa accorcia le distanze. La vittoria, però, è meritata.

lunedì 22 dicembre 2014

L'Inter rimonta la Lazio: 2-2. Per Mancini un punto a partita

Sotto di due gol dopo il primo tempo, doppietta dopo slalom di Felipe Anderson, l'Inter pareggia nella ripresa grazie ad un prodigio balistico di Kovacic ed al primo gol stagionale di Palacio. La media di Mancini è di un punto a partita: deludente e peggiore di quella di Mazzarri. Salvato dal suo ingaggio, Mancini almeno un merito ce l'ha: far tirare a Bonazzoli, predestinato ad una grande carriera, la punizione dalla trequarti da cui scaturisce il  gol del pareggio. L'Inter, intanto, mestamente undicesima, resta timida nella parte destra della classifica. Il che, a mia memoria, non accadeva dal girone di ritorno della stagione 1993-94, quando Marini subentrò a Bagnoli e l'Inter lottava con l'infortunio al crociato di Berti e le lunghe convalescenze di Bianchi e Ferri. Poi, Berti rientrò e si vinse la Coppa Uefa. Mentre dubito assai che l'Inter, almeno con questo organico e questo tecnico, potrà fare molta strada in Europa League.

domenica 9 novembre 2014

Inter - Verona: 2-2. Non basta la doppietta di Icardi all'Inter ridotta in dieci

Pareggio con il Saint Etienne e pareggio con il Verona. Da queste due partite si diceva che dipendesse il destino di Mazzarri. Che rimarrà sulla panchina dell'Inter più per le ristrettezze di cassa che per i due miseri punti racimolati tra Europa League e campionato. Palacio non segna più, ma almeno propizia i due gol di Icardi, che si incastonano tra il vantaggio veronese di Toni ed il pareggio di Nico Lopez. Nel mezzo, un rigore che Toni si fa parare da Handanovic e l'espulsione di Medel. In undici partite, l'Inter ha raccolto appena sedici punti. Pochi, troppo pochi. Handanovic pare che abbia parato 20 rigori in serie A, con quello di stasera, d'accordo, ma sul tiro di Nico Lopez, al solito, ci ha messo una vita a tuffarsi: la sua è più di una mezza papera. 

mercoledì 29 ottobre 2014

Inter - Sampdoria 1-0: ancora un rigore di Icardi. Mazzarri salva la panchina

Partita equilibrata, con sopravvento dell'Inter quanto alle occasioni, che tuttavia sfumano per l'imprecisione ormai cronica di Palacio ed una certa sufficienza di Icardi. La Sampdoria del sopravvalutato Mihailovic, sopravvalutato anche da giocatore, ribatte colpo su colpo. Dopo una decina di minuti dall'inizio della ripresa infortunio per Hernanes che si stava disimpegnando bene. Al suo posto Kuzmanovic. Sarà alla fine proprio un intervento maldestro di Romagnoli su Kuzmanovic a propiziare il rigore per l'Inter, trasformato, come domenica a Cesena da Icardi. Pare che l'Inter si stia rimettendo in carreggiata. Mazzarri, che ha le sue responsabilità nella crisi recente, ha tenuto unito il gruppo ed aspettato che cambiasse il vento. Voglio dargliene atto. Detto questo, la rosa dell'Inter è da terzo posto. L'obiettivo dell'Inter è il terzo posto. Il destino di Mazzarri al terzo posto è legato. Stiamo a vedere. Per adesso, seconda vittoria consecutiva. Il che, per l'Inter di questi tempi, è una grande cosa.

domenica 26 ottobre 2014

Una piccola Inter passa a Cesena con rigore di Icardi

Una partita imbarazzante, nonostante il Cesena abbia giocato per un'ora in dieci. L'Inter di Mazzarri è davvero poca cosa, tecnicamente modesta, atleticamente spompata, agonisticamente leggera. Molti interpreti, a cominciare dal tecnico, che avevo creduto più capace, sono inadeguati. Anche Icardi, che in campo passeggia e fallisce nel finale un'occasione clamorosa davanti al portiere. Per non dire di Palacio, sfiatato, con una mira pessima, che giocherella lontano dall'area di rigore. Sulle fasce, poi, un pianto inconsolabile. Dodò è nullo in fase difensiva. Mbaye, che subentra ad Obi, non farebbe la differenza neppure in Lega pro. L'Inter ha la classifica che merita. Mazzarri, se non altro, avrebbe potuto far esordire Puscas o Bonazzoli, magari entrambi. Per inesperti che possano essere, peggio di Icardi e Palacio non avrebbero potuto fare. Tre ottimi punti, comunque, in vista della salvezza.

mercoledì 24 settembre 2014

L'Inter batte l'Atalanta 2-0: prodezza di Osvaldo in sforbiciata, grande punizione di Hernanes

Ci vuole una grande conclusione di Osvaldo, sforbiciata funambolica in area su assist di Guarin, per sbloccare la partita. E dire che Osvaldo entra al posto dell'infortunato Icardi. In mezzo al campo, è Kovacic, imprendibile quando accelera, a fare la differenza, mentre Guarin, che parte titolare al posto di Hernanes, fa al solito parecchia confusione. Palacio, in avanti, è tatticamente utile, ma ancora arrugginito dal lungo infortunio. Sbaglia infatti un rigore calciando piuttosto male. Poi, a fine primo tempo, si diceva, prodezza isolata di Osvaldo. Nella ripresa, il ritmo cala. Entra Hernanes per Guarin e sembra cambiare poco perché questo Hernanes è lontano parente di quello ammirato nella Lazio, poi Mazzarri si cautela con M'Vila al posto di un affannato Palacio. L'Inter gioca per difendere lo striminzito vantaggio e fa bene. A tre minuti dal novantesimo, però, soprassalto di orgoglio di Hernanes, che trova la rete del 2-0 con una fantastica punizione spedita all'incrocio dei pali. L'Inter sale ad otto punti in classifica, sempre quattro in meno della coppia di testa, formata da Juve e Roma.

lunedì 22 settembre 2014

L'Inter pareggia a Palermo: passo indietro nel gioco per la squadra di Mazzarri

Nagatomo e Guarin sono quelli di sempre, svagati, tatticamente immaturi, generalmente fuori posto. Nel secondo tempo della partita di ieri, hanno messo parecchie volte il Palermo nella condizione di vincere la partita. La difesa a quattro, cui Mazzarri ha fatto ricorso sul risultato di 1-1, al momento non è praticabile. Per il resto, si registra la crescita costante di Kovacic, vero leader tecnico dell'Inter ed autore del gol del pareggio, dopo quello rosanero propiziato da uno svarione di Vidic. Hernanes, invece, subentrato, non riesce ad incidere. Sono già quattro i punti di distacco dalla vetta, troppi dopo appena tre giornate. Icardi ed Osvaldo non formano una grande coppia. Urge il recupero di Palacio. E pensare che Destro gioca nella Roma!

domenica 11 maggio 2014

Inter quinta: Europa League. Mazzarri, come previsto, fa meglio di Stramaccioni

Non è stata una stagione esaltante. Anzi. Tuttavia, l'obiettivo minimo è stato raggiunto con una giornata di anticipo. L'Inter torna in Europa, sia pure dalla porta secondaria dell'Europa League. Quinto posto, dopo il nono dello scorso anno, contrappuntato da una terribile serie di sconfitte. Mazzarri, l'avevo previsto perché troppo facilmente prevedibile, ha comunque fatto meglio di Stramaccioni. Sono tempi grami, ma, almeno la dignità è salva. E' stato decisivo il largo successo colto ieri sera contro la Lazio, un netto 4-1, con doppietta di Palacio e reti di Icardi ed Hernanes. Come sono stati decisivi i pareggi odierni di Parma, Torino e Verona oltre alla sconfitta del Milan. L'Inter ha bisogno di almeno due grandi giocatori. Anzitutto un campione di personalità in difesa, poi un regista basso od arretrato che dir si voglia, al posto di Cambiasso. Magari anche un attaccante di talento. Conforta, se non altro, il rendimento di Kovacic nelle ultime partite: è un fuoriclasse, cui manca soltanto un poco di esperienza. Dimenticavo: si è ritirato Saverio Zanetti. Con due anni di ritardo. 

lunedì 31 marzo 2014

Guarin inguaia l'Inter. Pareggio beffa a Livorno, dopo il doppio vantaggio di Hernanes e Palacio

Fase difensiva imbarazzante, come dimostra il gol di Paulinho su angolo di Benassi: movimento verso la palla del brasiliano e difesa intontita che guarda impotente. E dire che il vantaggio era doppio, firmato da Hernanes, ed era ora!, e da Palacio. Poi, Mazzarri decide di ammutinarsi e manda in campo il giocatore più svagato di ogni tempo Guarin, proprio per Hernanes, ed il vecchissimo Saverio Zanetti, per Jonathan. Frittata servita. Perché Zanetti sta fuori posizione, come sempre, e Guarin, che meriterebbe un licenziamento in tronco per scarso rendimento, passeggia con la palla verso la propria porta, non può alleggerire su Zanetti perché il prode Saverio va per farfalle e così passa indietro una palla racchia come nemmeno certe politiche radicali, sulla quale si avventa Emeghara: 2-2. Imbarazzante. Guarin deve andarsene, senza discussioni. Ha fatto peggio di Morfeo ai tempi di Cuper.

giovedì 27 marzo 2014

Una brutta Inter pareggia 0-0 con l'Udinese. Troppi errori arbitrali ai danni dell'Inter perché sia solo un caso

La pochezza offensiva dell'Inter è autoevidente, come i limiti tecnici di alcuni giocatori, penso a Juan Jesus e D'Ambrosio, che sembrano imbranati come dei neofiti. Errori a ripetizione di mezza squadra, anche di Hernanes, intimidito, anche di Palacio, che in anni di calcio antico sarebbe stato spedito ad ossigenarsi in montagna. Icardi, quando non lanciato verso la porta, non trova la posizione mai, dicesi mai, mostrando limiti tattici imbarazzanti. Il calcio non è e non può essere soltanto istinto. Insomma, il pareggio a reti bianche contro l'Udinese, accolto dai fischi del Meazza, ci sta. Ci starebbe, se non fosse che Palacio calcia sul braccio staccato di un difensore e l'arbitro, ad un metro, non concede il rigore. Del resto, è dall'inizio del campionato che l'Inter di rigori non ne riceve. E questo è assurdo, va contro la logica, contro il buon senso, contro le immagini, contro la storia stessa del calcio. Troppi errori non sono più spiegabili con il caso, che poi è il partito degli stolti. C'è qualcosa che non va. Insomma, l'Inter è scarsa, ma non fino a questo punto. Certi arbitraggi sono insopportabili. Ed indecenti. E scandalosi. Sarebbe ora di finirla.

domenica 9 marzo 2014

L'Inter batte il Torino 1-0: decide Palacio

Non soltanto per il gol che ha deciso la partita, ma per la corsa intelligente, gli scatti ripetuti, i generosi rientri, per tutto questo, Palacio merita una citazione speciale all'esito della partita che l'Inter ha vinto contro il Torino. La personalità di Hernanes, come la sua tecnica, ha giovato alla squadra. Peccato soltanto per i cross scadenti di Jonathan e Nagatomo, che hanno reso poco utile la presenza di un grande colpitore di testa come Icardi. Sotto tono Guarin, sostituito da un Kovacic vivace e brillante. Bella prova anche del subentrato Andreolli, che farei sempre giocare titolare. Insomma, un'Inter discreta, che consolida il quinto posto e punta il quarto, vista la sconfitta della Fiorentina contro la solita, favoritissima, dai pronostici e dagli arbitri, Juventus. Tutto già visto.

domenica 16 febbraio 2014

L'Inter batte la Fiorentina e si rilancia in classifica: tornano al gol Palacio ed Icardi

Il calcio è più semplice di quanto si creda. Palacio esce da un lungo letargo realizzativo, Icardi dalle "Memorie di Casanova", ed ecco che l'Inter s'impone sul campo della Fiorentina, all'esito di una partita ben giocata, nella quale si è notata una maggior serenità, oltre alla buona regia di Hernanes. Troppi punti sono stati persi per strada durante la lunga crisi, altrimenti l'Inter potrebbe coltivare la speranza di lottare per il terzo posto. Dopo il disastro provocato da Stramaccioni lo scorso anno, andrà comunque bene anche la qualificazione in Europa League, che resta tutt'altro che scontata.

domenica 2 febbraio 2014

L'Inter perde 3-1 contro la Juve a Torino: la crisi non finisce più

Partita subito in vacca, quando Tevez potrebbe segnare due volte ed incontra l'opposizione di un Handanovic per una volta attento come ai tempi di Udine. Poi, Nagatomo, che in difesa è scarsissimo, si perde Lichtsteiner imbeccato da Pirlo e la Juve va in vantaggio. L'Inter è pochissima cosa nel primo tempo ed è un affronto alla propria storia gloriosa la presenza in campo di Kuzmanovic, che indovina soltanto un'entrata intimidatoria sul tatuato, insopportabile Vidal. Poi Bonucci va a farfalle, Kovacic s'invola e serve Palacio, che ad ottobre avrebbe segnato ad occhi chiusi ed invece spara alto sulla traversa. Ha le polveri bagnate da un mese ormai e comincia ad infastidirmi. Nella ripresa Mazzarri dorme e la Juve va subito in vantaggio con il Rodolfo Valentino dei campi di calcio, Chiellini dal profilo gentile: avrebbero potuto segnare tutti ma lui no! Ed invece segna ed esulta come un ossesso, imitato da "chioma fluente" Conte. Una scena terribile! Finalmente Mazzarri cambia. Fuori Jonathan, travolto da Asamoah, dentro D'Ambrosio, fuori Kuzmanovic e dentro Milito, fuori Kovacic, che è forte comunque, e dentro Ruben Botta. Gran sinistro l'argentino, dribbling, frenate repentine, questo ha talento vero e forse avrebbe dovuto trovare spazio prima. La Juve, che aveva trovato il terzo gol con Vidal, se la fa sotto dopo la rete di Rolando. Del resto, i bianconeri hanno sofferto con il Copenaghen. E Palacio potrebbe ridurre ancora le distanze ma sbaglia un gol di testa a porta spalancata. Finisce 3-1 per la Juve. La crisi dell'Inter continua. Mi domando, però, come sarebbe andata a finire con Guarin e, soprattutto, con Hernanes. Jonathan e Kuzmanovic non vorrei più vederli. E Mazzarri deve svegliarsi. Ha regalato un'ora alla seconda squadra di Torino. Troppo!

domenica 26 gennaio 2014

Crisi Inter: Thohir e Moratti assistono all'ennesima figuraccia dell'Inter, inchiodata al pareggio dal Catania

Nemmeno con il Catania più dimesso degli ultimi anni l'Inter riesce a trovare la vittoria. Terribile questo 2014 per i colori nerazzurri. La modestia del gioco, appena innervato dalle giocate di un Alvarez brillante, spiega la crisi nera nella quale l'Inter s'è infilata e dalla quale faticherà ad uscire. Milito, dopo l'infortunio, è ormai un ex giocatore, Palacio è tornato scarico dalle vacanze in Argentina, sicché segnare è un'impresa, che al solito fallisce. A centrocampo si stenta moltissimo con Cambiasso che va a passeggio e Kuzmanovic, che, dopo tutto, faceva panchina a Stoccarda e non capisco perché dovrebbe fare il titolare all'Inter. Uno scialbo 0-0, alla fine, reso più doloroso dalla vittoria in rimonta del Milan a Cagliari, con gol di Balotelli, emulo destro di Corso su punizione, e Pazzini. Due attaccanti che erano dell'Inter. I tifosi sono stanchi. O Thohir mette, con raziocinio, mano al portafoglio oppure è meglio che se ne vada subito. Soprattutto dopo una settimana che passerà alla storia per l'insipienza di una dirigenza che voleva regalare Guarin alla Juve in cambio di un Vucinic in disarmo.